09/04/2013

Parla Nereo Marcucci, presidente di Confetra

A pochi giorni dalla sua elezione alla guida della Confederazione, Nereo Paolo Marcucci ribadisce cosa intende realizzare nel suo mandato.

Può illustrare le linee del suo programma in qualità di presidente di Confetra?

In primo luogo intendo utilizzare le competenze che abbiamo e la rappresentatività delle nostre Associazioni nazionali e territoriali nei diversi segmenti della "catena logistica" per proporre un programma di breve periodo (crash program) che affronti temi vitali per le nostre aziende, come l'IVA su alcuni tipi di transazione, la lentezza nei rimborsi dei crediti d'imposta, la possibile applicazione dell'IMU nei porti, i costi minimi di trasporto e il riaprirsi di conflitti sindacali nei magazzini. Con lo stesso metodo penso siamo in grado di affrontare questioni strategiche: il piano degli aeroporti del ministro Passera, la legge sugli interporti e quella sui porti, le semplificazioni per le quali abbiamo declinazioni specifiche, una normativa, alla quale sta lavorando Assoferr, per il cargo ferroviario. Un terzo punto di lavoro è tutto interno e riguarda il completamento della nostra rappresentanza della filiera logistica finalizzato ad aumentare il peso della Confederazione nei rapporti con lo Stato e i Governi.

Indichi due priorità da sottoporre al futuro Governo e non più eludibili per il nostro settore.
Non saprei distinguere tra le questioni di breve periodo che ho riassunto sopra pur essendo consapevole che un elenco vasto di priorità significa nessuna priorità. Cercherò con l'aiuto del Comitato di Presidenza e con la struttura interna, che ritengo un punto di eccellenza, di coprire un arco così vasto di questioni.

In passato lei è stato presidente di Assologistica: che rilevanza avrà il segmento specifico della logistica in conto terzi nel suo mandato?
Ritengo ancora valide ed in gran parte insoddisfatte le proposte di Assologistica a questo proposito. Rammento, solo per esemplificare, la richiesta di un sostegno fiscale alle aziende che mantengono nelle loro mani le decisioni relative alle modalità di trasferimento delle merci in import ed in export. Ora più che mai risulta chiaro a tutti come a competere nei mercati globalizzati non siano tanto e solo i prodotti quanto le filiere logistiche a valle e a monte di quei prodotti: solo l'integrazione di una catena logistica eccellente con le fasi della produzione e della commercializzazione renderà quei prodotti vincenti nella competizione internazionale. Su questi punti tutta l'elaborazione di Assologistica risulterà utile e aggiornata.
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