21/11/2013

Economie mondiali, a ciascuna il suo e-commerce

Il primo di una serie di nuovi report sull'e-commerce mondiale realizzati da Jones Lang LaSalle rivela come diversi mercati globali stiano realizzando le proprie infrastrutture di consegna per soddisfare la nuova crescente domanda dei consumatori. Le vendite online globali rappresentano attualmente il 4% del totale delle vendite retail e stanno crescendo a un buon ritmo. Di fatto sono cresciute del 14,8% annuo tra il 2007 e il 2012, rispetto allo 0,9% delle vendite totali del retail nello stesso periodo (sempre secondo eMarketer). Entro il 2017 i maggiori tassi di crescita dell'e-commerce B2C sono previsti in Indonesia, Cina, India e Messico. Per contro, i tassi di crescita nei mercati maturi saranno ridotti, con l'eccezione prevista per mercati come gli Stati Uniti e il Regno Unito, che registreranno ancora tassi di crescita annuali a due cifre. "I retailer si stanno interrogando circa i loro piani di espansione internazionale di e-commerce - ha affermato Kris Bjorson, head of retail e-commerce distribution presso JLL - Investire risorse in paesi in via di sviluppo con scarse infrastrutture logistiche sapendo di non vedere alcun ROI per cinque anni, o concentrarsi su mercati maturi, dove vi è già una forte concorrenza sia nei confronti di utenti che di spazio industriale pregiato, ma anche una consolidata infrastruttura logistica?". Per i paesi sviluppati, la strategia retail multicanale è alla base di grandi cambiamenti nei modelli di logistica dell'e-commerce. In una strategia multicanale, che integra in modo uniforme canali di vendita come negozi, Web e dispositivi mobili, i consumatori possono scegliere il modo più conveniente per ordinare, ricevere e restituire i loro acquisti. I modelli si differenziano nel mondo. Mel Regno Unito, e in altri mercati sviluppati, il modello "online e ritiro in negozio" è la componente in più rapida crescita delle vendite online di molti retailer, sulla spinta dei comportamenti dei consumatori che preferiscono ritirare la merce presso il punto vendita, anziché farla recapitare a casa. La Germania è il secondo più grande mercato dell'e-commerce in Europa per fatturato, dopo il Regno Unito. La crescita dell'e-commerce ha portato a una nuova imponente domanda di grandi impianti di e-fulfillment, sospinta da retailer pure-play. Con la maturazione e l'aumento dell'automazione nel settore e-commerce in Australia, si diffonderà un real estate "specializzato" o "mirato". Le cassette postali per pacchi stanno avendo una grande diffusione, così come le aziende che offrono con facilità consegne e resi utilizzando infrastrutture esistenti dedicate a punti di raccolta. Negli Stati Uniti, si stima che il 30% della domanda di magazzini industriali sia correlata all'ecommerce. I retailer continuano ad aprire grandi centri di e-fulfillment in prossimità di importanti mercati, e stanno anche aprendo magazzini di medie dimensioni in mercati secondari, gestiti da fornitori di logistica esterni, per soddisfare le esigenze di consegna il giorno stesso in tutto il paese. Nei mercati emergenti, le supply chain dell'e-commerce si stanno evolvendo in modi molto divergenti, sotto l'influenza di fattori normativi, economici e culturali: In Cina, la prima ondata di magazzini per l'e-commerce si è concentrata in città di primo livello come Pechino, Shanghai e Guangzhou, ma dal 2011 le principali aziende di e-commerce hanno avviato la creazione di centri di distribuzione anche in mercati emergenti nell'entroterra. Con oltre 100 milioni di utenti internet in Brasile, il boom dell'e-commerce ha creato nuova domanda di magazzini, in particolare a San Paolo, principale hub logistico del Brasile. Cluster logistici stanno emergendo lungo le principali strade di accesso alla città in luoghi come Barueri, Cajamar e Guarulhos. In India, il retail online riguarda meno dell'1% della spesa totale del retail. Il warehousing dell'ecommerce è pensato per servire città di primo livello. La variegata struttura fiscale del paese ha incoraggiato reti di magazzino decentrate composte da piccoli impianti statali. Tuttavia, la Goods and Services Tax (GST) di prossima attuazione incoraggerà il consolidamento delle reti di distribuzione e alimenterà la domanda di centri di distribuzione più grandi. Alla fine i mercati emergenti potranno sorpassare i mercati maturi dal punto di vista del volume grazie ai numeri della loro popolazione.
Per scaricare il report completo: http://www.jll.com/services/industries/industrial-and-logistics/ecommerce-transforms-retail-logistics
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