In tema di coperture assicurative per l'attività svolta da operatori dei trasporti e della logistica Franco Larizza, amministratore unico di LC Larizza Consulting Srl, broker assicurativo con sede a Milano, è un’autentica autorità. “Quello che stento a far comprendere agli operatori logistici di dimensioni più piccole – spiega Larizza - è che di fatto essi sono custodi delle merci dei loro clienti e pertanto, ai sensi di legge, rispondono per la perdita o il danno subito dalla merce custodita o lavorata. Le cose stanno progressivamente migliorando, ma ancora questa consapevolezza in taluni stenta a radicarsi".
Quali sono le maggiori novità del mercato assicurativo relativamente al nostro settore? LARIZZA: Premesso che la materia del settore si basa su leggi, convenzioni e su contratti stipulati, la maggiore novità è che finalmente - grazie alla diffusione delle polizze di responsabilità civile - si è ottenuto dalle Compagnie assicurative una maggiore apertura verso “particolarità" che prima venivano concesse solo in presenza di premi assicurativi consistenti. Oggi per ogni spedizioniere e operatore di qualsiasi dimensione è possibile stipulare polizze che prevedono estensioni alla colpa grave, la possibilità di aumentare i limiti di indennizzo concessi loro dalle Convenzioni internazionali, di assicurare in forma automatica e soprattutto la possibilità di gestirsi le polizze e i certificati direttamente in ufficio. La novità più significativa riguarda inoltre il fatto che certi operatori specializzati sono stati autorizzati dalle Compagnie a istruire i sinistri, a tutto vantaggio dell’assicurato, in quanto si velocizza il processo di liquidazione dell’indennizzo.
Che cosa ha reso possibile tutta questa apertura? LARIZZA: Indubbiamente la crescente diffusione degli strumenti informatici ha dato alle Compagnie assicurative la certezza del controllo del rischio, un controllo un po’ meno certo con la vecchia impostazione cartacea: oggi nel momento in cui si manda una mail, la copertura viene stipulata nell’istante stesso dell’invio digitale. Sono poi state create delle aggregazioni (class action) alle quali possono aderire operatori di piccole dimensioni, usufruendo di quei vantaggi che prima erano garantiti solo a società di grandi dimensioni. Infine sta crescendo la consapevolezza nei giovani operatori (con un grado di formazione elevato) delle loro responsabilità e dei rischi che corrono col loro lavoro, il che ha favorito e semplificato la trattativa delle polizze.
Ma veniamo agli operatori logistici, cosa è
cambiato nel loro modo di approcciare gli aspetti assicurativi?
In pratica cosa consigliare ai nostri operatori?
In ambito prettamente logistico e di gestione
della supply chain, quale reputa sia la novità assicurativa più importante?
Quale è la polizza al momento più richiesta?
Come deve comportarsi un 3PL nei confronti
di una cooperativa cui subappalta certe attività?
Di Ornella Giola