Il prossimo 15 febbraio gli avvocati Claudio Perrella e Alessio Totaro dello Studio Legale RPLT RP Legalitaxaffronteranno in un webinar organizzato da Assologistica Cultura e Formazione il tema delicatissimo degli impatti contrattuali e assicurativi che la crisi del mar Rosso ha innescato nel nostro settore. Abbiamo rivolto alcune domane all'avv. Perrella così da avere qualche anticipazione su quanto verrà discusso nell'incontro.
Può anticiparci l’effetto più grave di questa crisi in atto in questa area del Medio Oriente?
Perrella: L’effetto immediato è stato senza dubbio la decisione presa nell’immediatezza dei primi attacchi da gran parte delle compagnie marittime di evitare il passaggio a ridosso delle coste yemenite per il transito attraverso il canale di Suez, scegliendo rotte alternative che hanno reso molto più lunga la durata dei viaggi. Gli attacchi tuttavia sono stati in seguito sporadici e il traffico attraverso il canale di Suez sta in parte riprendendo. Un effetto certo è stata la valutazione delle coperture esistenti per la tipologia di rischi alle quali possono essere esposte navi e merci
Le tutele attualmente disponibili sono sufficienti per affrontare – con i minori effetti negativi possibili – la situazione che si è creata?
Perrella: Ci sono già state in passato situazioni in parte assimilabili, come nel caso dell’interruzione del transito nel canale di Suez a seguito dell’incaglio della nave Ever Given, (anche se la situazione si risolse all’epoca molto più rapidamente del previsto) e già in quella occasione gli strumenti contrattuali tipici come le clausole di forza maggiore o eccessiva onerosità vennero in gioco. Le coperture dei rischi guerra sono state invece a più riprese collaudate nel 2022 a seguito dell’invasione dell’ Ucraina
Lungo la catena della fornitura quale è al momento l’anello più debole e che pagherà le conseguenze peggiori?
Perrella: Le conseguenze sono in effetti distribuite sulla intera catena della fornitura, anche se l’emergenza delle prime settimane viene ora progressivamente smaltita. Nelle prime settimane di dicembre ci sono stati alcuni casi di diversione della rotta che ha aumentato di molto il transit time (anche di varie settimane) con pesanti costi extra di carburante, anche se va tenuto conto che viene evitato il pagamento delle tariffe di transito nel canale di Suez. Per taluni settori come quello della moda alcuni operatori stanno anche considerando le rotte aeree: in questo caso aumenterebbero sensibilmente i costi logistici.
Darete qualche ricetta durante il webinar per superare il momento? Ce ne anticipa una?
Perrella: Le ricette sono quelle classiche: mai sottovalutare la possibilità che si verifichino emergenze come quelle in atto, perché ormai sono ricorrenti e durature ed equipaggiarsi con le clausole contrattuali che nei limiti del possibile possono permettere di fronteggiare l’incremento dei costi e il rischio di penali per il ritardo, perché sono strumenti contrattuali che in situazioni normali sembrano meno rilevanti e sono spesso trascurati.
Avete già qualche case history da presentare?
Perrella: Ce ne sono vari, condivideremo la corrispondenza intervenuta nella prima fase della emergenza tra alcune compagnie marittime e clienti e spedizionieri. Ed alcune indicazioni già pervenute dal mercato assicurativo.
Ornella Giola