27/05/2013
In Italia OM e Still si sono fuse nel 2011. Oggi l’azienda – che conta quattro stabilimenti produttivi, due in Germania, uno in Italia e uno in Brasile – è leader di mercato nel nostro Paese (con un market share prossimo al 25%), oltre a essere importante protagonista del settore sui mercati internazionali, non solo europei. L’azienda è capitanata dall’AD Ettore Zoboli, che abbiamo incontrato nella sede di Lainate, a Milano.
Quali performance ha riservato il 2012 per OM Still?
Se a livello di gruppo continuiamo a crescere, sia a livello produttivo che di fatturato, in Italia – a causa dei forti cambiamenti in atto in questo settore e della stagnazione economica, abbiamo registrato un leggero calo dei volumi, pur continuando a mantenere le nostre posizioni di mercato – che del resto intendiamo non solo consolidare, ma accresce non appena le condizioni del mercato offriranno opportunità concrete.
Con quali linee di sviluppo pensate di centrare questo obiettivo?
Still è da sempre un’azienda che ama guardare avanti e per questo lavora sull’efficientamento, da un lato sviluppando software che permettono di gestire al meglio la flotta dei carrelli (monitorandone le condizioni, programmandone gli interventi manutentivi e ottimizzando i cicli di lavoro), dall’altro è impegnata nell’abbattere il Total Cost of Ownership dei mezzi (riduzione dei consumi, riduzione della manutenzione). Anche i recenti nuovi modelli della gamma RX70 (gli RX 70-60/80 e RX 70-40/50) sono stati, ad esempio, progettati per garantire al cliente massima affidabilità e abbattere sensibilmente i costi. E di qui dunque l'utilizzo per tali inediti carrelli di componenti che non richiedono manutenzione, di motori elettrici con la tecnologia trifase e di un freno a disco a bagno d'olio esenti da usura; tutte soluzioni che richiedono un intervento di mantenimento al veicolo soltanto dopo mille ore di esercizio oppure ogni dodici mesi.
Dove sta andando, a parer suo, il mondo dei carrelli elevatori?
Le aziende clienti chiedono proposte sempre più articolare (noleggi flessibili, gestione della flotta, ecc.) e – in particolar modo nella logistica di magazzino – hanno necessità di effettuare operazioni realtime con una conseguente domanda di flessibilità sempre maggiore e costante. OM STILL si sta già da tempo muovendo per soddisfare queste esigenze, sviluppando nuove generazioni di mezzi per il futuro come, ad esempio, il cubeXX, un prodotto che combina sei collaudati tipi di carrelli (commissionatore orizzontale, carrello stoccatore, trattore, carrello sdoppiatore, carrello a piccolo sollevamento e carrelli controbilanciati).
di Ornella Giola
Quali performance ha riservato il 2012 per OM Still?
Se a livello di gruppo continuiamo a crescere, sia a livello produttivo che di fatturato, in Italia – a causa dei forti cambiamenti in atto in questo settore e della stagnazione economica, abbiamo registrato un leggero calo dei volumi, pur continuando a mantenere le nostre posizioni di mercato – che del resto intendiamo non solo consolidare, ma accresce non appena le condizioni del mercato offriranno opportunità concrete.
Con quali linee di sviluppo pensate di centrare questo obiettivo?
Still è da sempre un’azienda che ama guardare avanti e per questo lavora sull’efficientamento, da un lato sviluppando software che permettono di gestire al meglio la flotta dei carrelli (monitorandone le condizioni, programmandone gli interventi manutentivi e ottimizzando i cicli di lavoro), dall’altro è impegnata nell’abbattere il Total Cost of Ownership dei mezzi (riduzione dei consumi, riduzione della manutenzione). Anche i recenti nuovi modelli della gamma RX70 (gli RX 70-60/80 e RX 70-40/50) sono stati, ad esempio, progettati per garantire al cliente massima affidabilità e abbattere sensibilmente i costi. E di qui dunque l'utilizzo per tali inediti carrelli di componenti che non richiedono manutenzione, di motori elettrici con la tecnologia trifase e di un freno a disco a bagno d'olio esenti da usura; tutte soluzioni che richiedono un intervento di mantenimento al veicolo soltanto dopo mille ore di esercizio oppure ogni dodici mesi.
Dove sta andando, a parer suo, il mondo dei carrelli elevatori?
Le aziende clienti chiedono proposte sempre più articolare (noleggi flessibili, gestione della flotta, ecc.) e – in particolar modo nella logistica di magazzino – hanno necessità di effettuare operazioni realtime con una conseguente domanda di flessibilità sempre maggiore e costante. OM STILL si sta già da tempo muovendo per soddisfare queste esigenze, sviluppando nuove generazioni di mezzi per il futuro come, ad esempio, il cubeXX, un prodotto che combina sei collaudati tipi di carrelli (commissionatore orizzontale, carrello stoccatore, trattore, carrello sdoppiatore, carrello a piccolo sollevamento e carrelli controbilanciati).
di Ornella Giola
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