01/10/2012

Servizi postali tra crisi e rivoluzione digitale

Alla seconda edizione del Postal Service Summit - appuntamento organizzato da Business International per fare il punto sul mercato in evoluzione dei servizi postali insieme con regolatori, istituzioni, esperti internazionali, operatori e imprese - sono emerse indicazioni per sostenere lo sviluppo del settore, alle prese con la necessità di stare al passo con la sfida del digitale in una fase di contrazione del mercato. Tanti i temi in agenda: dal sistema del Servizio Universale in Italia, alle opportunità dell’integrazione fra tecnologia digitale e fisicità dei servizi postali; dall'evoluzione attesa della regolazione del mercato grazie al nuovo ruolo dell'Agcom, ai criteri per l’assegnazione degli appalti in un’ottica di massimizzazione del valore per i clienti. Senza tralasciare una ricognizione degli esempi più virtuosi che offre l’Europa.
Dopo l'apertura dei lavori a cura di Francesco Visco Comandini, professore di Economia delle Istituzioni presso l’Università di Roma Tor Vergata, sono intervenuti i due maggiori operatori del settore: Poste Italiane e TNT Post, i quali hanno evidenziato i diversi approcci strategici alla sfida rappresentata dalla digitalizzazione delle comunicazioni e della riduzione dei volumi postali: valorizzazione del modello di business basato sulla diversificazione nei servizi finanziari per Poste Italiane, innovazione per TNT Post nell'ambito dei servizi postali attraverso la valorizzazione della tecnologia che consente la tracciabilità di ogni singola busta. L'Agcom, che dal marzo 2012 ha ufficialmente iniziato a monitorare lo stato del settore postale, ha dichiarato, tramite Claudio Lorenzi, direttore Servizi Postali, la propria ferma intenzione di arrivare in tempi brevi a completare alcune istruttorie (sugli aspetti di qualità del servizio universale, prezzi praticati, licenze, etc.) al fine di poter esercitare compiutamente le funzione assegnatele a fine 2011: regolazione, vigilanza e tutela dei consumatori.
A complemento delle osservazioni fatte dall'Agcom, è intervenuta l'Antitrust (Agcm), che, nella figura di Giuseppe Galasso, direttore Direzione Credito, ha sottolineato la necessità di favorire il completamento del processo di liberalizzazione. Perplessità sono state espresse sul sistema di affidamento del servizio universale: sarebbe opportuno infatti rivedere i tempi di assegnazione (oggi pari a 15 anni) e i criteri di valutazione della qualità dei servizi resi dal fornitore del Servizio Universale.
Sul problema della qualità dei servizi offerti dagli operatori e dei criteri per l’emissione di licenze è intervenuta anche Maria Laura Cantarelli, Public Affairs manager di TNT Post Italia- “Nell'ultimo anno - ha detto Cantarelli - il mercato postale ha visto crescere il numero di licenze individuali e autorizzazioni generali, siamo ormai arrivati a circa 3 mila titolari. Questo e' un ottimo segno di vitalità del settore ma anche, a nostro parere, un motivo per sollecitare attenzione da parte del regolatore sui requisiti minimi richiesti. Perché mentre avere le licenze o le autorizzazioni è abbastanza semplice, garantire qualità del servizio e tutele per tutti i lavoratori è molto più difficile. Il nostro auspicio è che la Agcom possa recuperare il ritardo nella definizione di nuovi requisiti al fine di garantire una maggiore stabilità del comparto postale e tutelare gli utenti del servizio". Di grande interesse gli interventi di Pekka Leskinen, general counsel, vice president, legal, Itella Corporation (Finnish Post) e Antonia Niederprüm, senior economist Postal Services, Logistics and Transport WIK-Consult, che hanno offerto una panoramica sul mercato dei servizi postali a livello europeo, portando esempi di eccellenze nel settore e di come molti operatori stiano affrontando con successo la sfida della digitalizzazione attraverso una costante innovazione favorita da mercati fortemente concorrenziali. A chiudere il convegno il tema rilevante degli appalti.
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