28/04/2017
Le associazioni più rappresentative del sistema logistico nazionale Fedespedi, Assiterminal, Assologistica, Assoferr, Federagenti, Fedit e la loro Confederazione Confetra chiedono al Governo, con una lettera al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, di disciplinare con maggior chiarezza il ruolo, le competenze e le pretese contributive dell'Autorità di regolazione dei trasporti (ART). Necessità
già rilevata nel 2015 dal presidente del Consiglio dei ministri e dalla stessa
ART nel proprio secondo rapporto annuale al parlamento. La recente
sentenza della Suprema Corte, che conferma la legittimità costituzionale di ART
ne limita però le pretese contributive - che nel 2017 graverebbero per decine
di milioni sul sistema logistico – “solo
a coloro che svolgono attività nei confronti delle quali l'ART ha concretamente
esercitato le proprie funzioni regolatorie istituzionali" come peraltro
aveva già stabilito il consiglio di Stato in fase cautelare rilevando che “non sembra allo stato ravvisarsi (verso le
imprese ricorrenti: spedizionieri, courier, terminalisti, compagnie
armatoriali) che operano in un mercato libero o sottoposto alla regolazione di
altre Autorità".
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