28/03/2018
Parla Massimiliano Naso, sales manager di Liquigas
Liquigas
è il primo operatore sul mercato in Italia nella distribuzione di GPL (Gas
Petrolio Liquido) e GNL (Gas Naturale Liquefatto). Con un fatturato di 487
milioni di euro nel 2017, la società annovera circa 350 mila clienti nei
segmenti domestico, commerciale e industriale e detiene quasi il 20% del
mercato italiano. Dispone di 26 stabilimenti e depositi, circa 50 uffici
vendita, 18 partecipate, una rete di oltre 5mila rivenditori bombole GPL, una
flotta di 200 autobotti di proprietà, 2 terminali marittimi e uno ferroviario.
Al recente Green Logistics Expo di Padova abbiamo intervistato Massimiliano
Naso, responsabile vendite Italia grandi clienti di Liquigas.
POSSIAMO
CONSIDERARE IL GNL LA FONTE DI RIFORNIMENTO ALTERNATIVA PIU’ CONCRETA PER IL
MONDO DELLA TRAZIONE?
NASO: È
senz’altro la fonte energetica di transizione ideale nel processo di
de-carbonizzazione, in quanto è un combustibile alternativo (
secondo la definizione della DAFI il decreto
legislativo che fornisce requisiti e linee guida per la realizzazione di
infrastrutture per lo sviluppo dei combustibili alternativi.) che è
ambientalmente e industrialmente sostenibile. Col gas naturale liquefatto siamo
in un campo nuovo, che ha visto la nostra azienda particolarmente produttiva
nel 2017. Questa nuova forma energetica trova la sua applicazione ideale
nella combustione industriale, anche perché ha un contenuto energetico maggiore
rispetto ai combustibili fossili tradizionali. È poi ideale nel campo
delle applicazioni tecnologiche avanzate, sia per la cogenerazione di energia
elettrica e termica, sia per il recupero di energia dispersa. Dunque, a parità
di combustibile impiegato nel caso della combustione industriale con il GNL si
riesce a produrre una maggiore quantità di energia, mentre nel caso del trasporto
si potrà aumentare la percorrenza chilometrica del mezzo rispetto ad una
alimentazione a diesel. Ma la cosa più importante è la sua, ovvia,
sostenibilità. La combustione di gas naturale liquefatto non produce polveri
sottili, di fatto le sostanze più nocive per la salute umana.
IL GNL È UNA TECNOLOGIA
MATURA?
NASO: La tecnologia è matura dal punto di vista dell’impiego
nei trasporti. La grande distribuzione, per esempio, comincia a voler ribaltare
sui suoi fornitori, compresi quindi gli operatori del trasporto e della
logistica, le politiche e le strategie di sostenibilità che sta adottando. Con
tutte le conseguenze, positive, sull’impiego anche del GNL.
IL RIFORNIMENTO E’ PERO’
ANCORA UN PROBLEMA…
NASO: La distribuzione logistica è divisa in più sezioni:
dal trasporto marittimo allo stoccaggio criogenico e alla distribuzione fino al
cliente finale. Il mercato italiano è fondamentalmente dipendente da
un’unica soluzione, che è quella del deposito costiero a Fos (Marsiglia).
Il problema sta proprio qui: abbiamo un unico terminale di riferimento (essendo
gli altri hub europei utilizzati come back-up di approvvigionamento), cui si
aggiunge un numero di camion criogenici per il trasferimento del gas ancora
abbastanza limitato. Tuttavia, va detto che Liquigas ha forza, robustezza e
competenza per garantire puntualità nelle consegne, sebbene il rischio di
impresa sia molto alto. L’Italia deve darsi da fare per colmare rapidamente il
gap che ci separa, dal punto di vista delle infrastrutture logistiche, dagli
altri Paesi europei. Una soluzione potrebbe essere rappresentata dalla
creazione di stoccaggi onshore.
IL VOSTRO RAPPORTO CON I
PRODUTTORI di GNL?
NASO: Sono
stakeholder della stessa filiera. Abbiamo un dialogo costante, poiché condividiamo
gli stessi interessi.
COSA AVETE DA OFFRIRE AL
MONDO LOGISTICA?
NASO: Il GNL non è solo un carburante, ma è anche un
combustibile che può essere utilizzato soprattutto dove non arriva il metano di
rete, per la produzione con cogenerazione di energia elettrica, di calore e di
frigorie. Per quanto riguarda quest’ultimo processo, che si chiama Cold
Recovery Unit, Il GNL viene vaporizzato in uno scambiatore termico
interconnesso al circuito di produzione dell’acqua refrigerata per i fabbisogni
del processo industriale del cliente. Il sistema consente il grande vantaggio
di recuperare l’energia associata alla liquefazione del GNL, determinando
una riduzione del fabbisogno di energia frigorifera equivalente e un
conseguente risparmio di energia elettrica.
IL
MERCATO E’ PRONTO PER QUESTO TIPO DI COMBUSTIBILE?
NASO: C’è ancora molta curiosità e anche molta diffidenza,
questo è certo. Molte flotte sarebbero interessate al suo impiego, ma si
chiedono se è tempo di comprare, non avendo a disposizione stazioni di
rifornimento adeguate. Lo Stato si sta muovendo per il passaggio da
bio-metano a bio-gas: poco tempo fa è stato firmato il decreto che regolerà
la nuova produzione e la relativa incentivazione a favore di chi immetterà nel
settore autotrazione gas meno inquinanti. L’atteggiamento è proattivo, ma ci
sono voluti diversi anni per questo nuovo decreto. L’industria è pronta per costruire
una catena del valore affidabile per la produzione e distribuzione del Bio-GNL, un prodotto che non è solo
sostenibile, ma anche rinnovabile. Certo è che ci vorranno almeno
cinque anni per un’operatività concreta a livello nazionale.
DI ORNELLA GIOLA e DAVIDE ORNATI