23/11/2015
Castelli Romani 2.0 (www.castelli2020.com) è il nome del progetto di logistica e turismo eco-sostenibile che coinvolge 12 comuni dei Castelli Romani (a sud di Roma). “Il progetto - afferma Claudio Uleri membro di BIP - Best Ideas & Projects - coinvolge in verità la totalità dei comuni dei Castelli Romani o Colli Albani e abbiamo indicato per praticità solo i principali che sono 14 comuni. Si tratta di una forma integrata di visione e governance per uno sviluppo sostenibile del territorio attraverso nuove tecnologie di gestione e controllo e che prevede un nuovo approccio alla mobilita sia intesa come TPL che alla movimentazione di merci".
Chi sono gli attori coinvolti?
Il proponente il progetto e' l'associazione tecnico scientifica BIP – Best Ideas & Projects (www.bip-group.it) che ha individuato nell'ente Parco dei Castelli Romani il coordinatore degli enti locali; a supportare il progetto qualificandolo con diversi know how tecnologici scientifici e organizzativi sono le Università La Sapienza di Roma con il dipartimento DIET, l'Università di Tor Vergata, il POMOS Polo della Mobilità Sostenibile della Regione Lazio, il CNR, insieme ad una cordata di PMI (al momento: IT WISH, BUCAP, Reloader, SGL Logistics, Mancinelli Due,Trustech, ACT Operation Research, IsTECH, FIT Consulting, Bassi Consulting) con skill specifici relativi: alle nuove tecnologie, alla mobilita sostenibile e green logistics, alla gestione e al monitoraggio di persone e merci, ai processi di riuso e smaltimento di rifiuti, al miglioramento della qualità dell’aria, a sistemi integrati di controllo del territorio, fino alla tradizionale consulenza gestionale. Un ruolo importante lo svolgerà lo sviluppo orizzontale di tecnologie di telecomunicazioni e applicazioni user friendly che renderanno anche dal punto di vista sociale oltre che economico il progetto Castelli 2.0 un modello da imitare di sviluppo sostenibile di area vasta. “Last but least" due o più main partner di livello internazionale supporteranno il progetto con il trasferimento di tecnologie e know how specifici e i cui nominativi saranno noti a breve.
Quali le difficoltà politico-amministrative-organizzative che maggiormente impattono sul progetto?
Come tutti ben sappiamo in una fase di spending review per arrivare ad obiettivo bisogna fare ricorso non tanto alla finanza creativa, piuttosto al pragmatismo, e la lezione di vita arriva proprio dalle piccole medie e grandi aziende. Personalmente ho effettuato una sorta di road show tra quasi tutti gli enti locali per presentare il progetto e ho sempre trovato comunque tra gli amministratori figure preparate, pronte ad affrontare il cambiamento anche con grande entusiasmo, tuttavia le risorse loro disponibili sono praticamente inesistenti; pertanto solo grazie alla determinazione e alla abnegazione dei professionisti che ruotano intorno a BIP – Best Ideas & Projects quello che verrebbe etichettato in certi ambiti come un sogno ha preso poi corpo e credibilità. La necessità oggettiva di arrivare ad obiettivo, cercando di rispettare gli indirizzi strategici di sostenibilità UE ma anche globali, ci sta permettendo, senza dover troppo persuadere l'amministrazione centrale o la Regione Lazio ad ottenere il loro pieno sostegno . Siamo altresì convinti che grazie alla scalabilità e replicabilita del progetto, oltre che ai suoi contenuti innovativi, anche le amministrazioni UE preposte a valutazione e finanziamento possano arrivare certamente a validare e finanziare il nostro progetto.
Quali gli effetti pratici del progetto?
L'area dei Colli Albani è a ridosso della area metropolitana romana, dispone di un aeroporto internazionale (Ciampino), l'intera area è tutelata dai vincoli ambientali del Parco Regionale, sono presenti due laghi (Albano e Nemi) e la ricchezza in termini archeologici e artistici è seconda solo alla città di Roma; importanti filiere produttive nel settore eno-gastronomico, in primis il vino, ma anche la panificazione e altri prodotti tutelati da marchi dop rendono l'area particolarmente attrattiva sia per un turismo stanziale che per investitori lungimiranti.
Il nostro obiettivo è quello di aggiungere valore a un'area ancora poco valorizzata sia in termini di heritage artistico culturale che di turismo e sviluppo sostenibile. Attraverso la mappatura e georeferenziazione di tutti i patrimoni che siano artistici culturali o eno-gastronomici, e attraverso il controllo e la gestione dei flussi e qualità dell’aria e dell’ambiente, in particolare con l’utilizzo di trasporti a zero emissioni o comunque a emissioni ridotte, all’uso di droni, alla navigazione elettrica sui laghi fino alla governace virtuosa dell'intero territorio così crediamo di poter creare quasi un un nuovo acronimo ATS Area a Traffico Sotenibile. Dove per traffico sostenibile non intendiamo esclusivamente il trasporto di passeggeri e merci, ma piuttosto l'intera sostenibilità di qualunque tipo di gestione di dati e attività che coinvolgono in prima persona i cittadini, le autorità e le imprese in quella che abbiamo definito una "città diffusa".
E’ un progetto, a parer vostro, replicabile anche in altre realtà?
Nel pensare il progetto, oltre che concentrarci sulla peculiarità del territorio, abbiamo innanzitutto pensato alle applicazioni possibili e alle ricadute economiche.
La mappatura dei territori, il monitoraggio costante della qualità dell’ambiente, la governance dei flussi di traffico di persone merci e dati, il trasporto di persone e merci a zero emissioni o emissioni ridotte, così come il trasporto a domanda debole, fanno si che il nostro progetto sia un modello perfettamente replicabile in una qualunque zona urbanizzata del globo.
Turismo e logistica, perché questa abbinata?
Non volgiamo a tutti i costi ribaltare il paradigma che vuole questi due mondi così distanti, tuttavia l'esigenza di incrementare un turismo più stanziale e sostenibile passa attraverso anche un ridisegno delle strategie di delivery della logistica tradizionale; riteniamo necessario e indispensabile rivedere certi comportamenti sia nelle filiere produttive, così come nella distribuzione e infine nel consumo. Il comportamento responsabile e sostenibile non può' essere solo un auspicio, ma un obiettivo, Noi vogliamo renderlo possibile e profittevole per i territori e per chi li abita, che siano i residenti o i turisti, nostri figli o nipoti... Non ce lo chiede l'Europa, ce lo dice il buon senso.
I membri del comitato di progetto
Claudio Uleri, project manager Castelli Romani 2.0, AD IT WISH e CTS BIP - Best Ideas & Projects
Gabriele Panero, direttore generale di Mancinelli Due, presidente BIP - Best Ideas & Projects
Giuseppe De Pasquale, consulente finanza agevolata, board BIP - Best Ideas & Projects
Fabio Massimo Frattale Mascioli, docente dell'Università La Sapienza (DIET), direttore scientifico POMOS
Augusto Leonida, consulente SCM, board BIP - Best Ideas & Projects
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