Tempo di bilanci per Kontractor, divisione del gruppo Kopron che si occupa di realizzare costruzioni chiavi in mano in qualità di general contractor. La società è nata nel 2016 con l’obiettivo di costruire non solo immobili logistici, industriali e commerciali su misura, ma che sappiano anche valorizzare la sostenibilità in tutte le sue sfaccettature (economiche, ambientali e sociali).
“Considerare stakeholder, collaboratori e partner prima di tutto persone con cui stringere rapporti di fiducia reciproca ci consente di condividere obiettivi che vanno oltre il semplice cantiere o il singolo progetto. Nostro obiettivo è definire la qualità sostenibile delle nostre relazioni come fattore determinante grazie al quale conseguire il risultato migliore: per noi, fare le cose per bene significa farle insieme”, esordisce così Ilaria Pasta, responsabile marketing e comunicazione di Kontractor by Kopron, che ci parla anche di “economia delle relazioni: sapersi relazionare significa mettere la persona giusto al momento giusto nel posto giusto. Significa lavorare assieme in maniera sinergica; compiere assieme un percorso condiviso per un obiettivo più grande. Questa relazione coinvolge anche la comunità e il territorio sede delle nostre costruzioni. Perché l’immobile è parte di un eco-sistema”.
Siete soddisfatti di quanto realizzato nel corso del 2023? Pasta: Nel ’23 abbiamo seguito diversi progetti. Per Aromata (azienda produttrice di aromi naturali, estratti di piante ed erbe, colori e ingredienti per l’industria alimentare, ndr) abbiamo ampliato e rimodernato uno stabilimento esistente a Concorezzo (Monza-Brianza). Un lavoro complesso: l’ambito industriale alimentare impone infatti il rispetto di norme HACCP stringenti su igiene e materiali da utilizzare; inoltre la produzione all’interno dell’immobile non si è mai fermata nel corso dei lavori e le aree oggetto d’intervento sono state cantierizzate per gradi così da non interferire con il business aziendale e garantire sicurezza di ambienti e dipendenti. Le altre nuove realizzazioni sono avvenute in territorio laziale, entrambe commissionateci dal cliente GLP Italy.
Ne vogliamo parlare? Pasta: Si tratta di due piattaforme logistiche e certificate Breeam Excellent, con la sostenibilità messa in primo piano e dagli standard qualitativi molto elevati. A Colleferro (Roma) l’immobile occupa una superficie di 23.600 mq di cui 530 mq destinati a uffici e aree comuni. Dopo l’acquisizione della commessa di Colleferro, GLP ci ha commissionato anche la realizzazione della piattaforma di Anagni (Frosinone), una scelta che ci rende orgogliosi, avendo rafforzato la partnership con questo importante sviluppatore internazionale. L’edificio ha un’area di 21.867 mq, di cui 20.583 a uso magazzino e 774 mq a uso uffici, 22 le baie di carico.
Tra le vostre realizzazioni c’è un progetto di cui andate particolarmente fieri? Pasta: Tutti i progetti sono per Kontraktor egualmente importanti. Tuttavia ce n’è uno che per noi ricopre un significato importante, dal momento che ci ha permesso di concretizzare il nostro impegno socialmente sostenibile. Si tratta della piattaforma logistica last mile costruita a Udine per Goodman, un immobile green certificato Breeam Very Good realizzato in tempi record. Oltre alla costruzione edilizia, Kontractor ha qui instaurato relazioni con molte realtà locali, tra cui Hattiva Lab, una cooperativa sociale onlus che si occupa di ragazzi con disabilità.
E iniziato quindi una sorta di nuovo corso per voi? Pasta: Di fatto a Udine siamo scesi in campo anche per supportare chi attivamente promuove sostenibilità sociale. Un dovere civico e umano che ci rende orgogliosi della realtà aziendale che rappresentiamo. Dal progetto friuliano è infatti iniziato per noi un nuovo corso, legandoci ad Associazioni locali: siccome con la nostra attività abbiamo un impatto su un determinato territorio, è bene entrare in punta di piedi in esso, creando legami con la comunità locale così da essere percepiti positivamente non solo da chi vive e lavora dentro all’immobile, ma anche da chi ci vive attorno. Da Udine in poi abbiamo fatto lo stesso anche negli altri territori.
Voi dichiarate che “Chi ci sceglie condivide con noi i valori di sostenibilità ambientale, sociale e umana. Il rispetto per la persona e per l’ambiente sono al centro del nostro modo di pensare e di lavorare”. Come avete concretamente declinato nel 2023 questo impegno “sostenibile”? Cominciamo dalla sostenibilità sociale… Pasta: Come detto, dal progetto di Udine del 2021 abbiamo iniziato a lavorare con le Associazioni del territorio e il processo si è intensificato nel corso del 2023. L’impegno con le realtà del terzo settore è finalizzato alla creazione di valori ispirati all’inclusione. Abbiamo dato vita a differenti eventi territoriali in cui abbiamo coinvolto partner e subappaltatori del cantiere. Ad Anagni, ad esempio, abbiamo lavorato con il centro diurno disabili, dando vita ad attività creative e facendo donazioni con il coinvolgimento di tutto il cantiere. A Colleferro , invece, abbiamo collaborato con l’associazione “Crescendo Insieme” che opera con ragazzi down e, insieme a questi ultimi, abbiamo inaugurato la consegna dell’immobile costruito, attraverso l’organizzazione di una festa “diversa”: un torneo di pallavolo inclusivo tra noi di Kontractor, il cliente GLP e il team di Crescendo Insieme. E ancora abbiamo collaborato (e collaboriamo) con associazioni quali Pizzaut (lavora per l’inclusione di ragazzi autistici) e Wheelchair Karting (consente anche ai diversamente abili di guidare un kart).
… e veniamo a quella ambientale… Pasta: Nel 2023 anno importante in cui Kontractor ha pubblicato il Manifesto di Sostenibilità, una sorta di carta costituzionale in cui esprimiamo i valori in cui crediamo, un patto stretto con fornitori, consulenti, clienti e dipendenti: l’idea è di comunicare a chi collabora con noi i valori in cui crediamo e perché lavoriamo in un certo modo. A livello ambientale per noi acquisiscono un ruolo importante le certificazioni “Breeam” che ci guidano nel realizzare un immobile green e con livelli di certificazione elevati. Dalla ricerca OSIL (Osservatorio sull’immobiliare logistico dell’Università LIUC) emerge che il 55% dei magazzini italiani non soddisfa i requisiti di sostenibilità, mentre il restante 45% in possesso delle certificazioni ambientali, come quelli costruiti da Kontractor, raggiunge livelli di eccellenza, con soluzioni tecnologiche avanzate e innovative. Il nostro obiettivo è, quindi, contribuire alla definizione e condivisione di un modello sostenibile di progettazione e costruzione certificato e misurabile per tutte le tipologie di immobili.
… che dire infine della componente economica? Pasta: Nella costruzione sostenibile di immobili sono decisivi risparmio di materia, acqua ed energia; impiego di energie rinnovabili; uso di materiali da costruzione con elevato tasso di riciclo; rispetto di equilibri idrogeologici ed ecosistemi naturali del territorio. Si tratta di scelte capaci di creare un valore durevole degli immobili, considerato come fattore competitivo di sviluppo a beneficio di tutti gli stakeholder della filiera.
Perché è così importante certificare un immobile logistico? Pasta: Le certificazioni stabiliscono obiettivi ambientali chiari e specifici, forniscono oggettivi criteri di misurazione, ricevendo in più validazione da un ente terzo. Sono uno strumento riconosciuto a livello internazionale e che può portare a incentivi e abbattimenti fiscali. Non si può trascurare poi il fatto che la circolarità economica rientra a pieno titolo nelle certificazioni, premiando progetti che possono essere riconvertiti in futuro in altre attività differenti da quella originaria. Insomma le certificazioni conferiscono un vantaggio competitivo all’immobile, hanno sì un costo e sono facoltative, ma chi le ottiene gode del vantaggio di rendere economicamente competitivo l’immobile perché poco energivoro. Il costo inziale viene poi ammortizzato nel lungo medio periodo.
Ornella Giola