STI Società Trasporti Industriali si costituisce nel 1975 e nel tempo ha
esteso le funzione di trasporto per cui è nata alla logistica, raggiungendo in
quasi di quarant'anni 140 mila mq di magazzini. A partire dalla sede
storica in provincia di Verona presso Nogara ZAI 1, sono seguiti i centri di
Isola Rizza (Verona) Via Muselle 1368, Nogara ZAI 2 (Verona), Fara Filiorum
Petri (Chieti), Vallese di Oppeano (Verona). “Il focus aziendale –
afferma il presidente Marco Cipriani - è il settore alimentare, in cui ci distinguiamo
per essere fornitori di grandi marchi sul territorio nazionale".
Quanto incide la logistica sul totale dell’attività di STI?
La logistica rappresenta il 40% della nostra attività e questa quota è in
leggera, ma costante crescita. La logistica determina marginalità medie
superiori rispetto al settore trasporti e tende di più alla fidelizzazione del
cliente nel medio periodo. E’ normale quindi che la nostra azienda spinga in
questa direzione, monitorando costantemente la domanda degli operatori industriali
e commerciali con un occhio costantemente rivolto a ciò che il mercato
immobiliare offre.
Tra le vostre aree di specializzazione vi è anche la logistica del
freddo/fresco; quali servizi proponete per questo specifico segmento?
Siamo presenti in tale settore con una società “partecipata". Le attività che
proponiamo alla nostra clientela sono quelle tradizionali di deposito merce con
un magazzino di 20.000 posti pallet, piattaforma logistica, tunnel di
congelamento e trasporto a temperatura controllata (fresco e congelato).
STI è in grado di eseguire sia servizi camionistici che intermodali o la
via stradale è l’unica cui ricorrete?
Siamo presenti da pochi mesi con un servizio intermodale sulla tratta Verona –
Nola. I volumi non sono ancora significativi e i costi per il momento
sono pressoché allineati alla “gomma".
La vostra vicinanza all’Est Europa favorisce la vostra attività verso
questa area geografica del Vecchio Continente?
Siamo un operatore logistico fondamentalmente rivolto al traffico “nazionale" e
per il tramite di alcune collaborazioni mirate riusciamo adoperare in Francia e
in Germania, Paesi che da sempre importano prodotti alimentari italiani. L’Est
europeo non è ancora un nostro “focus", ma lo potrebbe velocemente diventare se
la nostra clientela manifestasse interessi a trasportare e distribuire in tali
aree geografiche.
Quali sono i settori merceologici di vostra specializzazione? Al 75% di quota attribuita ai prodotti alimentari si aggiunge il 20% di packaging primario assimilabile a prodotti alimentari in regime di temperatura ambiente come paste alimentari, conserve, vini, birre, succhi di frutta, marmellate, prodotti dolciari, bibite, lattine di alluminio vuote e contenitori in vetro.
Siete interessati a nuovi comparti?
Da
qualche mese stiamo approcciando attività logistiche rivolte al calzaturiero di
qualità “made in Italy". E’ un settore che inizieremo a “battere" con maggiore
incisività unita alla professionalità dei nostri collaboratori e alla qualità
delle nostre strutture. Vorremmo però implementare sempre più il settore
delle"lavorazioni" (assemblaggi, confezionamenti, kittizzazioni, ecc.) che ci
premia con fatturato in significativa crescita e gratificante riconoscimento di
affidabilità e qualità che ci arriva da primari operatori industriali.
di Ornella Giola