30/07/2014

E-commerce, continua la grande corsa

Sono oltre 21 milioni gli italiani che almeno una volta nella vita hanno comprato online un bene e servizio, e oltre 16 milioni quelli che hanno effettuato un atto d’acquisto negli ultimi 3 mesi. Gli e-shopper abituali, che comprano su base mensile, a maggio 2014 sono diventati 10 milioni e sono aumentati di oltre il 26% nell’ultimo anno. Il totale degli atti di acquisto degli e-shopper è di oltre 100 milioni di operazioni nell’ultimo semestre, il 26% in più rispetto allo stesso periodo del 2013, con la proiezione di arrivare a 200 milioni di operazioni per fine anno. ll 56% dei beni acquistati è stato un prodotto fisico, mentre il restante 44% un servizio o un bene digitale. Ma la vera evoluzione in atto è la costante e progressiva accelerazione della dinamica di espansione degli acquisti online da parte degli italiani, al punto che aumenta il peso del comparto turistico dal 25% del Net Retail di marzo al 34% di giugno. Inoltre, tra gli utenti internet si rileva che quasi un acquisto tradizionale su quattro è influenzato in modo decisivo dalle informazioni raccolte online. Lo stesso si può dire per l’acquisto tradizionale di pacchetti vacanza e soggiorni turistici: nel 33% dei casi questi acquisti sono profondamente influenzati dalle informazioni raccolte e analizzate in rete. Sono questi alcuni dei dati presenti nella seconda rilevazione trimestrale di fine maggio intitolata “Net Retail – Il ruolo del digitale negli acquisti degli italiani", realizzata da Netcomm con il supporto di Human Highway e in partnership con Banzai, Postecom e QVC.

Perché continua a crescere: Ecco in sintesi le ragioni per cui l'e-commerce registra un continuo trend positivo. 1) La crescente familiarità con i servizi online da parte di oltre metà della popolazione italiana maggiorenne; 2) l’aumento di banda, anche se in Italia rimane molto da fare il trend è positivo e la banda larga è disponibile presso un numero crescente di utenti (+54% nell’ultimo anno); 3) la diffusione dei dispositivi mobili connessi alla rete: l’accesso alla rete da PC è in declino, ma l’aumento del numero di utenti da dispositivo mobile più che compensa la diminuzione; il saldo finale è quindi positivo; inoltre, la quota di utenti che dispongono di una connessione mobile a banda larga è pari al 47%, in linea oltre la media europea; 4) l’offerta dei merchant dell’online, sia in termini di varietà che di qualità del servizio offerto; 5) la qualità del sistema di trasporto e consegna dei prodotti fisici acquistati in rete. "Crescono le vendite online, anche in tempi di crisi  – commenta Edoardo Giorgetti, CEO di Banzai Commerce.  Ma soprattutto cresce l'impatto del digitale sul retail.  Dal nostro osservatorio vediamo sempre più marche investire su di noi in trade marketing, iniziative speciali e advertising per stimolare gli acquisti in generale, non solo per vendere online.  Finalmente sta passando la paura di scatenare inesistenti conflitti di canale.  E' un fenomeno già forte in altri Paesi, l'Italia evidentemente sta recuperando anche il gap culturale". "Riscontriamo sull’abbigliamento tassi di crescita a tripla cifra, ci accorgiamo di come le barriere di diffidenza stiano velocemente sparendo in questa categoria - commenta Filippo Caresana E-Commerce Manager di QVC Italia. Il tablet è il device che converte meglio, l’investimento sull’ottimizzazione responsive sta pienamente ripagando le aspettative".

Quota 18 miliardi: Il valore degli acquisti online di beni e servizi ha superato i 14 miliardi di euro nel 2013, su un totale delle vendite retail in Italia di circa 700 miliardi, ed è proiettato a raggiugere i 18 miliardi nel 2014. L’inizio dell’estate determina un forte interesse verso le categorie di viaggi e turismo: cresce la platea degli acquirenti dei servizi turistici insieme alla spesa media per acquirente. L’effetto complessivo dell’incremento del settore turistico nel paniere degli acquisti online è ben visibile secondo tre indicatori: 1) il riequilibrio delle due macro-categorie di beni acquistati online, i prodotti fisici da una parte e i servizi e i beni digitali dall’altra. L’andamento stagionale porta a una sostanziale parità tra le due componenti nella rilevazione di giugno dopo che a marzo si era notata la prevalenza dei prodotti rispetto ai servizi e ai beni digitali; 2) l’incremento della spesa per acquirente e dello scontrino medio, che passa dagli 80 euro di marzo ai 100 di giugno. Gli acquisti di importi maggiori rimodulano la distribuzione dei sistemi di pagamenti utilizzati (più bonifici e meno PayPal, carte stabili) e dei dispositivi utilizzati per effettuare la transazione (più PC e meno device mobili, più Web e meno App); 3) l’aumento del valore complessivo delle transazioni online, che sale in un solo trimestre del 13,5% (Q2 rispetto al Q1 2014)

Ancora su gli acquisti con App: Negli ultimi sei mesi il 77,9% degli acquirenti online ha acquistato in rete utilizzando esclusivamente il sito web del merchant. Negli anni recenti si sta affermando una nuova modalità di acquisto a distanza, sempre online ma non sul web bensì via App su dispositivi mobili. Tra gli oltre16 milioni di acquirenti online degli ultimi tre mesi si rileva che il 16,4% di essi ha fatto almeno un’esperienza di acquisto utilizzando un’App su Smartphone e il 10% di essi almeno un acquisto utilizzando un’App su tablet. in pochi casi gli acquirenti online degli ultimi mesi hanno compiuto i propri acquisti utilizzando unicamente le App dei merchant sui dispositivi mobili (l’1,0% per gli utilizzatori di tablet e l’1,8% per gli utilizzatori di smartphone). Esiste, infine, un segmento di proporzioni limitate che ha fatto esperienza di acquisto in tutte le tre modalità qui analizzate: un milione di persone caratterizzate da un’elevata frequenza di acquisto online e da importi quasi doppi rispetto alla media. 

 

 

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