12/12/2014
Stando a uno studio dell'Atlantic Council* commissionato da FedEx e condotto in Europea e Stati Uniti, le piccole e medie imprese di entrambi le aree dovrebbero trarre benefici dall’entrata in vigore del Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (TTIP). I sondaggi di ricerca e i colloqui effettuati all’interno delle PMI delle due sponde dell’Atlantico identificano tre sfide cruciali: una mancanza di chiarezza su cosa fare inizialmente, problemi a trovare i clienti giusti e quello che la relazione definisce “un insieme confuso di differenze normative e contraddizioni negli obblighi di registrazione".
“Trattandosi di due mercati fortemente regolamentati, altamente competitivi e particolarmente integrati, ha senso che gli Stati Uniti e l’Unione europea facciano tutto il possibile per rimuovere alcune delle inutili barriere che ancora li separano", ha detto Garrett Workman, autore dello studio commissionato da FedEx.
Per dare una risposta alle moderne questioni commerciali dell’e-commerce, il TTIP, attualmente in fase di negoziato, per la prima volta includerà un capitolo dedicato alle PMI e alle specifiche riforme e raccomandazioni sulla coerenza doganale e normativa per aiutare le PMI degli Stati Uniti e dei 28 Paesi dell'UE ad aumentare le esportazioni tra le due maggiori economie mondiali.
“Con l’enorme aumento delle spedizioni online, per le nostre PMI clienti di America ed Europa dobbiamo assolutamente semplificare le regole, ridurre gli oneri burocratici, abbassare le tariffe e armonizzare le normative, per rendere il commercio transatlantico più semplice, più conveniente e più fluido - afferma Raj Subramaniam, vicepresidente esecutivo di FedEx - L’obiettivo del TTIP è quello di creare un accordo reciprocamente vantaggioso che apporti crescita e opportunità a livello economico al di là e al di qua dell'Atlantico".
Lo studio fornisce altresì alcune raccomandazioni strategiche, tra cui:
• l’eliminazione delle tariffe transatlantiche;
• l’aumento della soglia di esenzione doganale per spedizioni fino a 800 dollari;
• la semplificazione dei processi di collaudo e certificazione di sicurezza dei prodotti;
• il riconoscimento degli standard equivalenti;
• una maggiore trasparenza dei processi normativi.
Secondo la relazione, inoltre, la demistificazione dei processi di esportazione, attuabile grazie a informazioni maggiormente condivise sulle risorse e a un sito web integrato e regolarmente aggiornato sui servizi disponibili nei mercati USA e UE, consentirebbe a più PMI di diventare esportatori attivi.
E se, a detta dell’autore, il TTIP può fare una reale differenza per il rilancio dell’economia transatlantica, gli effetti dell’accordo andranno oltre i rapporti commerciali tra USA e UE: si tratta di “un forte messaggio ai partner internazionali secondo cui il modello economico più efficace a livello mondiale rimane quello formato da mercati aperti abbinati a regimi di regolamentazione efficienti, sostenuti dallo stato di diritto".
* Il Global Business and Economics Program dell’Atlantic Council opera per rafforzare la già profonda
integrazione economica tra Europa e Stati Uniti e promuovere la leadership transatlantica nell’economia
globale. Mettendo insieme i maggiori leader aziendali, responsabili politici ed esperti di economia, il
programma esplora le questioni transatlantiche e globali di rilievo per la comunità imprenditoriale di
Europa e USA, con l’obiettivo di individuare aree di cooperazione e far convergere le politiche per
promuovere un ambiente aperto e reciprocamente vantaggioso per il commercio e gli scambi
transatlantici.
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