DKV Mobility è uno dei principali fornitori in Europa nel settore della mobilità per l’approvvigionamento in viaggio senza contanti grazie alle carte carburante, al rimborso Iva fino ai dispositivi di tele-pedaggiamento con la possibilità di viaggiare senza limiti. Per la clientela sono stati messi a punto due dispositivi: uno per il nostro Paese - il DKV Box Italia, per i mezzi sopra le 3 tonnellate e mezzo - e l’altro per l’Europa - il DKV Box Europe - che collega attualmente 11 Paesi dove è possibile pagare con lo stesso metodo. Attualmente sono oltre 5 milioni i dispositivi e le carte DKV in circolazione in 45 Paesi. La casa madre della società è in Germania dove DKV è stata fondata nel 1934 per organizzare il trasporto su strada per le reti ferroviarie tedesche. La carta carburante creata dall’azienda “debutta" nel 1966. Attualmente DKV conta più di 1300 dipendenti, nel 2020 ha generato un volume di transazioni pari a 9,3 miliardi di euro ed è presente in ben 45 Paesi. La filiale italiana è stata inaugurata nel 1979, ha sede a Milano, e gli addetti nel nostro Paese son circa 60. Sull’attività della società abbiamo rivolto alcune domande a Veronica Di Pietro, responsabile marketing di DKV Italia.
Veronica Di Pietro
Quali sono le principali novità di prodotto che avete messo a disposizione dei vostri clienti?
Con il DKV BOX ITALIA e il DKV BOX EUROPE, i dispositivi DKV che permettono rispettivamente il pagamento dei pedaggi in Italia e in Europa per mezzi sopra alle 3,5 tonnellate, siamo orgogliosi di essere stati i primi ad aver ottenuto la certificazione creando delle vere alternative agli attuali sistemi di telepedaggiamento in Italia per i nostri clienti. Inoltre, abbiamo da poco reso operativo un portale digitale, DKV LIVE, l’assistente telematico della flotta che permette di collegare in tempo reale i conducenti, attraverso un dispositivo abilitato per qualsiasi tipo di mezzo, al Fleet Manager. DKV LIVE consta in ben nove funzionalità che coprono tutte le esigenze del fleet management, comprese le possibili frodi, un problema che si era rivelato in passato molto serio. Diciamo che si tratta di uno strumento in grado di “semplificare la vita" ai vari attori del settore trasporto. Abbiamo anche ampliato la capillarità della nostra presenza in Europa per quanto riguarda i punti di rifornimenti classici che ora sono 66.000, mentre nel nostro Paese possiamo vantare oltre 10.500 stazioni convenzionate. In più, uno dei prodotti che abbiamo lanciato ultimamente è la DKV CARD +CHARGE, una carta che permette non solo di accedere al rifornimento di carburante classico e alternativo, ma consente anche di effettuare la ricarica elettrica: sono ben 200.000 i punti di ricarica europei convenzionati e solo in Italia 25.000, con una copertura pari al 95% del totale nazionale.
Possiamo dare qualche numero riferito alla clientela, nel suo complesso?
In totale possiamo contare 250.000 clienti attivi, e di questi quelli italiani sono almeno 35.000. Posso anche dire che siamo cresciuti moltissimo negli ultimi anni e che viviamo anche una fase di decisa espansione del nostro target di riferimento. Oltre alle aziende di trasporto stiamo anche allargando considerevolmente il segmento riferito alle flotte.
Il confronto con la concorrenza, in un settore come il vostro, è particolarmente impegnativo…
Grazie ai servizi che possiamo offrire possiamo considerarci in una posizione preminente rispetto al settore nel suo complesso. Questo non ci va certo abbassare la guardia, anzi ci impegna per distinguerci sempre di più ed essere riconosciuti come partner affidabili e imprescindibili. Del resto, noi consideriamo di affiancare la mobilità in tutte le sue sfaccettature a 360°, e non ci sono molti altri nostri competitor che possono affermare di essere in grado di fare altrettanto
Uno degli snodi principali che deve affrontare un ambito come quello che voi seguite è legato al bisogno di sostenibilità. Qual è la vostra attenzione a un aspetto così importante, soprattutto in termini mobilità complessiva?
Una delle principali mission di DKV è la “Lead in green", il nostro preciso obiettivo è quello di diventare climaticamente neutri entro il 2023, riducendo drasticamente l’emissione di CO2. In più, entro il 2030 puntiamo ad affiancare i nostri clienti nello sforzo imprescindibile di ridurre del 30% le emissioni delle loro flotte rispetto a quanto facevano registrare nel 2019. Il nostro scopo è quello di guidare la transizione per un futuro della mobilità che si possa rivelare assolutamente efficiente e sostenibile. Consideriamo questo traguardo alla stregua di un mantra-guida aziendale, e lo perseguiremo con grande e costante tenacia.
di Tiziano Marelli