31/03/2014

A Pordedone Italia e Serbia siglano accordo per piattaforma web sull'autotrasporto

Un accordo tra il consorzio dei trasportatori serbi e il sistema logistico del Friuli Venezia Giulia per la costituzione di una piattaforma web dove incrociare le necessità di movimentazione delle merci delle aziende che operano nella regione italiana e quelle collocate nell’area balcanica. Questo in sintesi è il contenuto del protocollo firmato a Pordenone nella sede di Interporto tra Serbian Transport – la maggiore agenzia di trasporto con sede a Belgrado che mette assieme oltre 3 mila autotrasportatori – e il neonato consorzio “Corridoio Italia-Serbia" fondato allo scopo di facilitare l’interscambio commerciale tra i due Paesi. Al tavolo erano presenti il presidente di Interporto e del consorzio Giuseppe Bortolussi, nonché i soci del sodalizio Ezio Castelletti (in rappresentanza dell’autotrasporto) e Paolo Stradi (Aeroporto del Friuli Venezia Giulia), mentre per la parte serba Goran Aleksic (presidente di Serbian Transport) e Pane Stefanovic ex direttore delle ferrovie serbe e ora consulente del locale consorzio trasportatori. La sigla dell’accordo avviene a conclusione di due anni di trattative portate avanti dalle parti grazie anche al contributo di Finest, presente all’incontro con Paolo Perin. L’iniziativa ha subìto una decisa accelerazione in occasione del convegno organizzato da Interporto a Rochi dei legionari lo scorso mese di dicembre. In quell’occasione era presente anche la controparte serba che – raccolte una serie di altre preziose informazioni riguardanti il nostro territorio - ha deciso di scommettere sul rapporto di collaborazione nel campo dei trasporti e della logistica con il Friuli Venezia Giulia. Al momento l’intesa riguarda la costruzione di un portale web al quale potranno accedere le oltre 700 aziende italiane che operano in Serbia, ma anche gli autotrasportatori di quella zona e della nostra regione interessati alla movimentazione delle merci da e per il nostro Paese. A tal proposito una delle prossime mosse sarà quella di provvedere a una armonizzazione delle normative doganali tra le due nazioni, al fine di rendere più fluide le operazioni di interscambio. Tenuto conto poi della nuova fisionomia che Interporto di Pordenone sta assumendo con l’attivazione della ferrovia, è stata presa in esame anche la possibilità della movimentazione merci via treno. Per questo motivo ha partecipato al tavolo di confronto anche Ferrovie dello Stato e la ditta Zanardo, già membro del corridoio Italia-Serbia e da tempo attiva nel settore. Concessionario in Italia per il trasporto su ferrovia verso l’Est Europa e la Cina, Zanardo ha dimostrato interesse per il collegamento da Pordenone verso Belgrado, città quest’ultima che rappresenta la porta di ingresso verso la Russia. Altro punto di confronto la costruzione di un polo intermodale e logistico nella capitale serba, al servizio del sistema produttivo locale. Su questo punto si sta dando vita a una joint venture tra le imprese del nordest e quelle operanti nei Balcani. Interporto ha messo a disposizione il proprio know how dichiarando la disponibilità a dare sostegno all’operazione per la costruzione di una piattaforma intermodale serba. "Per noi – spiega Giuseppe Bortolussi sia in veste di presidente del Corridoio che di Interporto – questo accordo ha una doppia valenza. Da un lato permette l’avvio di un dialogo tra le nostre imprese del trasporto e quelle operanti in Serbia per evitare le situazioni di dumping, ma soprattutto per estendere le possibilità commerciali di entrambe le parti. Inoltre si potrà dare sostegno all’internazionalizzazione delle nostre imprese, fornendo soluzioni logistiche a Belgrado per lo spostamento delle merci. Infine questo primo accordo ci permette di gettare le basi per far conoscere alla Serbia il ruolo di hub che assumerà Interporto con l’avvio del trasporto su ferro".


Share :