04/02/2016
Più di 3 su 4 dei navigatori internet da smartphone utilizza il mobile per prendere decisioni d’acquisto.
Il 57% lo fa per l'acquisto di prodotti di elettronica, il 53% per abbigliamento e accessori e il 27% per la spesa alimentare. La percentuale di mobile surfer che fanno acquisti di beni e servizi dal proprio smartphone è passata dal 32% al 41% tra fine 2014 e fine 2015. Chi utilizza il device fuori dal negozio per controllare prezzi e promozioni passa dal 45% al 55%, mentre chi lo usa all'interno dello store cresce dal 31% al 34% del totale mobile surfer.
Il 41% degli utenti smartphone è un mobile shopper
Più nel dettaglio, il 60% sfrutta lo smartphone nella fase di pre-acquisto (cioè per decidere quale prodotto acquistare e dove comprarlo), il 40% all’interno del punto vendita e il 29% nella fase di post-acquisto (per le attività di richiesta assistenza, consultazione dei servizi sottoscritti, gestione della carta fedeltà). Il 41% degli utenti smartphone è un mobile shopper, ossia effettua acquisti tramite cellulare; per questo, il valore delle vendite online provenienti da smartphone nel 2015 è arrivato a valere il 10% del totale eCommerce italiano e si attendono ulteriori crescite significative nei prossimi anni. Sono 22 milioni gli italiani tra i 18 e 74 anni che accedono ogni mese a internet da dispositivi mobili (smartphone e tablet), pari alla metà della popolazione di riferimento. Inoltre, più del 70% del tempo trascorso giornalmente a navigare è legato a dispositivi mobili e, se per i giovanissimi (18-24enni) questa percentuale sale all’85%, persino per gli over 55 ha superato ormai quota 50%.
Le aziende sono chiamate a rispondere alla sfida della "mobile transformation"
"Il crescente utilizzo dello Smartphone da parte degli utenti impone alle aziende di pensare ‘Mobile first’. Questo non significa semplicemente realizzare siti o App progettati per dispositivi mobili, ma ripensare completamente l’esperienza di interazione tra azienda e utente sfruttando le opportunità messe a disposizione dal mobile - afferma Raffaello Balocco, responsabile scientifico dell'Osservatorio Mobile B2c Strategy del Politecnico di Milano - Per andare in questa direzione occorre una forte trasformazione dei processi e dell’organizzazione, quindi un cambiamento culturale notevole".
"Lo smartphone non è un touch point qualunque ma un punto di contatto unico - dice Marta Valsecchi, direttore dell'Osservatorio - È, infatti, l’unico device sempre a disposizione dell’utente in qualsiasi momento della giornata e il dispositivo più utilizzato davanti alla Tv. Questo consente di creare nuove modalità di ingaggio con gli utenti, di avviare attività di real time marketing, di instaurare un dialogo personalizzato con il cliente, di migliorare la shopping experience. Le aziende sono chiamate alla sfida di una mobile transformation che orienti tutti i propri processi di comunicazione e fidelizzazione dei clienti verso l'utilizzo dello smartphone come potenziatore degli altri punti di contatto, siano questi l'ADV su altri mezzi, il customer care o l'esperienza nel punto vendita".
a cura di Ornella Giola
a cura di Ornella Giola
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