14/10/2023

Port&ShippingTech, sintesi della tre giorni genovese

Si è da poco conclusa la 15° edizione di XV edizione di Port&ShippingTech in programma l’11, 12 e 13 ottobre a Palazzo San Giorgio a Genova. Eccovi una sintesi di quanto discusso nel corso dell’importante tre giorni genovese.



PRIMA GIORNATA

Sicurezza, welfare, formazione: questi i temi al centro del convegno “Human Factors" nella giornata di apertura dell’evento.

In particolare la giornata di lavori si è aperta con Francesco Maresca, assessore al Porto, Mare e Pesca del Comune di Genova che ha evidenziato come il lavoro nei porti stia cambiando le skill richieste oggi  non siano solo tecniche ma anche psicologiche e attitudinali. Sulla sicurezza si è concentrato l’intervento di Roberto Bunicci, presidente di Fedepiloti che ha detto: “Abbiamo attivato un processo di analisi del rischio identificando ben 25 cause di incidenti, dalla mancanza di lavoro di squadra alla scarsa comunicazione e pianificazione tra comandante e pilota. Bisogna considerare che la manovra è la prima emergenza di bordo". Fedepiloti ha sviluppato una guida per le cosiddette azioni di mitigazione del rischio: il pilota non può permettersi distrazioni perché le conseguenze sono terribili.


La formazione resta un aspetto strategico nello sviluppo del settore. Lo spiega Rosario Trapanese, fondatore di Imat-Italian Maritime Academy Technologies che evidenzia in particolare l’impatto dell’innovazione tecnologica sulla qualità del personale sulle navi. “Noi abbiamo dai 50 ai 70 corsi settimanali su 154 paesi, con una media di 500 allievi al giorno e centinaia di ufficiali donne, vera eccellenza". La “fuga di cervelli" riguarda anche il settore marittimo dove “all'estero e i nostri ragazzi hanno anche paghe da 24 a 32 mila dollari al mese. Il mercato nazionale perde risorse a scapito di quello internazionale"- ha concluso Trapanese. Infine Giovanni Consoli, dirigente Politica Marittima di  Assarmatori Shipowners Association ha evidenziato che sono circa tremila le persone che potrebbero trovare immediatamente lavoro sulle navi, occorre dunque rivedere le politiche del lavoro partendo dalla creazione di un sistema di welfare per i marittimi.


La giornata è proseguita con il convegno dal titolo “Nella testa dei marittimi: un’analisi psicologica dei bisogni", organizzato dal sindacato dei lavoratori marittimi USCLAC-UNCDIM-SMACD che ha presentato la prima analisi sulla valutazione dei fattori di rischio psico-sociale e dei fattori protettivi dal disagio psico-sociale nel contesto marittimo, frutto della collaborazione fra il sindacato e “Psicologia del mare", il gruppo di ricerca guidato da Francesco Buscema dell’Università di Torino e Clarissa Cricenti dell’Università La Sapienza di Roma. Lo studio ha evidenziato una notevole capacità di resilienza dei marittimi italiani efficienti sul lavoro e con un forte senso di responsabilità: di contro però collaborano poco fra di loro e devono fare i conti con fattori negativi come ripetitività e stress. Sono significative però le differenze nelle loro percezioni, che variano a seconda della collocazione del marittimo all’interno della gerarchia lavorativa.


In parallelo a Port&ShippingTech si sono affrontati altri due temi cruciali per lo sviluppo del settore logistico-portuale: la navigazione a breve-medio raggio con la sessione “Short sea: passengers and RO-RO" e il ruolo dei porti come snodo centrale della supply chain per tutti i settori produttivi nazionali con la sessione “Ports & supply chains".

La navigazione a breve-medio raggio è un settore in cui il cluster marittimo italiano è leader a livello europeo. Lo sviluppo delle Autostrade del Mare con il sostegno finanziario del marebonus è cresciuto e si tratta ora di rendere strutturale lo shift intermodale su tratte costiere e di bacini come l’Adriatico, anche per il ruolo importante che lo short sea shipping dovrà rivestire nella decarbonizzazione. Lo sviluppo logistico è fondamentale per quello dei settori produttivi italiani, in cui i porti rappresentano uno snodo d’entrata e d’uscita strategico. È necessario quindi considerare l’intera supply chain in modo integrato tra produzione, logistica di terra e porti con una forte componente tecnologica per rendere fluida la gestione dei dati e la movimentazione delle merci.


 

SECONDA GIORNATA

La seconda giornata di lavori si è aperta con il 49° Convegno Internazionale delle Comunicazioni “Colombiano" organizzato dal di IIC – Istituto Internazionale delle Comunicazioni. Ad apertura dei lavori è intervenuto il sindaco di Genova Marco Bucci che ha ricordato il ruolo centrale che la città della Lanterna deve riguadagnare a livello internazionale: i lavori infrastrutturali come il Terzo Valico o la nuova diga foranea non sono l’obiettivo ma il mezzo per riposizionare la città ai primi posti al mondo. Il sindaco ha ricordato, infine, che la città avrà un ruolo strategico di Hub per la connessione internet in cui entro sei mesi passeranno cavi per 8 miliardi di persone.

Nell’intervento di PwC si è ricordato il ruolo dei porti italiani che stanno partecipando ai bandi promossi dalla Commissione Europea per 25,8 miliardi di euro nel contesto della smart e sustainable strategy. L’obiettivo è la carbon neutrality dei nostri porti entro il 2050.


Genova sempre più al centro dell’innovazione con infrastrutture all’avanguardia: nella sessione “Next Generation Shipping" è stato presentato il nuovo progetto di "porto smart" che ha visto la collaborazione tra WindTre e PSA Italy di Genova Pra’ per la realizzazione del primo Private Network 5G in un porto. La tecnologia 5G offre una copertura sia in ambiente oudoor sia indoor e tra le caratteristiche ci sono la bassa latenza, la riservatezza del dato, le elevate prestazioni e l'elevata affidabilità anche in caso di malfunzionamento. Gabriele Rossi, B2B Technology Services di Wind Tre ha spiegato: Abbiamo incontrato molti clienti per parlare di private network e sviluppato diverse architetture full isolated dalla copertura pubblica. Tutto questo ci ha portato a chiudere l'importante contratto con Psa Italy dove realizzeremo la prima private network commerciale in ambito portuale". Nella private network del Psa le sim non funzioneranno più quando usciranno dalla cosiddetta `bolla` di lavoro. La Private network è in attesa di tutte le autorizzazioni e, una volta ottenute, sarà operativa nel giro di un mese e mezzo. Psa Pra' è il primo porto, ma Rossi non esclude altre applicazioni: Siamo già stati contattati da realtà, non solo porti".

Parallelamente si è svolta la sessione The sea change" dedicata alle sfide che lo shipping dovrà affrontare nel prossimo futuro da un punto di vista geopolitico per supportare il sistema economico nazionale. 

 


ULTIMA GIORNATA

L’ultima giornata di Port&ShippingTech è stata dedicata alla transizione energetica con la sessione dal titolo Green Ports&Shipping Summit. Al centro del dibattito la decarbonizzazione e gli obiettivi europei del 2050.

 

Apre i lavori  Mario Sommariva, presidente dell’ADSP Mar Ligure Orientale che ha sottolineato l’importanza strategica del comparto marittimo nel passaggio a un economia carbon neutral: l’industria navale e portuale sta investendo in tecnologia e digitalizzazione per accelerare il passaggio all’e-fuel. Manuela Tomassini dell’EMSA - European Maritime Security Agency ha illustrato come l’agenzia rappresenti un supporto per lo sviluppo, l’implementazione e il rispetto della legislazione europea per la decarbonizzazione. È seguita la presentazione di uno studio condotto da RINA in collaborazione con Assarmatori e Confitarma, in cui si evidenza come lo shipping italiano sia molto virtuoso nel processo di transizione energetica e rappresenti un traino anche per altri settori. “Bisogna lavorare in concerto per raggiungere gli obiettivi ambiziosi per il 2050." Ha affermato Maria Garbarini di RINA. Non mancano le criticità, soprattutto da un punto di vista legale. Secondo Luca Brandimarte di Assarmatori Shipowners Association, l’attuale normativa rischia di incidere negativamente su sicurezza e competitività dello shipping italiano.

 

Rafael Schmill di PwC Strategy& ha analizzato presente e futuro della transizione, partendo dal Gnl. In Europa abbiamo 45 bunker vessel per il rifornimento, i depositi e le infrastrutture sono pronte. Secondo PwC gli scrubber non sono però una soluzione sufficiente, è invece fondamentale l’efficientamento ed è molto promettente la ricattura della CO2 anche perché il costo di nuovi combustibili è ancora poco competitivo e le catene di produzioni molto immature. 

 

Nell’intervento di Federchimica-Assogasliquidi si è sottolineato come il GNL non sia un mero prodotto di transizione ma, in particolare tramite la sempre più crescente disponibilità di bioGNL, abbia un enorme potenziale nella riduzione delle emissioni per traguardare gli obiettivi di decarbonizzazione fissati per il 2050 ed oltre. Secondo le proiezioni, al 2050 la flotta di nuove navi a GNL sarà dominante con una quota del 32% del mix della flotta globale. Al Maritime LNG & Seaenergy è stata dedicata la sessione finale dell’evento.

 

Umberto Masucci, Presidente di The International Propeller Clubs, ha datoappuntamento alla Naples Shipping Week per la settimana del 30 settembre – 5 ottobre e invita tutto il cluster internazionale dello shipping al più importante appuntamento di networking del Mediterraneo.

 

 

Port&ShippingTech, è un evento leader tra gli appuntamenti internazionali dedicati alla logistica, allo shipping e più in generale allo sviluppo del sistema logistico-portuale. Si tiene ad anni alterni a Napoli e Genova, rispettivamente all’interno della Naples Shipping Week e della Genoa Shipping Week. La XV edizione di Port&ShippingTech si è svolta dall’11 al 13 ottobre a Palazzo San Giorgio, Genova. La manifestazione è organizzata da Clickutility Team in collaborazione con Studio Comelli. La Genoa Shipping Week è la settimana internazionale dello shipping e della cultura del mare, organizzata da Assagenti Genova in programma dal 9 al 14 ottobre 2023 nel capoluogo ligure.

Share :