05/09/2019

UN TRAGUARDO DI RILIEVO PER ASSOLOGISTICA

Assologistica nella persona del suo Presidente della Commissione Intermodalità ing. Eugenio Muzio è stata chiamata ad essere correlatore nella tesi di Laurea del Tenente dei Bersaglieri Vincenzo Giudice nella materia “Organizzazione dei Movimenti e dei Trasporti Militari", presentata il 25 Luglio 2019 presso il Palazzo dell’Arsenale in Torino, sede del Comando per la Formazione e Scuola d’Applicazione dell’Esercito, e per la quale la Commissione Giudicante dell’ateneo torinese ha espresso una votazione di 110 e Lode su 110 con diritto di pubblicazione.

 

Si è trattato di un avvenimento particolarmente significativo in quanto il Tenente Giudice ha svolto nel suo elaborato un’ ampia disamina delle problematiche inerenti il settore dei trasporti e delle attrezzature dell'Esercito con un particolare riferimento all' utilizzo dell' intermodalità per rispondere in chiave molto moderna e funzionale alle esigenze del settore.



I temi trattati

Giudice evidenzia l'importanza imprescindibile della Globalizzazione per le connessioni fra le varie parti del mondo e in questo contesto pone l'accento sul ruolo che l'intermodalità ha avuto ed avrà nelle varie componenti di interscambio a livello mondiale ivi comprese le problematiche connesse con gli spostamenti dell' esercito.

In questo quadro si sofferma sul ruolo ricoperto negli interscambi con la Cina, la quale, in assenza dell' intermodalità, mai avrebbe potuto raggiungere i traguardi raggiunti. Nella trattazione sono anche indicate puntualmente le caratteristiche delle unità di carico denominate ILU (nomenclatura inglese) o UTI (nomenclatura europea) idonee a permettere i grandi flussi di traffico.

Perché tutto questo è indicato come prologo per le tematiche del trasporto militare?

La risposta risiede nel fatto che l'Esercito è logistica a tutti gli effetti, dai livelli sub-tattici di squadra sino ai massimi livelli strategici di task force. E' infatti un assioma che l'Esercito antepone a qualsiasi sua attività la soluzione di questioni logistiche. In questo quadro di visione moderna i container rappresentano lo strumento ideale, poichè caratterizzati dai parametri di velocità, costo, penetrabilità e altresì vantaggiosi in chiave operativa. Il container è di fatti lo strumento ottimale per l'Esercito poiché permette di tenere in considerazione il fattore rischio: per i militari movimentare qualcuno o qualcosa non contempla solo il tener conto dei costi o delle distanze, ma anche e soprattutto del livello di rischio che deve assolutamente essere minimizzato. 

Giudice prosegue con una disamina attenta di come l'intermodalità adeguatamente utilizzata possa contribuire a migliorare i rapporti fra stati, caratteristiche militari comprese. Il container per il militare, scegliendo il tipo di trasporto, consente non tanto la soddisfazione di un cliente ma soprattutto di salvare vite umane e di portare a termine una missione con risvolti molto positivi: il tutto in un contesto di rapporti diplomatici con Paesi di interesse nazionale.

 


Una possibile evoluzione per il futuro

Nella parte conclusiva del suo elaborato Giudice affronta il tema delle risorse energetiche a livello mondiale. Negli ultimi 45 anni si sono registrate enormi modifiche delle logiche energetiche fino a tempo fa basate su prodotti fossili a prezzi relativamente modesti. Il primo segnale sul tema si ebbe con la crisi del 1973 a seguito della quale i paesi produttori di petrolio quadruplicarono i prezzi di vendita. Da allora è iniziata una rincorsa tecnologica per trovare altre fonti che ha portato negli ultimi venti anni ad un crescendo costante dell'utilizzo delle fonti rinnovabili – nucleare (quasi completamente abbandonato), foto-voltaico, eolico e, forse nel futuro, derivante dalle escursioni delle maree.

Giudice ritiene che la soluzione sempre più valida sia quella delle fonti rinnovabili, perché non solo permetterà in parte di risolvere il problema del surriscaldamento terrestre, ma consentirà, forse, ad una miriade di paesi nel mondo di diventare energeticamente autonomi favorendo una evoluzione ulteriore della logistica che potrà portare un contributo a uniformare maggiormente vaste aree mondiali. Se risultati di questa portata saranno realizzabili si potrebbe disporre di interscambi fra stati che potrebbero contribuire a realizzare mercati più ampi, omogenei e funzionali riducendo quindi in parte le tensioni che attualmente caratterizzano il mondo nel suo complesso.

Per concludere una configurazione quale quella sopra evidenziata, potrebbe delinearsi una nuova funzione delle Forze Armate: nel mondo militare l'approccio a qualsiasi cosa avviene in maniera indiscutibilmente semplice: per priorità. Si fa ciò che è prioritario rispetto al resto. Sino ad oggi la priorità è stata lo scambio fra pochi nodi, ora nel futuro la priorità saranno i nodi stessi, o ancor meglio, l'efficace vincolo fra questi.

 


 

ing. Eugenio Muzio 

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