17/03/2012
l primo grande cambio nel modo di trasportare le merci per mare si è avuto con l'avvento del container. Il secondo è stato quello dell'abolizione delle "Conference" . Leggiamo su Wikipedia: Conferenze marittime, il costo del nolo è influenzato anche dall'appartenenza o meno della compagnia marittima ad una “conferenza". Le conferenze Marittime sono accordi tra le compagnie di navigazione per non farsi reciprocamente concorrenza nello svendere noli o servizi.
In pratica, rappresentano un “cartello" di compagnie che si accordano ad applicare tariffe entro un ben determinato “range" e servizi similari per non scontrarsi tra loro a colpi di sconti o facilitazioni. Le conferenze sono nate nel secolo scorso, quando esistevano pochi e grandi armatori, che operavano su determinate rotte in regime quasi di oligopolio, in cui i pochi offerenti il servizio sapevano che ogni loro scelta avrebbe avuto conseguenze sulla concorrenza, e quindi l'accordo era di stabilire le regole comuni del mercato, non dandosi fastidio a vicenda e ripartendosi il traffico disponibile.
Il servizio offerto da queste conferenze è di norma qualitativamente elevato, puntuale, preciso e soprattutto effettuato con naviglio recente o comunque in ottime condizioni di navigabilità. Insomma, la concorrenza se la facevano, eccome, ma sul servizio: a parità di prezzo, aveva più successo chi offriva servizi migliori, utilizzando navi più veloci, scegliendo porti più attrezzati, gestendo al meglio i servizi a terra (e così nasceva l'intermodale).
E comunque non tutte le Compagnie dinNavigazione appartenevano ad una qualche Conferenze: c'erano anche gli "outsider": il mercato era dunque libero di scegliere, come e più di oggi. Poi, il 18 ottobre 2008 l'Europa cancellava le conferenze marittime (Antitrust docet!). Oggi la FMC (Federal Maritime Commission, ente americano che controlla i traffici marittimi) pubblica uno studio che esamina l'andamento di questi anni senza "Conference". Non ci voleva Einstein per capire che la concorrenza tra le Compagnie Marittime si sarebbe spostata ... sul prezzo: è così cominciata la corsa al massacro, il gioco a chi fa meno.
E la crisi dell'intera categoria è sotto gli occhi di tutti. Forse sarebbe il caso di valutare se davvero convenga andare sempre e solo alla ricerca del prezzo più basso. Dimenticandosi del servizio (è così difficile capire che se una Compagnia di navigazione deve "battersi" per offrire il prezzo più basso, dovrà - obtorto collo - penalizzare il servizio?).
Ma questa oggi è la norma: low cost, discount, risparmio ... si parla sempre e solo del prezzo. Così continuano a calare i prezzi e dunque calano anche i profitti, ma calano anche gli stipendi, si riducono i posti di lavoro e siamo sempre tutti più poveri.
In pratica, rappresentano un “cartello" di compagnie che si accordano ad applicare tariffe entro un ben determinato “range" e servizi similari per non scontrarsi tra loro a colpi di sconti o facilitazioni. Le conferenze sono nate nel secolo scorso, quando esistevano pochi e grandi armatori, che operavano su determinate rotte in regime quasi di oligopolio, in cui i pochi offerenti il servizio sapevano che ogni loro scelta avrebbe avuto conseguenze sulla concorrenza, e quindi l'accordo era di stabilire le regole comuni del mercato, non dandosi fastidio a vicenda e ripartendosi il traffico disponibile.
Il servizio offerto da queste conferenze è di norma qualitativamente elevato, puntuale, preciso e soprattutto effettuato con naviglio recente o comunque in ottime condizioni di navigabilità. Insomma, la concorrenza se la facevano, eccome, ma sul servizio: a parità di prezzo, aveva più successo chi offriva servizi migliori, utilizzando navi più veloci, scegliendo porti più attrezzati, gestendo al meglio i servizi a terra (e così nasceva l'intermodale).
E comunque non tutte le Compagnie dinNavigazione appartenevano ad una qualche Conferenze: c'erano anche gli "outsider": il mercato era dunque libero di scegliere, come e più di oggi. Poi, il 18 ottobre 2008 l'Europa cancellava le conferenze marittime (Antitrust docet!). Oggi la FMC (Federal Maritime Commission, ente americano che controlla i traffici marittimi) pubblica uno studio che esamina l'andamento di questi anni senza "Conference". Non ci voleva Einstein per capire che la concorrenza tra le Compagnie Marittime si sarebbe spostata ... sul prezzo: è così cominciata la corsa al massacro, il gioco a chi fa meno.
E la crisi dell'intera categoria è sotto gli occhi di tutti. Forse sarebbe il caso di valutare se davvero convenga andare sempre e solo alla ricerca del prezzo più basso. Dimenticandosi del servizio (è così difficile capire che se una Compagnia di navigazione deve "battersi" per offrire il prezzo più basso, dovrà - obtorto collo - penalizzare il servizio?).
Ma questa oggi è la norma: low cost, discount, risparmio ... si parla sempre e solo del prezzo. Così continuano a calare i prezzi e dunque calano anche i profitti, ma calano anche gli stipendi, si riducono i posti di lavoro e siamo sempre tutti più poveri.
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