17/12/2015
Trieste Marine Terminal ha ottenuto la concessione per la gestione del terminal contenitori del porto di Trieste, grazie alla decisione di investire 188 milioni di euro che permetterà al molo VII di diventare il più importante terminal dell'Adriatico con fondali e collegamenti ferroviari adeguati. Con l’allungamento del molo sarà finalmente possibile costruire treni completi da 750 metri. "La concessione - ha detto il commissario dell’Autorità portuale Zeno D’Agostino - ha superato inoltre un intoppo legato a una procedura di infrazione della Commissione Europea (Eu Pilot), grazie anche al lavoro di squadra partito fin dall'inizio con tutti gli enti territoriali".
Aspettando le mega-navi e i mega-consorzi marittimi
Con le nuove infrastrutture il molo VII sarà in grado di accogliere traffici per oltre 1,2 milioni di teu l'anno, potendo contare su una banchina in grado di far ormeggiare contemporaneamente 2 navi da 14.000 teu l'una. L'investimento è stato deciso in previsione di un aumento dei traffici per l'area del nord Adriatico e del porto di Trieste in particolare, che in questo modo diventa un riferimento ancora più preciso per i megaconsorzi già costituiti e in fase di costituzione tra le maggiori compagnie di navigazione a livello mondiale, operativi dal Far East e dal Middle East verso l'Europa orientale, quella centrale e per il sud della Germania in particolare.
Gli investimenti nel molo VII
I lavori di allungamento del molo VII saranno distinti in due fasi principali, alle quali se ne aggiungerà una terza per un parziale allargamento della struttura. L'investimento complessivo, per un totale - come detto - di 188 milioni di euro, sarà totalmente a carico di Trieste Marine Terminal e servirà anche a collocare 2 nuove gru a servizio della banchina.
La prima fase del progetto prevede l'allungamento di 100 metri del molo (sull'intera larghezza) e avrà un costo di circa 90 milioni di euro. La seconda fase prevede un ulteriore allungamento di 100 metri. Al termine dei lavori sarà raggiunta una lunghezza complessiva di 970 metri.
La terza fase consentirà di allargare di 20 metri il lato nord del molo VII, ma solo per 200 metri di lunghezza, creando così un “dente" che consentirà l'ormeggio di una nave feeder (di dimensioni minori rispetto alle meganavi che ormeggiano al lato sud).
L'impegno del "pubblico"
"Si tratta di un privato che sta investendo ancora una volta sul porto di Trieste - ha spiegato la presidente della Regione Debora Serracchiani - e questo investimento si accompagna a risorse pubbliche, tra cui i 50 milioni di euro sulla parte ferroviaria di Campo Marzio che permetteranno alle infrastrutture del porto di Trieste di fare davvero un vero salto di qualità". Come ha osservato il sindaco di Trieste Cosolini, "per fare gli investimenti ci vogliono gli imprenditori, le autorità e la collaborazione istituzionale che oggi c'è".
I lavori propedeutici all'allungamento vero e proprio sono già iniziati con l'abbattimento di 2 magazzini, lo smantellamento di una rampa stradale e l'analisi dei fondali. L'intervento per allungare la struttura, invece, avrà inizio nei primi mesi del 2017.
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