01/03/2017
L’anno appena terminato registra dati di traffico ferroviario che qualificano il 2016 come l’anno del nuovo record storico per l'Interporto di Verona. Sabato 16 dicembre 2016 si è contato infatti il 16.000 esimo treno lavorato in Quadrante Europa.
Si è trattato di un convoglio che fa spola fra Verona ed il porto di Amburgo in Germania con una frequenza trisettimanale. Il precedente record, ottenuto l’anno scorso, aveva visto fermarsi il traffico ferroviario a 15.172 convogli totali.
Volume totale di traffico a quota 16.294 treni, un +7,4% rispetto al 2015
L’anno 2016 identifica il volume totale in 16.294 treni.
Più 7,4% rispetto al precedente record storico, quello appunto dell’anno 2015.
E’ con evidente soddisfazione che il presidente Matteo Gasparato illustra questi importanti risultati che contribuiscono a confermare una volta di più l’eccellenza dell’Interporto Quadrante Europa, primo a livello europeo per qualità dei servizi e come indicato per volumi di traffico.
In estrema sintesi, primo in Europa, per le varie e diverse opportunità che a Verona e nel suo Inteporto le imprese che sviluppano logistica – trasporti e sopratutto intermodalità, trovano disponibili in maniera competitiva.
Posizione geografica strategica di Verona Quadrante Europa per la logistica europea
A Verona Quadrante Europa si realizza oltre il 30% dell’intermodalità ferro gomma italiana, anche se a dire il vero, il carattere del traffico di Verona è, nella stragrande maggioranza, transnazionale interessando in modo determinate il corridoio del Brennero. Quello identificato a Bruxelles come il corridoio intermodale Scandinavo – Mediterraneo.
Tanti i record macinati dall'interporto veronese nel corso del 2016
Emerge poi con evidenza anche il ruolo importante di Verona nel settore automotive. Nel 2016 sono stati lavorati oltre 2500 treni che trasportano auto dei brand Volkswagen con un margine di oltre il +12% rispetto ai valori di questo tipo di traffico misurati nel 2015. Un altro ulteriore record.
Stimolante, afferma il presidente Gasparato è stato affrontare un’analisi di efficienza dei vari e diversi impianti allacciati alla stazione ferroviaria del Quadrante Europa, siano loro terminal o stabilimenti raccordati.
Anche in questo contesto per la prima volta si è riusciti a misurare un valore medio di 1,68 coppie di treno binario giorno. Dato quest’ultimo che rende Verona incamminata verso l’obbiettivo delle due coppie di treno binario giorno, valore che per molti osservatori, nonché investitori rappresenta una sorta di barriera “ottima". Garanzia di efficienza, qualità e di valorizzazione degli investimenti.
A questo punto, osserva Gasparato naturale l’osservazione: si può fare di più.
Certo e già stiamo lavorando in tal senso.
Le prospettive future della struttura nelle parole del presidente Gasparato
"Due sono, a grandi linee, i temi che stiamo affrontando - afferma Gasparato - dotare il Quadrante Europa di nuove strutture ferro terminalistiche in grado di mantenere il passo con le caratteristiche costruttive che l’Europa delinea (Spazio Unico Ferroviario europeo, treni da 750 metri ;
- dotare il Quadrante Europa di un modello di gestione delle attività ferro gomma che da un lato valorizzi gli investimenti in infrastrutture e da un lato mantenga forte l’accento sulle misure di regolazione che l’Autority dei trasporti nazionale ( A.R.T.) ha delineato.
Entrambe temi che vedono il Consorzio ZAI determinato a valorizzare, insieme ad un partner assolutamente strategico, come è Rete Ferroviaria Italiana.
Numerose sono stati i confronti con Rete Ferroviaria Italiana, tutti orientati a disegnare insieme un potenziamento delle infrastrutture ferroviarie e terminalistiche che renderanno Verona il naturale
baricentro della sicura e aumentata capacità ferroviaria effetto della realizzazione del tunnel ferroviario del Brennero (opera di profilo strategico a livello del nostro paese ) nonché altrettanta area di interesse e per molti versi determinate per tutti i traffici ferroviari provenienti dai porti italiani".
Iniziative precedute dalla precisa visione strategica ispirata alla "cura del ferro" voluta dal Governo
Rimarca il Presidente Gasparato che l’Interporto di Verona e il Consorzio ZAI sono seduti ai tavoli ministeriali come interlocutori e protagonisti principali nel disegnare e dar contenuto a ciò che il ministero dei Trasporti Italiano (ovvero il Governo Italiano) ha ideato.
Ossia la cosiddetta “cura del ferro", che prevede un completo rilancio della modalità di trasporto delle merci su ferro che vedrà porti e Interporti in prima fila come strumenti di attuazione. "E Verona è e sarà fra i protagonisti - dice il presidente - Ma come detto i temi sono due, quindi non stiamo lavorando solo per dotare Verona di un nuovo e più potente hardware ferroviario e terminalistico, ma insieme a Rete Ferroviaria Italiana si sta lavorando anche per mettere in campo un nuovo software, un nuovo modello di gestione, magari coinvolgendo allo scopo le società della galassia di ZAI e R.F.I., ossia Quadrante Servizi, Terminali Italia e Q.E.T.G.
Sarà determinate l’allestimento e la messa a punto di un modello organizzativo che, raccogliendo tutte le richieste del mercato e la domanda di sviluppo e di competizione, identifichi risposte “ottime" per tutti gli attori e i protagonisti dello stesso, è la sfida che, se vinta, consentirà di dare contenuto all'obbiettivo Paese di vedere transitare sui binari una sensibile (se non la maggioranza ) quota di mercato delle merci.
E’ evidente come si tratti di un lavoro non semplice dove la complessità data dal numero degli attori in campo, (uno su tutti gli M.T.O. ) risiede anche nel ricercare un modello che si avvicini il più possibile ad ottimizzare un insieme di dati (le richieste del mercato, delle I.F, dei gestori delle reti nazionali, dell'autotrasporto, dei terminalisti ecc.) che minimizzi gli sprechi ed esalti l'utilizzo delle risorse disponibili".
Le potenzialità messe in campo da Consorzio Zai
Ovviamente nell'interesse di tutti e ricercando soluzioni che non penalizzino alcuno.
Osservando che fra le risorse disponibili si contano :
• le traccie ferroviarie,
• il personale e le locomotive delle Imprese Ferroviarie,
• i binari di uno scalo (presa e consegna),
• il personale e le locomotive da manovra ferroviaria di ultimo miglio,
• gli impianti gruistici, la capacità ( piazzali ) di stoccaggio delle unità di carico ed il personale che governa questi asset,
• i sistemi di gate in e gate out lato strada.
Trovare una funzione ottima di gestione del complesso delle variabili sopra identificate non rappresenta certo un compito semplice.
A Verona Quadrante Europa siamo però sulla buona strada .
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