24/04/2015

Commercio estero, a marzo riprende la corsa

Bilancia commerciale positiva a marzo 2015 per il commercio estero italiano: rispetto al mese precedente entrambi i flussi (in import ed export) sono in espansione, con un incremento più marcato per le importazioni (+4,8%) che per le esportazioni (+2,2%). E' quanto rileva l'Istat-Isitututo nazionale di statistica (si vedano il testo integrale in allegato).
La crescita congiunturale dell'import concerne tutti i raggruppamenti principali di beni, esclusi i beni strumentali (-0,6%). Gli acquisti di energia (+7,7%) e di beni di consumo (+7%) sono in rilevante espansione. Il più contenuto incremento congiunturale dell'export è sostenuto massivamente dall'energia (+19,1%), dai beni di consumo non durevoli (+5,9%) e dai beni intermedi (+2.4%). Le vendite di beni di consumo durevoli (-4%) e di beni strumentali (-0,4%) sono invece in flessione. 
Nell'ultimo trimestre, la dinamica congiunturale dell'export verso i paesi extra Ue si conferma positiva (+2,9%) e risulta più ampia (+4,2%) al netto della forte flessione dell'energia (-18,9%). Tra i prodotti non energetici, la crescita delle vendite di beni strumentali è la più marcata (+7,5%). Nello stesso periodo la crescita congiunturale delle importazioni è invece più moderata (+0,3%) e investe tutti i comparti, escluso quello energetico (-11,5%). Al netto della componente energetica, le importazioni crescono del 4,9%. 
A marzo 2015, la forte crescita tendenziale dell'export (+13,2%) è condizionata sia da una differenza nei giorni lavorativi (22 a marzo 2015 rispetto a 21 a marzo 2014, per un contributo pari a +1,7 punti percentuali) sia, in misura più rilevante, dal forte incremento dell'export di mezzi di navigazione marittima (per un contributo pari a +2,3 punti percentuali). Anche al netto di questi effetti, la crescita tendenziale delle vendite sui mercati extra Ue risulta ampiamente positiva e particolarmente marcata anche per i prodotti intermedi (+13,1%) e i beni di consumo non durevoli (+11,0%). 
Le importazioni registrano un incremento tendenziale del 9%. Al netto della componente energetica (-15,7%), la crescita degli acquisti dai paesi extra Ue è più ampia (+20,5%) e diffusa a tutti i comparti. A marzo 2015 l'avanzo commerciale è pari a 3.581 milioni di euro (+2.704 milioni a marzo 2014). 
Il surplus nell'interscambio di prodotti non energetici è pari a 6,2 miliardi, rispetto ai 5,9 miliardi di marzo 2014. 
A marzo i mercati di sbocco più dinamici sono Stati Uniti (+44,1% che si riduce a +32,3% al netto dei mezzi di navigazione marittima) e Paesi Opec -Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (+18,3%); le vendite verso la Russia (-24%) sono invece in forte calo. Le importazioni da Cina (+51,9%) e Svizzera (+20,9%) presentano una marcata espansione. Si vedano tabelle allegate.

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