29/07/2013

Authority Trasporti, oggi si decide se andrà a Torino

Oggi in Senato si discute anche l’emendamento per l’Authority a Torino contenuto nel decreto-lavoro. La partita per l’assegnazione della sede dell’organismo è tuttora aperta, perché l’Authority “fa gola" (non fosse altro che per le ricadute occupazionali) anche ad altre città, in primis Napoli, nonostante la mobilitazione bipartisan dei politici piemontesi, capeggiati dal governatore leghista Roberto Cota e dal sindaco del PD Piero Fassino, oltre che degli industriali che, durante l'assemblea dell'Unione industriale di qualche tempo fa avevano chiesto al ministro Flavio Zanonato l’assegnazione, offrendo anche, gratis, il palazzo per gli uffici. In un articolo del Sole 24 Ore del 26 luglio scende in campo anche Bartolomeo Giachino, responsabile trasporti del PDL per l’area piemontese. “I costi – dice Giachino nell’articolo del quotidiano economico – a parte i 5 milioni per l’avvio a carico del governo, verrebbero sostenuti dalle 2-3 mila aziende che operano nel settore tra autostrade, operatori ferroviari, imprese di trasporto su gomma, aeroporti. Aziende che periodicamente invierebbero i loro rappresentanti a discutere con l’Authority, generando evidenti benefici sul fronte del turismo d’affari". Un appoggio per Torino è arrivato anche dal senatore Roberto Formigoni, secondo il quale sebbene Letta possa avere ragione nel sostenere che le Authority fuori Roma non siano sempre state una scelta felice, tuttavia non si può generalizzare, come nel caso di Milano, sede dell’Authority per l’energia, da considerarsi un’esperienza positiva. “Non solo Torino ha tutti i titoli per rivendicare quella sui trasporti – avrebbe detto Formigoni - ma da parte della maggioranza questa scelta sarebbe anche il modo per riaffermare l’impegno sulla tav".
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