31/05/2024

Andrea Franceschelli (Due Torri): La sostenibilità richiede preparazione e coinvolgimento delle Istituzioni

In una cornice spettacolare - quella dello stadio Dall’Ara della città felsinea - Due Torri, azienda bolognese del gruppo Franceschelli, ha festeggiato il mezzo secolo di vita regalandosi anch’essa un palcoscenico da Champions, ‘pareggiando’ il sorprendente traguardo recentemente raggiunto dalla squadra di calcio del Bologna, 60 anni dopo l’ultima partecipazione alla massima competizione calcistica europea, che allora si chiamava Coppa dei Campioni: in patica, due anniversari che si sono sovrapposti in modalità pressoché - quasi - coincidente. L’occasione si è rivelata perfetta per la convention che annualmente l’azienda organizza per approfondire i temi più delicati ed attuali propri del settore della logistica.

L’appuntamento - che ha visto la partecipazione ‘a bordo campo’ di circa 300 invitati, tutti affascinati dal contesto indubbiamente esclusivo - è denominato Innovalab, e in calendario questa volta i ‘topic trend’ erano tre, e i relativi dibattiti si sono concentrati sull’intelligenza artificiale, sugli scenari dei mercati nel biennio attuale e sulla sostenibilità ambientale e sociale. 

Due Torri, che è contestualmente proprietaria di Pallet Network One Express (società leader nelle consegne espresse su pallet in tutta Europa) e di More Value (che offre servizi alle aziende che vendono prodotti tramite e-commerce e marketplace), è infatti attiva dal 1974 nel settore della logistica, anno in cui fu fondata da Bruno Franceschelli con l’intento di focalizzarsi sul trasporto e sulla distribuzione di merci, allargandosi nel giro di poco tempo avviando anche il servizio di logistica di magazzino conto terzi. Ora è la terza generazione di famiglia - nel 1978 è stato il figlio Claudio a subentrare nella gestione, mentre dal 2016 Andrea, nipote del fondatore, ha affiancato il padre ricoprendo il ruolo di vicepresidente e amministratore delegato - ad essere solidamente al timone del Gruppo, fra l’altro riuscito in questi decenni a mantenersi interamente a capitale italiano.

L’azienda è leader nel business della logistica integrata specializzata nella gestione di tutte le attività e i processi di magazzino, nel controllo dei flussi di distribuzione e nella progettazione dei servizi logistici personalizzati e su misura, e attualmente gestisce merci in molteplici settori: editoriale, cosmeceutico, biomedicale e farmaceutico, chimico, elettrico ed elettronico, alimentare secco, industriale, meccanico, tecnologico e fashion. Per quanto riguarda i canali distributivi è presente nel B2B con servizi di logistica e trasporto per le imprese attive nella stessa catena produttiva, nella GDO, nella vendita al dettaglio grazie all’esperienza maturata nei canali retail e ho.re.ca. (hotel, ristoranti e bar) e nell'e-commerce, offrendo anche i servizi di logistica e distribuzione presso nei Amazon. Tra gli obiettivi prioritari perseguiti non manca quello di sensibilizzare tutti i dipendenti (circa 200, e il numero - in una logica costante d’espansione - è destinato a salire), collaboratori, clienti e partner ai temi della sostenibilità. L'attenzione passa dallo smaltimento dei rifiuti alla sostenibilità dei magazzini, della supply chain e dei trasporti ottimizzando le tratte favorendo il full truck load, il truck sharing e il trasporto intermodale oltre che la distribuzione last mile sostenibile nei centri cittadini.

Una politica aziendale a tutto campo che ha permesso l’evolversi da provider logistico a partner strategico affiancando i clienti attraverso servizi mirati e consulenze personalizzate, attivismo che il giovane e dinamico amministratore delegato di Due Torri Andrea Franceschelli spiega così: “Siamo un’azienda con una storia consolidata, con un passato ben radicato e idee ben chiare per il futuro: l’innovazione è e sarà la protagonista della nostra crescita. La base del nostro successo in mezzo secolo di attività sta nella capacità di personalizzazione, nella qualità del servizio, nella vicinanza e nell’ascolto dei bisogni dei clienti che noi riteniamo alla stregua di nostri partner a tutti gli effetti. Ed è su questi elementi su cui continueremo a investire per creare valore aggiunto, in assoluta sinergia con loro”. Per quanto riguarda l’immediato futuro Franceschelli ha voluto sottolineare che “Due Torri si sta preparando ad ampliare nuovi mercati e il portafoglio servizi, visto che l’internazionalizzazione è alla base degli obiettivi futuri. Ed è in questo contesto che a breve apriremo una nuova sede in Lombardia e rinforzeremo i servizi Doganali per i nostri clienti”.

 

Su alcuni dei tempi più attuali del settore, abbiamo rivolto alcune domande ad Andrea Franceschelli.

Partiamo dalla sostenibilità, argomento che vi vede particolarmente attivi. Da dove parte questa vostra sensibilizzazione, sorta di marchio di fabbrica aziendale? Franceschelli: Ci siamo resi conto ormai da tempo dell’importanza della questione, e abbiamo deciso di affrontarla con il supporto delle migliori istituzioni preposte, tanto che l’anno scorso abbiamo deciso di coinvolgere su questo tema l’Università di Bologna chiedendo che venissero organizzati dei corsi sulla sostenibilità dedicati ai nostri addetti. Questo perché non potevamo essere solo noi a farlo, ma dovevamo poter contare sulle peculiarità di un ateneo prestigioso come quello della nostra città, da sempre attento agli aspetti economici e sociali del territorio. Posso dire che grazie a questa iniziativa abbiamo implementato ulteriori step di miglioramento nel nostro approccio nei confronti della sostenibilità ambientale, e questo si è tradotto – per fare solo degli esempi - in una maggiore attenzione alle emissioni, alle utenze, all’utilizzo dell’acqua e allo smaltimento dei rifiuti.

Quindi, di conseguenza, anche in una migliore vivibilità delle strutture logistiche nel complesso, e anche in questo caso Bologna si dimostra all’avanguardia, per esempio nella trasformazione che sta riguardando l’Interporto. Cosa ne pensa? Franceschelli: In molte aree d’Europa questa è stata una problematica affrontata già da molto tempo, e ora ce ne stiamo accorgendo concretamente anche in Italia. Ultimamente stiamo assistendo all’opera di sviluppatori logistici che stanno dando una grossa mano in questo senso, e un esempio perfetto viene dall’impegno che Prologis sta dedicando all’argomento: quello che sta succedendo all’Interporto di Bologna è paradigmatico in tal senso. In quell’area enorme ogni giorno ‘vivono’ al suo interno più di 6mila persone, e quindi si è finalmente capito come sia diventato imprescindibile dotare quelle aree di veri e propri servizi alle persone che le ‘abitano’, tenendo conto che anche i cittadini delle aree circostanti ne possono usufruire. Abbellire quei viali dotandoli di opere d’arte che ‘colorano i magazzini grazie ai migliori protagonisti dell’urban art, di aree verdi, zone relax, piste ciclabili, impianti sportivi e addirittura laboratori medici significa molto più di lanciare un segnale: siamo piuttosto davanti a un’inversione di rotta che fa ben sperare in un futuro più attento alle esigenze delle persone, sia che si tratti di lavoratori interni che di usufruitori esterni. Noi siamo assolutamente certi che sia questa la strada da percorrere, e il nostro contributo non verrà certo meno.

Anche perché c’è sempre più bisogno di persone che lavorino serenamente negli spazi della logistica, ed è naturale pensare che siano i giovani ad esserne i protagonisti futuri. Come prepararli a questo impatto nel migliore dei modi? Franceschelli: Il nostro è un settore che sta crescendo in maniera evidente e dirompente. Noi abbiamo avuto la fortuna di far parte, dal 2018, nella definizione dei corsi Its di logistica post-diploma a Bologna. Ci è stato espressamente chiesto di contribuire come azienda nel fornire indicazioni di direzione tecnica: quali argomenti, quali moduli proporre ai ragazzi chiedendoci anche se eravamo disponibili per eventuali stage presso di noi, e naturalmente abbiamo aderito con entusiasmo. Il nostro impegno, e il mio in prima persona, è stato totale: nel tenere i corsi, nell’organizzare le visite aziendali e quant’altro potesse risultare funzionale al miglior risultato dell’iniziativa. Come è risaputo il settore logistico sconta una grande carenza di manodopera rispetto al fabbisogno reale complessivo, quindi si può ben immaginare quanto si possa considerare vitale l’inserimento in azienda di figure dal profilo professionale che si rivelino poi all’altezza della situazione.

Soddisfatti dell'iniziativa? Franceschelli: E' capitato molto volte al nostro ufficio risorse umane di effettuare colloqui con giovani che non avevano esperienze lavorative nel nostro ambito, e quindi non era assolutamente scontato che l’incontro poi andasse a buon fine. Invece, grazie a questi corsi riusciamo a preparare i giovani a cosa andranno incontro. Devo dire che i risultati si sono rivelati più che soddisfacenti per ambo le parti. Importante è anche l’approccio che i nostri manager devono instaurare verso ragazzi che sono di tutt’altra generazione, giovani che hanno problemi ed esigenze diverse da quelle che avevano incontrato chi li ha preceduti. Una grande sfida che si traduce anche in una enorme opportunità di crescita, che noi come azienda dobbiamo essere in grado di affrontare, e credo che i risultati dell’impegno profuso ci daranno ragione. 

Tiziano Marelli

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