16/10/2014

Investimenti globali in crescita nel settore immobiliare

Gli investimenti globali in immobili commerciali (non residenziali) nel terzo trimestre del 2014 hanno raggiunto la ragguardevole cifra di US$165 miliardi, +4% rispetto al secondo semestre e +13% rispetto allo stesso periodo del 2013. I primi nove mesi di quest’anno hanno registrato quindi volumi per US$463 miliardi, con un incremento del 23% rispetto ai US$378 registrati nei primi tre trimestri del 2013. Anche in Europa il dato è positivo: il totale dei primi nove mesi ha raggiunto US$170 miliardi, +26% rispetto al 2013 in termini di US$. Anche nel nostro paese il 2014 conferma risultati solidi in termini di investimenti nel real estate, con volumi ad oggi ancora stabili rispetto al 2013. I dati riflettono infatti operazioni nate alla fine del 2013 o nella prima metà del 2014, che sono quindi ancora in lavorazione ma con chiusura attesa nell’arco dei prossimi 3-6 mesi. Nei primi nove mesi del 2014 i volumi si sono attestati attorno ai €2,7 miliardi, in linea con lo stesso periodo del 2013. Sui volumi totali al terzo trimestre è ancora il settore retail a fare la parte del leone: da solo ha attirato circa il 50% dei volumi investiti, anch’essi in linea con i dati del 2013 e ben al di sopra della media decennale del 35%, a confermare il costante interesse sul settore. Il settore uffici rappresenta un terzo dei volumi totali, ma la pipeline di transazioni per i prossimi 3-6 mesi è notevole, come anche per il settore alberghiero, per il quale sono previste alcune grosse operazioni da parte di investitori primari internazionali entro la fine di quest’anno nelle principali città turistiche. L’aumento di liquidità a livello globale sta alimentando la competizione per gli asset attualmente sul mercato, con un numero crescente di underbidder sia nazionali che internazionali con diversi profili di investimento. Questo interesse ha contribuito ad una compressione dei tassi di rendimento sia per il settore retail che per gli uffici: per i centri commerciali lo yield è sceso al 6.15% mentre è al 4.8% per gli uffici a Milano. Anche le dinamiche locative sono in miglioramento in alcuni mercati prime: il mercato degli uffici a Milano registra un aumento del take up, che raggiunge un totale sui nove mesi pari a circa190.000mq, contro meno di 110.000mq nello stesso periodo del 2013. Aumenta l’appeal dei mercati di Centro e CBD, che insieme attirano circa il 50% delle transazioni totali. Ma anche Periferia e Hinterland ottengono buoni risultati in virtù delle dinamiche di prezzo e della disponibilità di grosse superfici. Queste migliorate condizioni, nonostante l’aumento del tasso di vacancy complessivo nella città che arriva al terzo trimestre al 14.4%, ha contribuito ad una crescita del prime rent del 4% fino agli attuali €470 al mq/annuo. Nel mercato romano la crescita del numero di rilasci ha contribuito ad un aumento della pressione al ribasso dei canoni, anche nelle location prime. Visti i bassi livelli di take up registrati quest’anno questa tendenza dovrebbe confermarsi anche per il prossimo anno.
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