28/11/2012

Anche nel 2012 i consumi di surgelati reggono

Praticità; valore di servizio; qualità e naturalità; velocità e facilità di preparazione; prezzi stabili. Ecco spiegate le ragioni del successo dei surgelati. Che anche nel 2012 reggono l’urto della crisi e appaiono orientati verso ulteriori progressi. «In Italia – afferma Vittorio Gagliardi, presidente IIAS, Istituto Italiano Alimenti Surgelati - il consumo pro - capite di surgelati è tra i più bassi d’Europa (14 kg all’incirca); le potenzialità di crescita sono quindi ancora elevate, nonostante nel nostro Paese l’offerta del fresco sia sicuramente molto più alta di quella rintracciabile nei principali Paesi europei». Dalle rilevazioni (settembre 2012), emerge che il settore sta mantenendo le proprie posizioni (+0.5% totale) e alcuni comparti (ittico, pizze e snack, patate) continuano ad avanzare cautamente. Nei vegetali interessante il dato dei preparati (+4,7%) che il consumatore vive come una vera e propria pietanza anziché quale un semplice contorno. L’ittico totalizza un +1,2% globale; il dato relativo alle vendite di pesce naturale (+3,4%) segnala una nuova tendenza: molti consumatori acquistano prodotti base (leggermente più economici) che personalizzano/valorizzano autonomamente in ambito domestico.

Pizze e snack mostrano ancora una volta segnali positivi: il dato globale del +3.5% parla di un consumo non emergenziale ma ormai ben radicato. “Tutti i dati di selling e di atteggiamento testimoniano che la prima dozzina d’anni del terzo millennio segna un’ascesa del loro consumo e del loro credito culturale: anche in questa fase di crisi dei consumi alimentari il comparto dei surgelati mantiene buone performance, con flessioni più o meno marcate nel comparto dei piatti pronti - evidenzia nella sua analisi sociologica il Professor Giovanni Siri, docente di Psicologia all’Università San Raffaele di Milano - I surgelati continuano ad intercettare trend alimentari e sociali importanti e forti: l’individualizzazione, il servizio, l’esplorazione, ma anche il bisogno di informazione e rassicurazione di qualità e controlli, la genuinità, la facilità d’uso". A giudizio di Andrea Ghiselli, dirigente di ricerca INRAN “un alimento surgelato di qualità sposa a pieno il concetto di stagionalità e prossimità, in quanto le moderne tecnologie consentono di raccogliere (o trattare) le materie prime a maturazione completa, permettendo l’ottenimento di alimenti surgelati di qualità eccellente. La possibilità di conservare per lungo tempo senza alterazione delle qualità nutritive e organolettiche permette di avere a disposizione tutto l’anno e a lunga distanza dal luogo di produzione alimenti “di stagione" e “a km 0". “Si assiste oggi ad una maturazione delle strategie di consumo delle famiglie italiane – conclude Gagliardi - che analizzano a fondo il profilo dei prodotti che acquistano; i surgelati sono oggi gli autentici interpreti della modernità alimentare e, per quanto riguarda il concetto di qualità, possono essere considerati i veri km…sottozero".

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