07/01/2014

Area veneta, lo stato dell'arte dei servizi logistici

La rilevanza strategica delle attività economiche riconducibili al settore della logistica in senso lato, ossia sia quello più strettamente aziendale della funzione logistica, sia, soprattutto, quello più ampio in senso macroeconomico legato alle infrastrutture e ai servizi di trasporto delle merci, è di assoluta importanza per l’area veneta. La regione, infatti, oltre ad essere caratterizzata da una favorevole localizzazione geografica, soprattutto alla luce della nuova programmazione TEN-T, in diretta connessione con i principali assi di attraversamento alpino, è caratterizzata da un tessuto produttivo votato all’export, pur di dimensioni medio-piccole se comparato con altri grandi player internazionali. Una serie di elementi che spaziano su tutto il settore più ampio dei trasporti e della logistica, che sono oggetto del progetto GIFT (Green Intermodal Freight Transport), approvato nell’ambito del programma di cooperazione transnazionale South East Europe (www.gift-project.eu), sono proprio la prova di quanto detto sopra:
1. In primo luogo il posizionamento nell’area veneta di alcune tra le principali infrastrutture nodali di trasporto merci, quali ad esempio gli interporti di Verona Quadrante Europa e Padova leader nazionali nel settore dell’intermodalità, il porto di Venezia o gli scali aerei di Venezia, Treviso e Verona.
2. In secondo luogo la scelta localizzativa di grandi operatori internazionali specializzati nel settore logistico quali Kuehne & Nagel, Hangartner, Saima, Schenker o imprese specializzate nel trasporto all’area veneta
3. Infine, non ultima, la presenza di sedi logistiche di multinazionali o grandi imprese internazionali che spesso servono aree che vanno al di là dell’ambito nazionale dalle loro sedi venete: Honda Italia, Autogerma, Lidl, ecc..
Nel contempo, anche al di là dell’attuale sfavorevole situazione congiunturale, esistono numerose problematiche di natura infrastrutturale, organizzativa e gestionale che rappresentano un freno per il settore nell’area veneta. Soprattutto le prime non si prevede possano risolversi autonomamente nel breve periodo, ma devono essere superate con l’adozione di servizi o soluzioni tecniche innovative. Un ulteriore problema che attanaglia il settore portuale veneto (e nazionale) è il ridotto raggio del mercato o dell’area di influenza dello stesso: oltre l’80% dei container movimentati presso il porto di Venezia ha ad esempio origine/destinazione entro un raggio di 100-150 chilometri, rendendo poco competitivo l’utilizzo della modalità ferroviaria rispetto al trasporto stradale. Senza dimenticare, poi, che causa i problemi strutturali della portualità italiana e le criticità del sistema doganale, una quota importante di container da/per il mercato veneto transitano attraverso i porti del Nord Europa. Infine, il servizio ferroviario risulta penalizzato dalla riduzione dei prezzi sul mercato dell’autotrasporto a causa della concorrenza degli operatori dell’Est Europa che sempre più operano in regime di cabotaggio sul territorio italiano o che sono disposti ad applicare tariffe molto basse sull’export dall’Italia pur di garantirsi carichi di ritorno.
Cosa fare? Oltre alle attività che il progetto GIFT sta portando avanti, indubbiamente un primo elemento necessario è la regia da parte del settore pubblico, coadiuvato dagli operatori che gestiscono le principali infrastrutture e spesso conoscono l’andamento del mercato. Accanto al settore pubblico è necessario un cambio di mentalità del settore privato in un’ottica di maggiore sostenibilità del trasporto, che potrà orientare verso le modalità meno impattanti. Infine la definizione di una lista di poche, condivise e realizzabili priorità dovrebbe costituire l’agenda di lavoro per il breve e medio periodo per portare ad una diversa impostazione delle priorità nelle politiche energetiche e nelle politiche dei trasporti, tenendo ben presente anche le esigenze di semplificazione burocratica e doganale e l’agenda digitale considerata l’importanza dell’efficientamento della trasmissione dati quale infrastruttura fondamentale per il funzionamento efficace dei trasporti e della logistica.

Alberto Milotti
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