29/03/2018
Nelle ultime settimane, la diffusione strumentale di notizie sul tema dei marittimi comunitari ed extracomunitari imbarcati sulle navi di bandiera italiana ha trovato ampio spazio sui media nazionali dando luogo a un’informazione di parte e scorretta che, travisando la reale situazione, denigra gravemente e offende l’intera categoria degli armatori italiani.
Quel Registro internazionale che crea occupazione
Dal 1998, con l’istituzione del Registro internazionale, la flotta mercantile italiana è più che raddoppiata e con essa è raddoppiato il numero dei marittimi imbarcati che oggi sono più di 60.000, in prevalenza italiani/comunitari.
Il Registro Internazionale Italiano è un successo della politica marittima italiana che, attraverso la flessibilità, crea occupazione.
Contratti internazionali per i marittimi non comunitari
Inoltre, per quanto riguarda i marittimi extracomunitari imbarcati sulle navi italiane, i contratti di lavoro che vengono applicati sono regolati a livello internazionale e riconosciuti dall’ordinamento italiano.
Pertanto, Confitarma replicherà nelle sedi opportune agli attacchi diffamatori e si riserva, nel caso vengano ripetute tali azioni offensive, di ricorrere a tutti gli strumenti più idonei per tutelare l’immagine della categoria che rappresenta.
Per evitare ulteriori strumentalizzazioni, Confitarma chiederà a tutte le forze politiche e ai media nazionali un confronto diretto al fine di approfondire il ruolo e il valore del settore marittimo in Italia e illustrare, numeri alla mano, i risultati ottenuti negli ultimi venti anni grazie alla Legge n.30 del 1998.
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