Si è tenuto presso la sede
della Camera di Commercio di Milano l’appuntamento annuale del convegno doganale di
Fedespedi, giunto alla sua VI edizione. L’evento, dal titolo “il
futuro dell’Unione Doganale: la proposta di riforma del Codice e la
digitalizzazione dei processi" è stata l’occasione per mettere a fuoco i
prossimi passi che gli operatori sono chiamati a compiere in sinergia con
l’Agenzia delle Dogane - rappresentata al tavolo relatori da Antonella
Bianchi, Laura Castellani e Sebastiano
Ferrara – per arrivare alla completa digitalizzazione del sistema
doganale AIDA e guardare al futuro e in particolare al processo di revisione
del Codice Doganale dell’Unione avviato dalla Commissione Europea. Tutto
questo – ha evidenziato il prof. Enrico Perticone – in un quadro
internazionale segnato sempre di più da cambi di paradigma, contrapposizioni
asimmetriche, dinamicità dei mercati in cui gli operatori AEO sono chiamati ad
esercitare capacità di adattamento e flessibilità come mai prima d’ora per
gestire i meccanismi dello scenario.
Proprio i cambiamenti in atto a livello internazionale
hanno portato la Commissione europea a convocare un comitato dei saggi che ha
prodotto dieci raccomandazioni sulla base delle quali avvierà il processo di
riforma del Codice. “Il Codice Doganale dell’Unione, cuore normativo
dell’attività doganale degli Stati membri ed entrato in vigore “solo" nel 2016,
dovrà fare un salto di qualità che consenta all’Europa di rispondere ai
cambiamenti e alle sfide che negli ultimi 5 anni hanno subito
un’accelerazione straordinaria – incremento degli scambi commerciali, boom
dell’e-commerce, crisi geopolitiche – e che rafforzano sempre di più il ruolo
delle autorità doganali a garanzia della difesa dei diritti dei
cittadini in termini di salute, sostenibilità, sicurezza, diritti umani – ha
ricordato la Bianchi. Allo stesso modo la riforma del Codice andrà a
lavorare sulla mancanza di uniformità nell’applicazione delle regole
doganali da parte degli Stati membri: differenti metodologie di controllo,
differenti sanzioni, differente gestione della “non compliance doganale".
Il convegno doganale di Fedespedi è giunto alla sua sesta edizione
Un focus sull’attuazione delle previsioni del Codice Doganale dell’Unione in ambito IT è stato presentato, invece, da Castellani e Ferrara: proprio nella giornata di ieri l’Agenzia delle Dogane ha disposto il passaggio al nuovo sistema di importazione, frutto del lavoro sinergico condotto con gli operatori e che si inserisce in quadro ben più ampio che prevede la reingegnerizzazione di tutto il sistema AIDA – con il rilascio dei nuovi sistemi per l’export e il transito a marzo 2023 – e l’adeguamento agli standard di sicurezza dell’Unione a partire dall’introduzione nel 2023 della fase 2 del nuovo Import Control System per il settore aereo.
Padrone di casa il vicepresidente Fedespedi con delega a
Customs e rapporti con ADM, Domenico de Crescenzo, che ha aperto i lavori -
insieme agli interventi di Maria Preiti (Direzione Regionale
Lombardia ADM) e del presidente del Consiglio nazionale degli spedizionieri doganali, Paolo Pasqui – ricordando il valore che la
competenza doganale gioca per la competitività delle imprese di spedizioni
internazionali, il cui 20% è certificato AEO e che costituisce una ‘comunità
doganale’ chiamata ogni giorno con il proprio lavoro a coltivare e potenziare in dialogo
con l’Agenzia delle Dogane l’importanza strategica che il commercio
internazionale gioca per il nostro Paese.