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Zanardo SpA è una delle aziende italiane di logistica integrata che maggiormente ha saputo sviluppare e presidiare aree di mercato a elevata specializzazione. Nel 2016 festeggia il 55° anniversario della fondazione. Condividiamo con il presidente Damaso Zanardo la vision dell’azienda e il suo punto di vista sui settori che presidia.
Cinquantacinque anni
sono anni della maturità, anche per un’azienda; sono quindi il tempo di fare un
bilancio dell’attività svolta. Vogliamo allora ricordare alcune delle tappe
cruciali del percorso di Zanardo Spa?
Questo anniversario ci rende orgogliosi del percorso
costruito al fianco dei nostri clienti, con tanti traguardi raggiunti in
partnership con loro. Tra le tappe più significative della nostra attività, non
posso non ricordare come nel 2005 siamo stati pionieri in Italia nella
logistica ospedaliera con la somministrazione informatizzata del farmaco per la
sanità pubblica e privata; abbiamo poi inaugurato nel 2007 il primo hub
dedicato al beverage; quattro anni dopo abbiamo attivato il primo treno shuttle
sulla direttrice ferroviaria Italia-Russia, come alternativa al trasporto su
gomma. E ancora nel 2014 abbiamo integrato una rete distributiva Ho.Re.Ca. del
beverage a livello locale su gran parte del territorio nazionale.
Maturità vuol dire
però anche saper fare tesoro delle esperienze, per continuare a guardare al
futuro con la voglia di mettersi in gioco. E’ così anche per Zanardo S.p.A?
Il futuro non ci spaventa, anzi le sfide ci piacciono.
Quello che stiamo vivendo è un periodo di forte innovazione e sviluppo, con
alcune scelte che dimostrano quanto la voglia di crescere di Zanardo Spa sia
intatta e più vitale che mai, a cominciare dall’apertura nel 2015 del secondo
hub logistico dedicato al beverage & grocery a Cornegliano (Lodi). Stiamo
inoltre registrano una crescita nel settore delle spedizioni internazionali con
lo sviluppo del dipartimento dedicato alle spedizioni complesse per i grandi
progetti. Sempre nel 2015 abbiamo effettuato l’acquisto della vasta area
industriale denominata ex-Pagnossin - di fronte all’aeroporto di Treviso - che
a metà 2016 verrà inaugurata e andrà a incrementare la disponibilità di
magazzino per la logistica informatizzata per la sanità pubblica e privata.
Tengo infine a sottolineare che valorizzare la squadra originale con
inserimenti di nuove esperienze professionali che credono nel nostro progetto è
un nostro obiettivo.
La logistica per il
beverage & grocery è una delle vostre specializzazioni; è un settore nel
quale – a pare suo - è ancora possibile fare innovazione?
Senza dubbio il settore si presta al cambiamento. E la nostra
volontà di innovare ci ha portati a sviluppare un centro di eccellenza per la
logistica del beverage in provincia di Lodi. Si tratta di una piattaforma con
capacità di stoccaggio di oltre 67.000 posti pallet, collegata a 17 transit point
che servono più di 50.000 punti vendita. E’ inoltre dotata di magazzini
doganali e fiscali, attività di copacking, lavorazioni e servizio e-commerce.
In cosa la
piattaforma di Cornegliano è così innovativa?
Qui abbiamo dato vita ad alcune best practice che diventano
lo standard per la nostra logistica di magazzino, come l’utilizzo di processi
“paperless" basati sulla digitalizzazione dei documenti per una migliore
tracciabilità e accessibilità delle informazioni oltre che in ottica di
rispetto ambientale, oppure l’utilizzo di carrelli trilaterali con software
dedicato in grado di ottimizzare l’utilizzo dello spazio disponibile a
magazzino.
Accessibilità e
sicurezza delle informazioni quanto sono importanti per la logistica di oggi?
Sono un vero e proprio “banco di prova" per la logistica
del XXI secolo che tenderà a escludere chi si farà trovare impreparato. In
quest’ambito nel 2015 abbiamo sostenuto forti investimenti. Oggi i nostri
processi logistici sono gestiti da sistemi in “Cloud" allocati su pool di data center
di Telecom Italia di ultima generazione dislocati sul territorio Italiano e in
rete tra di loro. La sicurezza è garantita da back up locali e remoti. Secondo
le necessità dei clienti vengono adottate politiche di “disaster recovery" e
“business continuity" rispondenti alle specifiche delle multinazionali nostre
clienti e della Pubblica Amministrazione. Ci siamo dotati di un’infrastruttura
basata su fibra ottica (con elevata sicurezza del servizio, elevata capacità di
banda e bassi tempi di latenza) e su tecnologia MPLS (rete chiusa e
sicurizzata). Oggi tutta l’architettura tecnologica di Zanardo Logistics può
essere fruibile dai clienti mediante rete internet secondo specifiche esigenze.
Ha accennato alla
crescita delle spedizioni internazionali. In quale direzione state investendo per quanto riguarda questo specifico segmento di
specializzazione?
Nella direzione della massima personalizzazione del
servizio così da rispondere ad esigenze di spedizione complesse, non standardizzate
e che quindi richiedono una progettazione mirata; progettiamo e realizziamo
imballi di legno per impianti industriali dove gestiamo le rese fino a destino.
Ci sono Paesi a elevato tasso di crescita nel settore delle infrastrutture nei
quali le imprese italiane, la nostra industria e la nostra ingegneria, possono
giocare un ruolo di primo piano. Siamo stati qualche settimana fa in visita a
Teheran, nell’ambito di una missione imprenditoriale italiana. L’Iran è un Paese
che in questo momento sta vivendo una grande spinta dal punto di vista degli
investimenti in infrastrutture, trasporti e nel settore Oil&Gas. E come
l’Iran ci sono moltissimi altri Paesi che vogliono crescere. Il ruolo di
Zanardo Logistics è di essere al fianco delle imprese italiane per aiutarle a portare all’estero il loro know-how e la loro capacità
industriale.
Quello della
logistica ospedaliera è un settore nel quale intendete continuare a investire?
Come detto, nel settore della logistica informatizzata per
la gestione dei beni sanitari siamo stati i pionieri in Italia. Questo primato
ci viene riconosciuto e ci ha permesso di incrementare il volume di attività nel
settore. Oggi gestiamo la logistica in outsourcing di quattro ULSS e i
risultati dimostrano che il sistema da noi messo a punto porta benefici a tutti.
In primis al paziente, che - grazie alla “somministrazione certa" - ha la
garanzia dell’assenza di errori nella somministrazione delle cure attraverso i
diversi livelli di controllo previsti dal sistema. Poi ovviamente ne hanno
beneficiato le aziende sanitarie pubbliche e private, che grazie alla logistica
informatizzata hanno un controllo più accurato sulle forniture e possono
evitare sprechi. Siamo spesso invitati a convegni sul tema proprio per illustrare
il nostro modello Log-Os e confidiamo che la sanità voglia
sì effettuare risparmi ma anche investire in “sicurezza" per il paziente. Proprio questo ultimo motivo ci vedrà nel 2016
impegnati a realizzare un hub innovativo dedicato alla logistica ospedaliera
nella nuova area ex-Pagnossin che abbiamo acquistato.
Per concludere, cosa
ci racconta del vostro settore storico, il trasporto nazionale?
Il trasporto nazionale è oggi un settore nel quale gli
standard di servizio sono essenziali e rappresentano la differenza tra un
provider e l’altro. Prendiamo per esempio la sicurezza: ottemperanza al modello
DURC, utilizzo del cronotachigrafo e altre misure fondamentali sono essenziali
non solo per la sicurezza delle persone e delle merci, ma anche per la tutela
del cliente che in caso di mancanze è ritenuto corresponsabile. Un altro ambito
oggi molto rilevante è quello del rispetto ambientale. Stiamo completando il
rinnovo della nostra flotta di proprietà con veicoli Euro VI, che ci consentono
di soddisfare standard di sostenibilità ambientale nel trasporto. Come vede, è
possibile fare innovazione anche in un settore considerato tradizionale come
quello del trasporto nazionale. Credo sia nel nostro DNA: questa capacità di
anticipare i bisogni attraverso l’innovazione è probabilmente la linea di
continuità tra ciò che eravamo nel 1961, quando abbiamo iniziato, ciò che siamo
oggi e quello che rappresenteremo in futuro nel settore della logistica
integrata.
a cura di Ornella Giola