02/03/2016

Luigi Terzi di Assologistica Cultura e Formazione

A gennaio ha organizzato un affollato convegno sui temi della sostenibilità ambientale in ambito logistico e con l’inizio del 2016 ha riattivato i corsi di un calendario che ha cadenza annuale, affrontando soprattutto temi di pratica utilità con l’ausilio di un corpo decente serio e qualificato. Stiamo parlando di Assologistica Cultura e Formazione, ramo formativo di Assologistica. Abbiamo intervistato il suo presidente, Luigi Terzi.


A un anno circa dal suo insediamento alla presidenza di Assologistica Cultura e Formazione possiamo tracciare un bilancio delle attività svolte? TERZI: Devo dire che il lavoro fin qui svolto ha permesso una continuità di proposte sempre accettate con entusiasmo e partecipazione da chi ha aderito a tutte le iniziative della nostra Associazione. Dall’ottobre 2014 a oggi sono stati organizzati cinque convegni, dieci corsi – molti dei quali anche replicati – e tre seminari. In particolare ricordo il successo del convegno, svoltosi a Milano, sull’internazionalizzazione dei processi logistici con la messa a confronto dei sistemi giuridici, dove il tavolo dei relatori nazionali e internazionali ha offerto spunti significativi per i numerosi partecipanti e favorito una massiccia richiesta di approfondimento dei temi trattati.

 

Quale è la mission di questa divisione di Assologistica? TERZI: Oggi più che mai il ruolo dell’operatore logistico è determinante all’interno del flusso di movimentazione delle merci e non è più sufficiente garantire soltanto un buon livello di servizio in un perimetro ben delimitato. Sono fondamentali due aspetti: da una parte il dialogo tra operatori logistici nel rispetto delle proprie caratteristiche e dall’altro l’"educazione" della committenza alla corresponsabilità, intesa anche come condivisione - assieme agli operatori logistici - di obiettivi, di efficienza e di minori costi di servizio. La mission di Assologistica Cultura e Formazione sta tutta qui: divulgare cultura e formazione logistica, condividendo problematiche che possono sorgere tra operatori e committenza, trasformandole in opportunità per crescere e migliorare l’operatività. Il tutto con l’obiettivo di vedere aziende di servizio aggregate e più unite tra loro e una committenza più consapevole degli aspetti che determinano efficienza e costi in logistica.

 

In che cosa Assologistica Cultura e Formazione si distingue da altri enti formativi? Insomma quali sono le sue peculiarità? TERZI: Le peculiarità di Assologistica Cultura e Formazione nascono in primis dai vantaggi - non solo economici, ma soprattutto di “condivisione" - che l’associazionismo è in grado offrire alle aziende che decidono di aderire alla nostra Associazione. Mi spiego meglio: il confronto e la condivisione che hanno luogo tra gli associati consentono loro di vivere “in diretta“ le problematiche che chi opera in logistica affronta ogni giorno e quindi immediatamente nasce l’esigenza di trovare e avviare soluzioni che, attraverso corsi o convegni specifici, vanno nella direzione di aiutare l’intero settore, con impostazioni e soluzioni condivise e condivisibili.

 

Può chiarire il rapporto esistente tra Assologistica e Assologistica Cultura e Formazione? TERZI: Assologistica Cultura e Formazione è parte fondamentale e integrante di Assologistica, essendo la divisione che fa e crea cultura logistica mediante una serie di iniziative che spaziano da corsi su temi di stretta utilità e attualità a convegni nei quali il presente e il futuro del mondo della supply chain e della logistica vengono scandagliati con modalità ad ampio spettro. Mentre Assologistica associa operatori specializzati in logistica conto terzi (dai 3PL ai terminalisti portuali e aeroportuali, dai magazzini generali e frigoriferi agli interporti), di Assologistica Cultura e Formazione fanno parte supply chain manager e aziende della produzione e distribuzione. In questo modo si chiude idealmente il cerchio di tutta la catena logistica, unendo in una sorta di “fil rouge" culturale committenza/utenza dei servizi logistici e fornitori di questi ultimi. Insomma si crea una sorta di osmosi utilissima nel favorire l’incontro e il confronto tra due mondi che non sempre dialogano alla perfezione.

 

Con quali criteri selezionate i docenti? TERZI: Personalmente credo che il docente ideale sia colui che conosce a fondo la materia e la applica ogni giorno in azienda o la insegna all’Università.  Consapevoli che un manager o un consulente non può avere le caratteristiche di un professore universitario e viceversa, in Assologistica Cultura e Formazione pensiamo che la scelta dei docenti debba sempre tener conto della complementarietà di queste figure fondamentali, delle quali valutiamo con attenzione competenze, capacità comunicativa ed esperienze di prima mano nel settore.

 

Chi può diventarne socio di Assologistica Cultura e Formazione? E quali sono i benefici che si ottengono associandosi? TERZI: Chiunque può associarsi, scegliendo tra tre diverse opzioni di adesione: individuale (qualsiasi sia il livello aziendale che il socio occupa), collettivo aziendale o di socio sostenitore. Essere iscritti ad Assologistica Cultura e Formazione consente la partecipazione gratuita a convegni e workshop (con anche la possibilità di entrare in possesso in via esclusiva dei testi delle relazioni esposte), nonché la partecipazione ai nostri corsi a condizioni tariffarie agevolate e quindi interessanti da un punto di vista anche economico. Mi fa piacere segnalare che - già nell’impostazione di base del nostro catalogo formativo - i corsi sono classificati in più aree: Operations, Regulation, Management e Strategy.  I corsi sono quindi specifici per i diversi livelli manageriali o di esperienza e  i contenuti riguardano vari aspetti, dall'efficienza delle operazioni all'efficacia dei processi chiave di gestione e al disegno strategico della supply chain e dei suoi componenti principali. Dato che tra i docenti sono presenti anche manager aziendali con alle spalle casi studio all'avanguardia, chi partecipa a un nostro corso o a un nostro convegno ha sempre una visione aggiornatissima della logistica se non, addirittura, futuribile rispetto allo stato dell'arte del settore. Quindi, associarsi ad Assologistica Cultura e Formazione equivale a entrare in una comunità dinamica e all’avanguardia nella supply chain

 

Accanto alla formazione intesa come corsi, seminari e workshop, Assologistica Cultura e Formazione realizza anche convegni, come quello recentemente dedicato ai temi della sostenibilità ambientale. Che tipo di feedback ha avuto quest’ultimo evento? TERZI: Le reazioni (positive) sono state numerose e tutte ricche di spunti per continuare in questa direzione. Le aziende oramai hanno capito che la sostenibilità ambientale è una condizione dalla quale non si può più prescindere. Inoltre la novità più importante dell’evento è stata – a mio parere - quella di organizzare il convegno assieme a SOS-LOGistica, associazione complementare alla nostra sul tema della sostenibilità, nonché partner di Assologistica.

 

Come giudica il livello di formazione del settore in Italia? TERZI: Negli ultimi anni si sono fatti passi da gigante, soprattutto in ambito accademico. Ricordo che fino a pochi anni fa la logistica non era materia da trattare, ma solo componente finale del flusso di vendita del prodotto. Oggi abbiamo corsi e master inerenti il trasporto e la supply chain. C’è ancora molto da fare, partendo necessariamente dall’Istituzione scolastica, che deve essere però coinvolta non solo a livello universitario, ma già dalla scuola media superiore, con la creazione di istituti formativi ad hoc per il nostro settore. Per quanto mi riguarda cercherò di adempiere al meglio al mio compito nell’ambito del mio mandato, affinché sia la cultura che la formazione logistica possano raggiungere livelli soddisfacenti per rendere dinamico e innovativo il nostro settore. Un settore che dovrà affrontare sfide importanti negli anni a venire, a cominciare da quelle lanciate dalla cosiddetta “rivoluzione digitale" che tutto sta investendo e – se non adeguatamente affrontata - travolgendo.

a cura di ORNELLA GIOLA

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