Certiquality - organismo di certificazione al servizio delle imprese e specializzato nella certificazione dei Sistemi di gestione aziendale per la Qualità, l'Ambiente e la Sicurezza, nonché per la Sicurezza delle Informazioni, nelle Certificazioni di prodotto, nelle Ispezioni e nelle Formazioni – propone una vasta gamma di servizi (alcuni piuttosto inediti) alle imprese del nostro settore. Di alcuni di essi abbiamo parlato con l’industry manager logistica e trasporti Gianni Cramarossa.
Tra i servizi proposti da Certiquality c’è il Supply Chain Audit: quali i suoi obiettivi? Cramarossa: Occorre fare una premessa: in una catena di fornitura le azioni e le performance a monte e a valle di ogni singola impresa possono incidere significativamente sull’efficienza ed efficacia complessiva di tutte le imprese che fanno parte di una filiera. Sono infatti tanti e diversi i fattori interni ed esterni alla singola impresa e alla catena di fornitura che concorrono a rendere maggiormente “vulnerabile" tale catena e che possono minacciare il conseguimento dei propri obiettivi. Un’efficace gestione lungo la catena dovrebbe quindi tendere alla limitazione della componente di rischio, al fine di evitare di compromettere il perseguimento degli obiettivi. Supply Chain Audit Service è il nuovo servizio di audit sviluppato da Certiquality per la verifica dei processi dati in outsourcing e per la qualifica e omologazione dei fornitori. Si tratta in sostanza di un servizio «su misura» concordato e progettato con il cliente, che può essere focalizzato su un progetto, un prodotto/servizio, un processo o impianto/infrastruttura lungo la catena di fornitura dell’impresa. E’ particolarmente indicato quando è alto il livello di affidamento all’esterno dei processi o quando sono esternalizzati i processi più delicati e più critici che hanno un diretto impatto sulla clientela. E’ un servizio particolarmente utile alle aziende del settore perché consente di individuare e analizzare i rischi insiti nella propria catena di fornitura, tenerli meglio “sotto controllo" e tendere a minimizzarli al fine di accrescerne il livello di efficienza ed assicurare ai propri clienti più alti standard qualitativi del servizio.
E quali i vantaggi per chi decidesse di implementarlo? Cramarossa: Innanzitutto non necessita di alcuna implementazione perchè si tratta di un servizio che va semplicemente richiesto a Certiquality e le cui caratteristiche vengono studiate e personalizzate in funzione delle effettive necessità dell’azienda interessata. Il Supply Chain Audit Service garantisce più vantaggi, quali ricevere un giudizio indipendente sull’oggetto di ispezione; approfondire e indagare l’esistenza di problematiche specifiche; essere supportati in mancanza o insufficienza di risorse o di competenze interne; eseguire una gap analysis in momenti di riorganizzazione interna; procedere alla variabilizzazione dei costi fissi legati agli aspetti di controllo dell’outsourcing (scelta di make or buy); valutare gli impatti della legislazione nazionale o internazionale e di settore; soddisfare specifiche richieste della casa madre a livello internazionale; soddisfare specifiche richieste di top clients. L’organizzazione aziendale viene a disporre di una mappatura precisa delle criticità e rischiosità relative alle proprie forniture e ai propri fornitori, su cui è in grado di intervenire in modo appropriato.
A
quali ambiti si può applicare il Supply Chain Audit Service?
Quanto
invece al servizio di Supply Chain Risks Identification a chi è rivolto?
E quali sono queste aree di rischio? Cramarossa: Si possono così schematizzare: 1) rischi generali: qualità, estensione ed importanza della supply chain per il successo dell’organizzazione; 2) rischi industriali: capacità dei fornitori di contribuire alla continuità produttiva / servizio dell’Organizzazione (la cosiddetta business continuity); 3) rischi qualità e controllo: livello di efficacia dei fornitori nel presidio delle tematiche relative alla qualità e alla compliance; 4) rischi etici: attenzione dei fornitori agli aspetti relativi alla governance e alla responsabilità sociale; 5) rischi finanziari: affidabilità economica e finanziaria dei fornitori e loro importanza per la generazione di valore per l’organizzazione.
Può
illustrare le finalità del servizio di Supply Chain Risks Identification?
E veniamo al Certiquality Securitas Service, cosa prevede e chi dovrebbe dotarsene in ambito logistico? Cramarossa: Anche questo è un servizio relativamente nuovo che Certiquality mette a disposizione delle aziende che hanno la necessità di implementare, nell’ambito della propria organizzazione, un servizio di security perché gestiscono grandi impianti “sensibili" quali ad esempio impianti ed infrastrutture per il trasporto intermodale, porti e terminal marittimi, interporti, autoporti, aeroporti e così via. Si basa sostanzialmente sul fatto che chi esegue i servizi di Securitas services e in particolare gli Istituti di vigilanza privati, deve possedere i requisiti strutturali, organizzativi e professionali definiti dalle disposizioni legislative in materia di vigilanza privata di cui al Decreto del Ministero dell'Interno n. 115 del 4 giugno 2014. Per poter operare, questi devono ottenere un certificato di conformità alle norme applicabili, rilasciato da un Organismo di certificazione accreditato da ACCREDIA. ai sensi del Regolamento n. 765/2008.
Quali gli standard certificate al
riguardo?
E’
quindi un servizio rivolto in particolare agli Istituti di Vigilanza?
Avete già avuto delle richieste al riguardo? Cramarossa: In questo ambito abbiamo già sviluppato interessanti e positive esperienze con importanti gruppi industriali che, disponendo di vari impianti sensibili sul territorio nazionale, avevano la necessità di strutturare e garantire un efficace controllo anche di questa tipologia di servizi sensibili forniti da terzi.