16/07/2012
Quali novità presenta Columbus in questo 2012 dai contorni ancora critici?
Per noi la crisi deve essere in primo luogo un’opportunità, che ci consenta anche di approcciare o creare nuove nicchie, come nel caso di una nostra azienda cliente alla quale stiamo proponendo soluzioni che – di fatto – rappresentano una valida e conveniente alternativa ai più classici processi de delocalizzazione, con un accorciamento della supply chain, una contrazione di rischi e costi per il nostro cliente.
E’ soddisfatto dei trend della sua azienda?
Abbiano chiuso il 2011 con una crescita del 3% del fatturato. Per il 2012 avevamo programmato ancora dati in crescita, ma nei primi sei mesi dell’anno registriamo invece una perdita del 3%. Le cause sono da attribuire ovviamente al calo generalizzato dei consumi dovuto alla crisi. I profitti invece soffrono per il ribasso dei prezzi indotto da un'accanita competitività nel mercato logistico e il costo dell’extra-fuel che viene ad incidere parecchio sui costi di nolo.
Quali strategie state attivando per fronteggiare la crisi in atto?
Puntiamo senz’altro su una diversificazione di servizi e nicchie di mercato. Abbiamo inoltre attivato una partnership con un’azienda di logistica spagnola, la FR Servicios Logisticos, per garantire prestazioni anche in Spana ai nostri clienti dei settori tessile e giochi. Attiveremo poi una serie di azioni per rivedere i costi di affitto delle aree logistiche che la crisi sta stressando al ribasso. Da ultimo potenziamo la nostra pressione commerciale, perché – come ho già detto – vogliamo che la crisi rappresenti per noi in primo luogo un’opportunità di crescere e acquisire nuovi clienti e mercati.
Per noi la crisi deve essere in primo luogo un’opportunità, che ci consenta anche di approcciare o creare nuove nicchie, come nel caso di una nostra azienda cliente alla quale stiamo proponendo soluzioni che – di fatto – rappresentano una valida e conveniente alternativa ai più classici processi de delocalizzazione, con un accorciamento della supply chain, una contrazione di rischi e costi per il nostro cliente.
E’ soddisfatto dei trend della sua azienda?
Abbiano chiuso il 2011 con una crescita del 3% del fatturato. Per il 2012 avevamo programmato ancora dati in crescita, ma nei primi sei mesi dell’anno registriamo invece una perdita del 3%. Le cause sono da attribuire ovviamente al calo generalizzato dei consumi dovuto alla crisi. I profitti invece soffrono per il ribasso dei prezzi indotto da un'accanita competitività nel mercato logistico e il costo dell’extra-fuel che viene ad incidere parecchio sui costi di nolo.
Quali strategie state attivando per fronteggiare la crisi in atto?
Puntiamo senz’altro su una diversificazione di servizi e nicchie di mercato. Abbiamo inoltre attivato una partnership con un’azienda di logistica spagnola, la FR Servicios Logisticos, per garantire prestazioni anche in Spana ai nostri clienti dei settori tessile e giochi. Attiveremo poi una serie di azioni per rivedere i costi di affitto delle aree logistiche che la crisi sta stressando al ribasso. Da ultimo potenziamo la nostra pressione commerciale, perché – come ho già detto – vogliamo che la crisi rappresenti per noi in primo luogo un’opportunità di crescere e acquisire nuovi clienti e mercati.
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