19/10/2015
La società del gruppo Deutsche Post DHL specializzata nel management dei servizi logistici integrati per le imprese ha pubblicato il libro bianco dal titolo “Aggiungere valore e ridurre i costi: trasformare la supply chain dei dispositivi medici in Europa".
Lo studio rivela l’impatto dei cambiamenti in corso sui modelli di supply chain del mondo medicale in Europa e suggerisce alle imprese del settore quattro direttrici da seguire per far fronte alle nuove condizioni del mercato: la segmentazione della supply chain per valore e caratteristiche di prodotto, la creazione di un modello di distribuzione diretta, il ricorso a servizi di distribuzione condivisi, l’affidamento delle attività logistiche in outsourcing a un provider logistico.
“L’industria europea dei dispositivi medici ha affrontato diverse evoluzioni nel tempo - afferma Eddy De Vita, presidente e amministratore delegato di DHL Supply Chain Italia e presidente della divisione EMEA Life Sciences & Healthcare –, ma in questo momento assistiamo a un’accelerazione. La tendenza verso nuove garanzie di qualità e un quadro regolatorio più severo stanno conferendo sempre maggiore complessità alla supply chain medicale.
Siamo in un momento di grande pressione per il taglio delle spese da parte di governi, clienti, operatori sanitari e pazienti. Al contempo si verificano significative differenze tra i mercati e le attività operative. Le condizioni epidemiologiche nei mercati emergenti dell’Europa orientale iniziano ad allinearsi con quelle dei Paesi dell’Europa Occidentale. Tuttavia, le preferenze di prodotto, i meccanismi produttivi, i regolamenti e i canali di distribuzione continuano a differire ampiamente nei vari Paesi e rendono l’Europa un mercato molto complesso da servire. Il libro bianco che abbiamo prodotto offre un supporto per individuare strategie e soluzioni logistiche per affrontare tali sfide ".
Autrice del libro bianco “Aggiungere valore e ridurre i costi" è Lisa Harrington, presidente di Harrington Group LLC, multinazionale nella consulenza dei servizi logistici, che dichiara: “È giunto il momento di ridisegnare il modello operativo europeo dei dispositivi medici in generale e della logistica in particolare. I principali produttori lo stanno già facendo, lavorando con i rispettivi provider logistici per ristrutturare le proprie modalità operative e abbracciare nuove soluzioni di outsourcing, servizi condivisi. Soddisfare la doppia sfida di ridurre i costi e assolvere gli impegni di servizio non è un compito facile. Tuttavia, con le giuste partnership, si può fare e possono vincere tutti, compresi i clienti finali: i pazienti".
Le linee guida che il libro bianco propone alle aziende dei dispositivi medici vanno in 4 diverse direzioni e si esplicitano con esempi concreti.
Segmentare la supply chain per valore di prodotto: la segmentazione della catena logistica può aiutare le imprese del settore definendo modalità di trasporto, stoccaggio e canali distributivi, in base alla tipologia e alla categoria del dispositivo medico. I prodotti a basso valore ed elevato volume, ad esempio, possono essere trasportati via mare e su gomma, con modalità più veloci e costose per le situazioni di “emergenza", mentre la distribuzione può fare ricorso a piattaforme di smistamento regionali o strutture di cross-docking nelle vicinanze dei mercati finali.
Creare un canale di distribuzione diretto: per ridurre i costi e aumentare i profitti, i produttori in Europa stanno prendendo in considerazione l’idea di servire direttamente alcuni clienti, adottando quindi un approccio alternativo al tradizionale modello distributore-intermediario, in grado di avvicinare sensibilmente il mondo dell’industria ai pazienti. Tuttavia, l’orientamento verso un rapporto diretto deve fare forte affidamento su diversi fattori come il costo del prodotto, le necessità di sicurezza e il numero di punti finali di distribuzione.
Condividere servizi: confermando il trend della sharing economy, il libro bianco invita a far leva su un modello operativo di servizi condivisi. Diverse aziende produttrici di dispositivi medici stoccano infatti i propri prodotti presso un unico provider logistico (3PL), all’interno di una rete condivisa di strutture, sistemi di trasporto, distribuzione e stoccaggio, che snellisce e ottimizza la supply chain.
Logistica in outsourcing: il quarto punto del libro bianco spiega ai produttori i vantaggi dell’affidamento in outsourcing di tutte le attività logistiche. Scegliere un provider logistico con esperienza consolidata nel settore genera benefici concreti: consente alle imprese di dedicarsi interamente al proprio core business produttivo, dà al produttore le competenze e la flessibilità necessarie per affrontare la complessità del mercato globale, riduce i costi grazie a una supply chain snella e ottimizzata.
Il libro bianco “Aggiungere valore e ridurre i costi: trasformare la supply chain dei dispositivi medici in Europa" è scaricabile al link http://supplychain.dhl.com/LP=664?nu_ref=Press-Release
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