Pubblichiamo il testo integrale dell'intervento del presidente di Assologistica Cultura e Formazione intervenuto all'incontro "La Scuola di logistica per un network produttivo e distributivo" tenutosi presso l'Istituto Superiore Majorana di Seriate (Bergamo).
Mi chiamo Luigi Terzi e sono Presidente di Assologistica Cultura e Formazione, associazione che raggruppa circa 250 aziende che svolgono attività logistiche sul territorio nazionale.
Il mio compito, all’interno dell’associazione, è quello di promuovere iniziative formative e culturali, affinché gli operatori logistici possano avere degli spunti e delle opportunità per aumentare la competitività e le performances.
Gli organizzatori di questo convegno, che ringrazio sentitamente, mi hanno invitato per parlare dell’importanza della logistica e delle opportunità professionali che il settore offre.
Devo partire però da una premessa che riguarda la mia esperienza:
Ho 52 anni e lavoro oramai da 32 anni, tutti passati tra magazzini, trasporti e linee di produzione.
In questi anni mi sono confrontato con buona parte del settore logistico italiano ed internazionale, vivendo da protagonista tutte le evoluzioni che il settore ha avuto.
In particolare, dal 1996 sino all’inizio del 2017, ho avuto l’onore di lavorare per una grandissima azienda di acque minerali, molto conosciuta in questo territorio, la Sanpellegrino e sono arrivato sino al vertice della responsabilità in logistica.
Oggi mi occupo di consulenza sempre nello stesso settore e dopo tutti questi anni si è radicata in me la convinzione che la logistica è sempre di più considerata una leva strategica per la competitività aziendale.
Cosa significa questo? Intanto provo a dare una definizione alla parola logistica: per me è semplicemente una scienza precisa che unisce due fattori: il tempo e lo spazio con un obiettivo chiaro: spostare merce da un punto ad un altro con la massima efficacia ed efficienza possibile, dove intendiamo per efficacia la capacità di raggiungere l'obiettivo prefissato, mentre per efficienza l'abilità di farlo impiegando le risorse minime indispensabili.
Ho parlato di scienza, di strategia aziendale, di efficacia, di efficienza, partendo però da un’azione: spostare merce. Questa azione può sembrare banale e immediatamente l’associamo al mondo dei magazzini, dei carrelli porta pallet, dei camion, degli autisti e subito pensiamo ad orari di lavoro stressanti...tutti tasselli di un mosaico che rappresenta qualcosa di faticoso, di pesante, di fisico…una professione che può sembrare non appagante.
E invece, sempre di più, ci sono scuole che propongono corsi di logistica, di trasporti, di supply chain management; dagli Istituti Tecnici come il Majorana, alle Università come il Politecnico di Milano e la Cattolica di Piacenza, oltre alle scuole professionali regionali.
Quindi c’è qualcosa d’altro rispetto al mosaico che dicevamo prima.
E io mi sento di confermarlo!!!! La logistica non è più una materia che si impara praticandola, ma necessita di una base formativa complessa e articolata.
Avere oggi una formazione nel campo della logistica e nei trasporti significa avere opportunità professionali in un settore dove, per i prossimi anni, è prevista una crescita a doppia cifra percentuale.
E questo già si vede!
Pensate a come sono cambiate le modalità di acquisto dei prodotti e alla loro disponibilità, in termini di quantità, praticamente ovunque. Pensiamo all’e-commerce e agli scaffali pieni nei supermercati.
Tutto questo è possibile grazie ad una catena di azioni inserite in processi controllati alla perfezione, dove l’unico obiettivo è quello di far arrivare i prodotti là dove sono richiesti.
Proviamo ad entrare in questi processi per capire la loro complessità: partiamo dalla previsione della domanda, utile a pianificare gli acquisti delle materie prime e a programmare la produzione in termini di ore di lavoro e di strutture necessarie.
Appena disponibile il dato di produzione occorre programmare e pianificare lo spazio a magazzino per lo stoccaggio del prodotto.
Allo stoccaggio in magazzino segue la pianificazione dei trasporti e delle consegne.
Oltre a tutto questo occorre gestire tutte le informazioni IN e OUT per poter garantire il livello di servizio atteso.
Pensiamo inoltre, all’epoca che stiamo vivendo, dove la velocità, le innovazioni tecnologiche e la sostenibilità ambientale sono fattori da cui non possiamo più prescindere e la logistica è un settore molto influenzato da questi fattori, che, a mio avviso, sono da considerare come opportunità affascinanti.
Ho semplificato molto il processo, oggi chiamato supply chain, ma in modo sufficiente per farvi capire che la logistica è una cosa molto seria e allo stesso tempo affascinante, perché è un processo che coinvolge tanti attori con funzioni diverse e occorre essere preparati per farla bene.
Il ruolo del logistico è sempre di più consideratoun ruolo fondamentale, con competenze tecniche, economiche, amministrative, giuridiche e organizzative. Il responsabile della logistica deve avere un carattere forte, uno spirito organizzativo, una visione a 360° su tutti i temi di attualità e soprattutto deve saper lavorare in team.
Concludo dicendo che la scuola è un’ottima opportunità per imparare queste competenze e quindi invito i giovani e le famiglie a credere in questo settore.