04/04/2013
La completa digitalizzazione del processo di sdoganamento delle merci,
un processo complesso e articolato che coinvolge
numerosi soggetti facenti
capo a differenti Amministrazioni, sta per diventare la prassi in uso negli
aeroporti e nei porti italiani, primo tra tutti quello di Ravenna dove la
sperimentazione è già stata avviata con successo.
Dal 12 febbraio scorso, infatti, è operativa nello scalo ravennate questa
nuova procedura che consente di abbattere drasticamente i tempi di attesa
per lo svincolo delle merci e di ridurre i costi sopportati dagli operatori
chiamati finora a fornire più volte alle diverse amministrazioni le medesime
informazioni.
Sicuramente una impresa non facile quella di “sintonizzare" tutte le
componenti di un sistema sofisticato; basti pensare che le norme vigenti
prevedono per lo sdoganamento fino a 68 diversi certificati/nulla osta, il cui
rilasc
io compete a 18 differenti amministrazioni o enti.
Il porto di Ravenna è stato individuato come ufficio pilota in ragione dei
volumi e delle tipologie
di merci movimentate. Dai primi risultati sono
emerse utili indicazioni per la messa a punto del sistema che verrà a breve
esteso anche al porto di Civitavecchia e successivamente agli altri scali.
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