29/09/2017
Interporto Quadrante Europa di Verona ha ospitato giovedì 28 settembre l’incontro della Brenner corridor platform, con la partecipazione di rappresentanti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano, tedesco e austriaco e rappresentanti dei tre gestori dell'infrastruttura ferroviaria RFI, ÖBB e DB Netze.
Chi è la Brenner Corridor Platform (BCP)?
E' un gruppo di lavoro che comprende rappresentanti dei tre Stati membri, delle cinque province e regioni, dei relativi gestori di infrastrutture e di altri enti e attori fondamentali lungo il corridoio da Monaco a Verona. Punta a garantire una politica dei trasporti integrata per il corridoio del Brennero, con la definizione, l'implementazione e il monitoraggio di misure atte a promuovere un uso efficiente e ottimale dei collegamenti transfrontalieri tra Monaco e Verona, a garantire il necessario spostamento dei trasporti dalla strada alla rotaia e a proteggere l'ambiente alpino.
Presto uno studio ad hoc sui traffici Monaco-Verona
Durante questo incontro tecnico sono stati fissati i cardini per elaborare uno studio sul traffico merci e passeggeri tra Monaco di Baviera e Verona e sono stati esaminati i progetti lungo il corridoio, la galleria di base del Brennero, le tratte di accesso SUD al BBT tra Fortezza (Bolzano) e Ponte Gardena (Bolzano), la circonvallazione di Trento, la circonvallazione di Bolzano e l'ingresso a Verona.
Il direttore generale di Consorzio Zai Nicola Boaretti ha introdotto la tavola rotonda che ha riunito a Verona molti dei responsabili delle attività di pianificazione delle infrastrutture lungo il corridoio del Brennero. “L’incontro di oggi, avente come tema portante le infrastrutture e i futuri sviluppi della domanda va nella stessa direzione in cui abbiamo lavorato anche noi a Verona negli ultimi mesi. La nostra strategia infatti è quella di aspirare a divenire il gateway dei porti italiani, raccogliendo merci da quest’ultimi e distribuendole in tutta Europa attraverso la nostra principale direttrice europea del Brennero. Tutto ciò puntando sull’idea che un interporto non può ragionare come infrastruttura a se stante ma insieme al sistema dei trasporti nazionale, ai porti, e alla rete ferroviaria: la sinergia e l’integrazione tra porti e interporti può essere elemento di sviluppo futuro per tutti, portando i porti italiani a servire mercati sino ad oggi mai approcciati ed inserendo gli interporti in catene logistico-intermodali globali che sino ad oggi non li avevano minimamente coinvolti, il tutto via ferrovia, in un’ottica di sempre maggiore sostenibilità del trasporto."
Attivato anche un grippo di lavoro Consorzio ZAI- RFI
"I risultati del Gruppo di lavoro sono di fondamentale importanza per Verona - afferma il Presidente del Consorzio ZAI, Matteo Gasparato – in quanto il nuovo studio sul traffico merci sarà un lavoro a cui collaboreremo come Interporto Quadrante Europa, alla luce degli investimenti previsti per il nostro nuovo terminal. Inoltre l’ingresso della nuova linea del Brennero a Verona deve essere pianificata di concerto con l’Asse Est-Ovest dell’Alta Capacità Milano-Venezia. In particolare, abbiamo attivato un gruppo di lavoro con Rete Ferroviaria Italiana per pensare allo sviluppo dell’interporto di qui a 10 anni, visto che nel 2027 si aprirà al traffico il tunnel del Brennero e dovremo essere pronti a lavorare treni intermodali lunghi fino a 750 metri. Invece, dal punto di vista della governance stiamo lavorando con altri soggetti italiani del corridoio del Brennero in direzione di una società di corridoio per la gestione coordinata di una rete di terminali da Trento a Mantova e sarebbe molto bello se questa attività potesse essere estesa all’intero asse tra Monaco e Verona."
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