Al recente incontro di presentazione dell’accordo di Ceva Logistics Italia con Liu-Jo per la gestione del comparto e-commerce di questa maison di moda, abbiamo sentito l’amministratore delegato del 3PL sui trend che il mercato nazionale sta evidenziando.
Parlare di “pooling" e magazzini multicliente fino a non molto tempo fa sembrava utopistico. Cosa sta invece cambiando da questo punto di vista?
La situazione è cambiata radicalmente, complice – ovviamente - anche la assai difficile congiuntura economico-finanziaria di questi anni. Oggi ottimizzare i costi della logistica è un “must" per ogni realtà imprenditoriale. E sulla scia di questa esigenza la soluzione offerta dai magazzini multicliente, con tutte le conseguenze di “saving" e ottimizzazione che essa comporta, ha preso decisamente piede anche in Italia. Un caso importante da questo punto di vista è la nostra “Città del Pharma" di Stradella (Pavia), nella quale sono presenti 25 clienti, di cui 20 sono realtà nazionali. Tale struttura è anche un multi-European hub per la distribuzione di farmaci anche al di fuori del mercato italiano (in Austria più altri quattordici Paesi).
Negli anni scorsi Ceva ha ristrutturato e ottimizzato alcune funzioni interne, ad esempio dando vita alla Control Tower, soluzione che consente di controllare operazioni logistiche fondamentali, sia a livello nazionale che internazionale, attraverso un unico coordinamento centrale. Quali saranno i prossimi passi?
Innanzitutto vogliamo continuare a fornire eccellenza operativa, con servizi di qualità e value for money. Intendiamo poi non solo consolidare settori in cui siamo fra i leader di mercato in Italia (automotive, ICT, industry, publishing), ma espanderci maggiormente in segmenti, dove del resto già operiamo da qualche tempo, come la moda (con gestione di flussi sia nazionali che internazionali) e la salute (nella duplice valenza di health & beauty care). Vorremmo poi cominciare a utilizzare modalità di trasporto inedite per Ceva, quale ad esempio il trasporto ferroviario.
Tra le funzioni che il mercato (anche italiano) comincia a riconoscere a un 3PL vi è anche quella di accompagnare per mano le aziende (specie le PMI) nella loro crescita sui mercati esteri. Conferma questa tendenza?
Sì, sempre più realtà di medie dimensioni ci chiedono di svolgere un ruolo di supporto strategico per le loro attività di export, in particolare per settori quali quelli che producono mobili e macchinari. E’ questa una strategicità della funzione di un 3PL piuttosto inedita per il mercato italiano, ma decisamente gratificante per chi fa il nostro mestiere.
Ornella Giola