13/03/2014

La Lombardia vuole un piano macroregionale della logistica

"Serve un piano macroregionale della logistica. E la Lombardia è già pronta a sottoscriverlo". Lo ha detto l'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno, che ha visitato il centro intermodale della Hupac a Busto Arsizio. Ad accoglierlo c'era Bernhard Kunz, direttore generale del gruppo elvetico Hupac. "Come noi - ha spiegato l'assessore - anche la Liguria è pronta. Aspettiamo solo che il Piemonte risolva i problemi relativi alle elezioni regionali per presentare un protocollo che non può più essere rimandato". Un solo numero è sufficiente a spiegare perché la logistica sia un settore su cui investire, vale a dire l'indotto occupazionale che è di oltre 3.000 posti. "E' un settore su cui noi puntiamo molto - ha aggiunto Del Tenno - e non solo perché l'azienda svizzera negli ultimi cinque anni ha investito 200 milioni di euro, ma perché è necessario per far rendere al meglio il settore del trasporto merci senza gravare sull’ambiente". L’assessore si è detto convinto che questo piano avrà tanto più successo quanto più lo si riuscirà ad allargare fuori dai confini regionali.
Non solo alla Liguria e al Piemonte, ma anche alla Svizzera che, con la ormai prossima inaugurazione dell’AlpTransit, rappresenta un punto nodale per il trasporto al di qua e al di là delle Alpi. “Dobbiamo avere il coraggio di programmare anche quello che non può dare benefici immediati – ha aggiunto Del Tenno – superando gli interessi meramente politici, nella consapevolezza che i risultati potremo misurarli nel lungo periodo. E in questa direzione la prospettiva vincente è sicuramente quella macroregionale". Ciò non toglie, ovviamente, che ciascuna realtà dovrà capire come far rendere al meglio i corridoi di collegamento tra i grandi sistemi produttivi che, in Lombardia, oltre all’area di Milano e Varese, sono concentrati fra Bergamo e Brescia. Questa strategia è sicuramente importante per raggiungere gli obiettivi indicati dalla Commissione europea, ovvero un incremento del 30% del trasporto merci su ferrovia sulle percorrenze oltre i 500 chilometri entro il 2030 che dovrà diventare del 50% entro il 2050.
"Da decenni intratteniamo ottimi rapporti con la Regione Lombardia - ha detto Kunz - la Regione ha sempre creduto nell'intermodalità come strategia per alleviare il traffico stradale a favore della modalità ferroviaria, sostenendo ad esempio la creazione del polo intermodale nell'area di Busto Arsizio-Gallarate sin dagli anni Novanta". Ed è da allora, infatti che si parla di potenziamento delle linee ferroviarie di collegamento con la Svizzera, tema che sta diventando di grande attualità con l'ormai prossima apertura del tunnel di basel del Gottardo nel 2016. "Servono linee ferroviarie moderne, pensate non solo per il traffico passeggeri ma anche per il traffico merci - ha ribadito Kunz - Ogni container significa produzione, posti di lavoro e benessere. La logistica è un settore strategico per il sistema paese, un settore in forte espansione e ad alta concentrazione di manodopera". Il recente accordo tra Svizzera e Italia dà il via alle opere di potenziamento delle linee di accesso ad Alptransit. La linea di Luino è la più urgente in quanto può contribuire al trasferimento del traffico sin dal 2016 senza attendere l'apertura del tunnel di base del Monteceneri. "Traffico merci e traffico passeggeri beneficeranno entrambi dall'ammodernamento di questa linea secondaria - ha concluso Kunz - Sono previsti lavori di adeguamento in termini di altezza del profilo e lunghezza dei binari di sorpasso, ma non ci sarà alcun aumento di capacità, in termini di tracce giornaliere, rispetto alla programmazione degli anni Novanta. Resterà invariata anche la capacità del terminal di Busto Arsizio-Gallarate. Noi puntiamo a sfruttare al meglio le infrastrutture esistenti guadagnando in produttività e competitività; la crescita futura del traffico verrà gestita prevalentemente dalle direttrici via Chiasso e Domodossola."
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