26/09/2012
La lotta alla contraffazione e alla pirateria sono l’obiettivo della collaborazione tra WCO (l’Organizzazione mondiale delle Dogane, che riunisce 178 organismi doganali e che si occupa dello sviluppo di standard globali per le procedure doganali, dell’armonizzazione e della semplificazione a livello mondiale delle procedure doganali) e GS1 (l’organizzazione no-profit che si occupa dello sviluppo e della gestione di un sistema globale di standard di filiera e che è rappresentata in Italia da GS1 Italy | Indicod-Ecr). E stata siglata in un accordo lo scorso 2 settembre tra Kunio Mikuriya, secretary general di WCO e Miguel Lopera, presidente e chief executive officer di GS1.
Confermando la loro collaborazione su tutte le questioni relative alle procedure doganali - ratificata già nel 2007 nel “Memorandum of Understanding" – grazie a questo nuovo accordo i due organismi internazionali intendono ora esplorare congiuntamente nuovi sistemi per incrementare la lotta alla contraffazione e alla pirateria e, in particolar modo, promuovere l'utilizzo degli strumenti WCO e degli standard d'identificazione GS1 all'interno delle attività internazionali di contrasto al commercio illegale di prodotti contraffatti e pirata.
WCO, con il progetto “IPM (Interface Public Members)", ha lanciato un sistema innovativo per facilitare lo scambio di informazioni tra il settore privato (i proprietari dei marchi) e le autorità doganali e per migliorare l’identificazione e il sequestro dei prodotti contraffatti.
GS1 d’altro canto mette a disposizione un set di sistemi standard mondiali che permettono un'identificazione univoca e chiara dei prodotti, di aumentare l’efficianeza dello scambio di merci e informazioni - riducendo i relativi costi collegati - e di aumentare il livello di sicurezza degli scambi: due vantaggi fondamentali per le dogane e le imprese che operano oggi nel commercio internazionale dei beni.
"Di fronte all'aumento del mercato dei beni contraffatti, WCO e i suoi 178 membri intendono collaborare con GS1 e con le altre organizzazioni per combattere questa minaccia e per salvaguardare la salute e la sicurezza dei consumatori in tutto il mondo», ha dichiarato Mikuriya - Questo accordo di collaborazione con GS1 permette a WCO da un lato di intensificare l'utilizzo dell'IPM e dall’altro di continuare il rafforzamento dell’efficienza delle dogane. Per i nostri partner del settore privato, rappresenta inoltre un ulteriore indicatore dell'utilità di questo strumento messo a punto da WCO nella lotta alla contraffazione e alla pirateria". "Grazie al sistema di standard GS1 e all'esperienza nella gestione della filiera, GS1 può dare concreto supporto alle agenzie doganali per migliorare gli strumenti d'identificazione dei prodotti contraffatti - ha dichiarato Lopera - Sfruttando il codice a barre GS1 tutti i proprietari di marchi - non solo di beni di lusso, ma anche di prodotti di largo consumo e di prodotti healthcare - avranno la possibilità di collaborare facilmente con le dogane e di proteggere il proprio marchio, i propri consumatori e i propri pazienti".
Attraverso l'accordo di collaborazione, WCO e GS1 hanno stabilito i seguenti obiettivi:
• individuare nuovi progetti condivisi e misure concrete per facilitare, nella lotta alla contraffazione e alla pirateria, l'utilizzo da parte delle dogane e delle forze dell'ordine degli standard mondiali GS1 per l'identificazione e la tracciabilità;
• sviluppare e utilizzare una nuova funzione dell'IPM (basata sui numeri d'identificazione GS1) che permetta il riconoscimento dei prodotti contraffatti anche attraverso l'uso di dispositivi portatili;
• attivare un progetto pilota, in collaborazione con i membri di WCO, della durata di due anni, che preveda l'utilizzo degli standard d'identificazione GS1 da parte delle dogane e delle altre forze dell'ordine per la lettura dei dati codificati (anche attraverso dispositivi portatili) con l’obiettivo di rendere possibile il riconoscimento di possibili contraffazioni.
"Di fronte all'aumento del mercato dei beni contraffatti, WCO e i suoi 178 membri intendono collaborare con GS1 e con le altre organizzazioni per combattere questa minaccia e per salvaguardare la salute e la sicurezza dei consumatori in tutto il mondo», ha dichiarato Mikuriya - Questo accordo di collaborazione con GS1 permette a WCO da un lato di intensificare l'utilizzo dell'IPM e dall’altro di continuare il rafforzamento dell’efficienza delle dogane. Per i nostri partner del settore privato, rappresenta inoltre un ulteriore indicatore dell'utilità di questo strumento messo a punto da WCO nella lotta alla contraffazione e alla pirateria". "Grazie al sistema di standard GS1 e all'esperienza nella gestione della filiera, GS1 può dare concreto supporto alle agenzie doganali per migliorare gli strumenti d'identificazione dei prodotti contraffatti - ha dichiarato Lopera - Sfruttando il codice a barre GS1 tutti i proprietari di marchi - non solo di beni di lusso, ma anche di prodotti di largo consumo e di prodotti healthcare - avranno la possibilità di collaborare facilmente con le dogane e di proteggere il proprio marchio, i propri consumatori e i propri pazienti".
Attraverso l'accordo di collaborazione, WCO e GS1 hanno stabilito i seguenti obiettivi:
• individuare nuovi progetti condivisi e misure concrete per facilitare, nella lotta alla contraffazione e alla pirateria, l'utilizzo da parte delle dogane e delle forze dell'ordine degli standard mondiali GS1 per l'identificazione e la tracciabilità;
• sviluppare e utilizzare una nuova funzione dell'IPM (basata sui numeri d'identificazione GS1) che permetta il riconoscimento dei prodotti contraffatti anche attraverso l'uso di dispositivi portatili;
• attivare un progetto pilota, in collaborazione con i membri di WCO, della durata di due anni, che preveda l'utilizzo degli standard d'identificazione GS1 da parte delle dogane e delle altre forze dell'ordine per la lettura dei dati codificati (anche attraverso dispositivi portatili) con l’obiettivo di rendere possibile il riconoscimento di possibili contraffazioni.
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