01/04/2015

TRASPORTI, QUALE VISIONE PIANIFICATA? di Giuseppe Pascuzzi

"Una visione pianificata del settore dei trasporti", si intitola così lo studio da me realizzato in qualità di stagista presso Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del quale darò una sintesi - a puntate - su questo sito. Eccoci alla seconda puntata, relativa a due aspetti.
Si inizia con TRANS -TOOLS: Scenari implementati
Gli scenari identificati si basano il più possibile su previsioni e ipotesi effettuate grazie a dati tecnici di tipo statistico - economico. In "constant trend" è prevista una crescita della popolazione nella zona UE e uno sviluppo economico prevalente nella zona occidentale, come peraltro mostra la tendenza delineatasi negli ultimi 10 anni. Si registra anche la crescita del numero di autovetture in circolazione ed il prezzo del petrolio segue una tendenza costante. Per il trasporto su strada è previsto un utilizzo sempre più specifico delle tecnologie ITS che contribuirà ad un aumento della sicurezza e ad una minore congestione delle reti, mentre lo sviluppo tecnologico permetterà una maggiore efficienza nell’utilizzo dei veicoli pesanti. Il miglioramento della capacità, la riduzione dei costi e l’interoperabilità porteranno nel settore ferroviario a un aumento della domanda di trasporto merci di circa il 10%. Per ciò che concerne i core-network sono previsti il miglioramento ed il completamento dei progetti presenti e futuri con vantaggi in termini di tempo, costo e distanza. Il secondo scenario "upward trend" si incentra su priorità di coesione e crescita economica, sul miglioramento degli impianti e su un regime economico concorrenziale. Vengono considerate inoltre politiche ambientali mirate alla creazione di una rete dei trasporti sostenibile sia a livello regionale che globale. Lo sviluppo e il trend di mobilità marittimo delle merci è incentrato principalmente sui porti del nord Europa, con un conseguenziale sviluppo delle reti nell’hinterland. Attraverso la ricerca e lo sviluppo tecnologico la domanda di mobilità generale risulta in crescita del 40%, cosi come risulta in aumento il costo del carburante. A livello strutturale esso risulta più completo ed avanzato, con uno sviluppo tecnologico e progressivo della rete stradale e ferroviaria (fig.1). fig.1 - Confronto degli scenari costant trend- upward trend, in relazione all’ evoluzione delle linee ferroviarie Nel terzo prospetto analizzato "decreasing trend" si delinea un basso sviluppo economico con un conseguenziale aumento del prezzo dell’energia, del carburante e una forte riduzione della mobilità merci. Non è previsto un miglioramento delle reti di collegamento e ciò determina un aumento della congestione nelle stesse. 


META - MODELS: Analisi di sensibilità 
Con questa metodologia (fig.2) sono state individuate due analisi di sensibilità esplorative improntate su diverse variabili esogene (sviluppo post-carbon). fig.2 - Interfaccia principale Meta - Models 
Nella prima (movingn together) è previsto il disaccoppiamento della mobilità (decoupled mobility) con un graduale cambiamento comportamentale che induce il singolo individuo ad una maggiore responsabilità nell’utilizzo dei mezzi di trasporto in relazione al cambiamento climatico e alla sostenibilità ambientale. Vengono sviluppate politiche rivolte alla riduzione delle emissioni di CO2 e si profila un migliore utilizzo del trasporto ferroviario e sulle lunghe distanze. (fig.3). fig.3 - Impatto sulla riduzione di CO2 attraverso le politiche attuate.  
In Essa è implementata inoltre una panoramica in cui la mobilità si riduce (reduced mobility) laddove lo sviluppo tecnologico non risulta efficace. Nella seconda analisi (moving Alone) si considera un primo ambito con mobilità indotta (induced mobility) nel quale si delinea una forte relazione tra il settore dei trasporti e lo sviluppo del mercato e dell’economia. Vengono attuate politiche rivolte alla riduzione delle emissioni di CO2 (fig.4) che, tuttavia, si concentrano su un forte e veloce sviluppo tecnologico mirato principalmente alla crescita del settore dei sistemi di propulsione. In modo particolare si delinea un cambiamento della composizione del parco veicolare con un relativo aumento delle auto ibride (27 %) ed elettriche (10%). In una seconda prospettiva di mobilità costretta (constrained mobility) si evidenzia, inoltre, un forte sviluppo tecnico- economico che però decade progressivamente. fig.4 - Emissioni di CO2 nell’arco temporale 2010 - 2050. 

Valutazione ed approfondimento dei risultati 
Le valutazioni tratte dal vaglio dei dati output ottenuti hanno evidenziato che, per ottenere risultati significativi in termini di sostenibilità ambientale, sviluppo dei mezzi di trasporto e congestione, è indispensabile l’utilizzo di pacchetti integrati di strumenti tecnico-economici e politici che interagiscano con il sistema globale dei trasporti in modo sinergico e funzionale permettendo così il superamento delle negatività presenti nelle diverse reti. Nello specifico, per ciò che concerne la riduzione di emissioni di CO2, risulta indispensabile, oltre ad un veloce ed efficace sviluppo tecnologico, attuare strumenti quali piani di sviluppo urbano mirati alla sostenibilità ambientale, una progressiva rimodulazione del carico merci fra le diverse modalità di trasporto, interventi di tipo strutturale evitando, in particolare, di attuare politiche superficiali e di settore ma che siano programmate sul lungo periodo e rivolte alla pianificazione globale del territorio e dell’intero sistema dei trasporti.

di Giuseppe Pascuzzi
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