12/03/2013

Trieste riflette sulle sue infrastrutture

E' stato presentato il progetto “Sviluppo delle infrastrutture ed efficienza delle catene logistiche in provincia di Trieste", frutto della collaborazione tra Uniontrasporti e la Camera di commercio di Trieste, Lo studio approfondisce e prosegue la positiva esperienza del 2011 che ha portato alla realizzazione di alcuni tavoli di confronto sulle priorità del territorio. Il progetto si inserisce nell’ambito delle attività previste dal Fondo di Perequazione 2009 – 2010 di Unioncamere. "Lo studio – ha affermato il presidente della Camera di Commercio di Trieste, Antonio Paoletti - parte dalle conoscenze acquisite sulla situazione infrastrutturale della provincia ed intende contribuire a costruire degli strumenti di valutazione delle prestazioni del sistema logistico triestino attraverso il calcolo di alcuni indicatori, con uno sguardo anche all'intera regione Friuli Venezia Giulia". L’elemento di novità è il tentativo di applicare la stessa metodica alle infrastrutture intermodali (interporti, terminal intermodali, ecc), un ambito nel quale ad oggi vi è carenza di informazioni. Ai giorni nostri i fattori per la competitività di una infrastruttura logistica (porto, interporto, terminal intermodale, ecc) sono costituiti da vari fattori: la posizione; la capacità di disporre di impianti e servizi in grado di rispondere alle esigenze di diverse categorie di merci; l’estensione dell’hinterland di riferimento; la dotazione di reti stradali e ferroviarie per i collegamenti verso i centri di produzione ed i mercati; le modalità di gestione sia delle attività terminalistiche che degli spazi e degli investimenti. "In un quadro evolutivo complesso e in costante movimento, l’individuazione degli interventi breve – medio periodo – ha evidenziato ancora Paoletti - non può prescindere dalla valutazione di quei fattori che determinano il contesto in cui un’infrastruttura si trova ad operare: ad esempio, le variazioni dei flussi commerciali in rapporto all’andamento dei principali mercati europei e mondiali e la collocazione dell’Italia in funzione delle principali rotte di traffico nel Mediterraneo e degli itinerari terrestri. A questo si aggiunge la capacità delle TEN-T Network di razionalizzare e reindirizzare il traffico merci e passeggeri verso modalità alternative e verso hub e mercati più accessibili e competitivi". Nel lavoro si descrive una metodologia per la costruzione di nuovi indici di performance riferiti al sistema portuale e logistico della provincia. La valutazione dell’efficienza di una infrastruttura logistica, porto, interporto, terminal intermodale, ecc. è un’attività complessa che coinvolge diversi fattori, quali: tempi di carico e scarico dei mezzi, produttività, costi delle operazioni portuali/interportuali, scelte di governance ed efficienza delle vie di accesso e altre. Gli approcci utilizzati per questo motivo possono essere diversi e, al momento, non è disponibile una metodologia univoca e valida in assoluto. L’approccio utilizzato, in questo caso, per il calcolo degli indici di performance è di tipo "multicriteria". Si tratta di una metodologia che offre diversi vantaggi: è un metodo di analisi rigoroso ma allo stesso tempo flessibile ed adattabile agli obiettivi dello studio; inoltre, permette di prendere in considerazione molteplici fattori che si riferiscono alle diverse attività dell’infrastruttura, all’attrattività e alle potenzialità. La metodologia seguita prevede un contatto diretto con gli stakeholders locali per la selezione delle variabili più significative per la valutazione dell’efficienza di una infrastruttura. La valutazione della performance dei porti e degli interporti viene fatta mettendo a confronto tra loro diverse infrastrutture. Questo passaggio è utile nel momento in cui si vuole individuare i punti di forza e di debolezza delle grandezze considerate. Una volta perfezionata e implementata la metodologia, i risultati dello studio potranno essere estesi ad altri ambiti di attività, ad esempio il comparto passeggeri o merci varie in tema di porti oppure affinare le elaborazioni in funzione delle specificità dei traffici di alcune infrastrutture. Non è escluso di estendere il calcolo degli indici di performance a un maggior numero di porti e infrastrutture logistiche, coinvolgendo anche altre camere di Commercio, per elaborare delle “best practices" che servano agli enti gestori come ulteriore strumento di valutazione della propria attività e per indirizzare al meglio gli investimenti e le strategie commerciali.
Share :

Recent Post