Nonostante la non facile congiuntura economica internazionale il gruppo GEFCO, operatore specializzato nella logistica industriale e leader europeo nel settore automotive, ha raggiunto nel 2014 un fatturato di 4.1 miliardi di euro, +1.5% rispetto al 2013, mentre l’utile operativo è stato di 105 milioni di euro (+10.5%). Con un debito molto esiguo, GEFCO ha inoltre prodotto un free cash flow di 138 milioni di euro nell’arco di due anni, dimostrando una solida posizione finanziaria. Quali strategie ha attivato questo 4PL per continuare a svolgere un ruolo di leadership nella logistica non solo europea? Di questo e altro abbiamo parlato con la Sales & Marketing e manager di GEFCO Italia, Lorenza Cantaluppi.
Gefco è passata in pochi anni da 3PL con forte specializzazione in ambito automotive a essere un 4PL con più ampio raggio d'azione, spaziando in vari settori: come è stato possibile?
Abbiamo adottato una strategia di diversificazione del portafoglio clienti che ci sta ripagando; il gruppo utilizza la sua competenza distintiva nell’automotive, acquisita in particolare attraverso la cooperazione storica con PSA Peugeot Citroën, per supportare i produttori in una ampia gamma di settori: elettronica (Hitachi, Philips, LG), beni di consumo (Ikea, L’Oréal, Kering), aereonautica (Safran, Zodiac, EADS) fashion (Benetton, Oviesse, Teddy) e beni per l’industria ("high and heavy" cargo).
E i risultati non sono mancati…
Nel 2014 il gruppo ha allargato il proprio portafoglio clienti del 10.6%. Da segnalare che la crescita dell’attività ha incluso anche un aumento del 10% (del 14% a parità di cambio) nel fatturato, generato dai suoi clienti industriali al di fuori di PSA Peugeot Citroën e General Motors, rispetto al 2013. Gli sforzi dei team di vendita hanno così permesso a GEFCO di mantenere la sua posizione tra i primi dieci integratori logistici europei e il suo primo posto in Europa per la logistica FVL (Finished Vehicles Logistics). Volendo però sintetizzare, posso dire che il rispetto dei quattro pilastri sui quali fondiamo il nostro modo di operare (flessibilità, puntualità, qualità e competitività dei servizi resi) e gli investimenti nella formazione professionale dei dipendenti sono da considerarsi le ragioni principali che hanno favorito l‘evoluzione messa in atto da GEFCO.
Può effettuare il punto sulle recenti attività del gruppo?
Il successo della strategia di diversificazione è stato confermato dagli importanti contratti firmati in tutto il mondo: collaborazioni con Panstar e World Duty Free Group in Spagna, l’accordo concluso in Turchia con Sirona Dental, produttore di attrezzature odontoiatriche, e la nuova partnership in Romania con Timken, produttore e fornitore internazionale di cuscinetti a sfera e componenti per l’industria. Tale strategia si è dimostrata particolarmente efficace nello sviluppo dell’attività nell’area "1520" (il numero fa riferimento alla larghezza del binario ferroviario standard in Russia e include Paesi come Russia, Ucraina, Kazakistan, e Stati Baltici); qui GEFCO ha firmato circa 350 nuovi contratti nel 2014 con società industriali locali e internazionali.
A livello geografico in quali aree siete di recente entrati?
Alla fine del 2014 il gruppo ha ampliato il suo network in nord Africa, operando direttamente in Algeria, una delle maggiori economie africane con un’ideale posizione geografica per il commercio con Europa, Medio Oriente, Sud America e Asia. Consapevoli inoltre del forte potenziale associato all’ economia dei paesi dell’ASEAN (Associazione di Nazioni del Sud-Est Asiatico), abbiamo pianificato di lanciare attività in Vietnam, Paese chiave per il flusso commerciale in quella zona, come anche in Tailandia e Indonesia. Con 620 milioni di abitanti, l’ASEAN ha registrato una crescita del 6.4 % nel 2014 e il suo PIL potrebbe raggiungere i 3.000 miliardi di euro entro il 2017; la zona rappresenta anche il sesto maggiore mercato automotive del mondo, con una produzione record di 4.3 milioni di veicoli nel 2013. Tra gli altri stati in cui GEFCO sta pianificando di stabilirsi figurano Grecia, Serbia e Corea del Sud.
Di recente avete aperto una piattaforma per l'air cargo a Francoforte, con quali finalità?
L’apertura della piattaforma di cargo aereo a fianco dell’aeroporto internazionale di Francoforte è un esempio dei continui investimenti in questo specifico settore di attività. In aggiunta alle esistenti piattaforme di Parigi, Shangai e Hong Kong, il nuovo hub fornisce una soluzione alle sfide più impegnative che i produttori (di macchinari e di prodotti general cargo ad alto valore aggiunto) devono affrontare, in particolare negli Stati CIS (Commonwealth of Independent States). L’aeroporto tedesco gode inoltre di una posizione strategica in Europa, senza dimenticare gli ottimi collegamenti anche via strada e ferrovia su cui può contare, oltre ovviamente a quelli (numerosi) aerei.
Nel 2014 avete avviato un accordo in Spagna con Talgo; quali risultati sta producendo?
Il contratto è stato siglato dalle divisioni Spagna e Russia di GEFCO con Talgo (società spagnola specializzata nella costruzione di attrezzature ferroviarie) per il trasporto e la distribuzione in Russia di sei treni grazie a una soluzione multimodale dedicata. Si è trattato di un’esperienza importante che ci ha dato parecchia visibilità a livello internazionale e che ci consente ora di essere partner di Talgo anche per sue numerose altre commesse (comprese quelle più recenti in Arabia Saudita, UK e India).
Quali i maggiori effetti della presenza nel vostro capitale sociale di un attore come RZD?
Presente in Russia dal 2003, GEFCO sta traendo notevoli benefici dalla sinergia creata dall’unione con le Ferrovie Russe avvenuta alla fine del 2012, grazie soprattutto al loro supporto strategico e alle nuove opportunità di sviluppo in questo paese e negli Stati del CIS (Commonwealth of Independent States). Per velocizzare la crescita in questa zona chiave, GEFCO ha adattato la sua organizzazione creando un’area geografica dedicata, la zona “1520" (si veda sopra, ndr), e formando un cluster di 50 esperti logistici situato a Mosca.
Quanto incide il comparto del fashion sul totale del vostro business?
Abbiamo sempre trattato questo segmento di mercato, ma adesso – vista la vera passione che i russi nutrono per la moda “Made in Italy" – abbiamo deciso di concentrarci su di esso. Siamo agli inizi di un business che però sta cominciando a dare i suoi frutti, grazie alla collaborazione con clienti e partner molto importanti. Possiamo dire di essere ancora in fase di semina, ma ci aspettiamo tantissimo dal raccolto. Il progetto è tutto a carico della divisione italiana di GEFCO, che quindi farà da apripista per le altre filiali in giro per il mondo. E’ il fiore all’occhiello della divisione Italia, del quale andiamo già molto fieri.
Che ruolo giocano gli investimenti in ITC in generale per GEFCO e in particolare per il segmento moda?
Per supportare la nostra strategia di crescita abbiamo dedicato un terzo degli investimenti totali in sistemi informativi, così da offrire ai clienti tutte le informazioni necessarie relative alle operazioni di logistica e trasporto. Ora disponiamo di soluzioni tecnologiche affidabili e uniformi in tutte le nostre filiali, garantendo omogeneità di servizi e prestazioni, con particolare focalizzazione sulla tracciabilità delle merci, da partenza a destino.
Da tempo avete scommesso sulla multi modalità. Soddisfatti di questa scelta?
E’ una scelta che va incontro soprattutto alle esigenze di alcuni specifici settori di mercato e che in seguito alla presenza dell’ente ferroviario russo nel nostro capitale è stata ulteriormente rafforzata. GEFCO ha ad esempio recentemente introdotto un nuovo servizio di trasporto door-to-door su rotaia tra Asia ed Europa, consentendo al vasto network ferroviario nazionale cinese di essere utilizzato per spedire beni in oltre una dozzina di paesi in Asia ed Europa, inclusi Kazakistan, Russia, Bielorussia, Uzbekistan, Germania e Ungheria.
Di Ornella Giola