
Nel mondo della logistica moderna, l’efficienza nei processi di picking è un fattore strategico per migliorare la produttività e ridurre gli errori. Per garantire un corretto flusso delle merci, il picking per la preparazione ed evasione degli ordini può essere effettuato con diverse tecnologie.
Pur condividendo l’obiettivo di migliorare la velocità e la precisione delle operazioni, il picking con terminali mobili tradizionali e il voice picking presentano significative differenze operative.
Il picking con operazioni screen-directed utilizza terminali mobili e scanner per confermare e registrare le operazioni e può migliorare l’efficienza e l’accuratezza, riducendo i tempi rispetto a un sistema analogico. Grazie a terminali portatili tradizionali che comunicano in tempo reale con il sistema di gestione del magazzino (WMS) attraverso radiofrequenza, gli operatori seguono le istruzioni sul display e confermano il prelievo utilizzando scanner o tastiera. Sebbene questo metodo possa offrire un adeguato livello di precisione, ogni operatore è costretto a fermarsi per verificare la posizione, contare le quantità e confermare l’avvenuto prelievo.
Le pause dovute alla continua manipolazione del terminale mobile, alla lettura dello schermo, alla scansione di codici e alla digitazione della tastiera possono essere del tutto eliminate, influenzando positivamente la produttività proporzionalmente al numero delle righe di prelievo da gestire.
Il voice picking rappresenta una soluzione avanzata, scalabile e facilmente integrabile nei sistemi esistenti e si distingue per la capacità di ottimizzare il lavoro degli operatori, offrendo un sistema intuitivo, rapido e affidabile per la preparazione degli ordini. La tecnologia che sfrutta i comandi vocali permette agli operatori di ricevere istruzioni vocali e confermare i prelievi in tempo reale, eliminando la necessità di consultare schermi o utilizzare scanner. Questo approccio garantisce maggiore velocità operativa, riducendo al minimo le interruzioni e migliorando il flusso di lavoro.
Un altro dei principali vantaggi del voice picking è la riduzione del tempo di formazione: rispetto ai metodi tradizionali, come le operazioni effettuate con il picking “screen-directed”, le nuove figure assunte possono essere operativi in tempi molto più rapidi, con un apprendimento immediato contribuendo a una gestione più fluida e reattiva delle operazioni di magazzino. Questo si traduce in un’ottimizzazione degli spostamenti e ad un aumento della produttività fino al 30%.
Dove il voice picking fa la differenza: la soluzione è particolarmente efficace nei settori in cui la velocità e l’accuratezza sono fondamentali, come:
- Grande distribuzione (GDO), dove è necessario gestire un elevato numero di prelievi in poco tempo soprattutto durante i picchi stagionali.
- Ambienti con ampio turnover del personale, grazie a una necessità di tempistiche di apprendimento ridotta e un utilizzo immediato del sistema.
Soluzioni ibride: Nel panorama della logistica moderna, sia il pick-by-light che il voice picking rappresentano soluzioni valide per ottimizzare i processi di prelievo. In alcuni contesti, il voice picking può essere integrato con altre tecnologie per massimizzare l’efficienza operativa. Un esempio è la combinazione con il pick-by-light, dove la voce guida l’operatore fino allo scaffale, mentre il prelievo viene confermato attraverso un’etichetta elettronica.
Entrambi i sistemi mirano a ridurre i tempi di lavoro, migliorare la precisione e aumentare l’efficienza operativa. Sebbene utilizzino tecnologie diverse – uno basato su indicazioni visive e l’altro su comandi vocali – il loro obiettivo comune è migliorare le prestazioni del magazzino, riducendo errori e velocizzando il flusso di lavoro. Per quanto queste soluzioni possano sembrare perfettamente intercambiabili, la scelta tra le due dipende spesso da fattori specifici come il layout del magazzino, il volume di ordini e la flessibilità richiesta. In alcuni contesti, le due tecnologie possono addirittura essere utilizzate in modo complementare, creando soluzioni ibride per ottimizzare le operazioni di order fulfillment.
A cura di Antonino Lanza
Strategy and Corporate Development di KFI