Diciannove anni tanto ci è voluto per passare all'operativa partendo dalla norma di legge contenuta nella finanziaria 2003 del governo Berlusconi in cui si parlava di sportello unico doganale. Importante l'iniziativa del direttore generale delle Dogane e dei Monopoli Marcello Minenna che ha costituito finalmente il comitato nazionale.
Per la verità questo sportello (Sudoco) che finalmente coordinerà i 18 passaggi per liberare la merce in arrivo nei nostri porti poteva essere già sbloccata nel 2012, ma il governo Monti disse no alla proposta della Consulta nazionale dei trasporti e della logistica.
Si sono persi anni, PIL e lavoro logistico perché i tempi lunghi cui è sottoposta ai controlli la merce in arrivo nei porti italiani sono uno dei motivi per i quali l'Italia perde ogni anno quasi 1 milione di container diretti alla pianura padana che scelgono di arrivare nei porti del Nord Europa, dove questa direttiva è entrata in vigore da anni. Si perdono così tra entrate fiscali, diritti portuali e lavoro logistico oltre 6 miliardi di euro l’anno.
La costruzione della nuova diga a Genova, il collegamento della rete ferroviaria europea ai nostri porti, lo sportello unico doganale renderanno più competitivi i nostri porti e aumenteranno la crescita della economia e del lavoro. Se pensiamo alle sfide pesanti che dovremo affrontare sul fronte dell'energia e della transizione tecnologica ad esempio nel settore auto, la logistica sarà un settore che potrà dare un contributo importante alla maggiore crescita del Paese. Ecco perché occorre accelerare i lavori della Tav e al Brennero e per la nuova diga al porto di Genova.
Bartolomeo Giachino
Presidente di Saimare
Già sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti