04/01/2012

Buon compleanno Intergroup!


Intergroup progetta il futuro per celebrare i suoi primi 25 anni, cui comune denominatore sono state volontà e dinamicità. L’azienda nasce nel 1986 da un’intuizione dell’attuale presidente, andando a cogliere e soddisfare la mancanza di un hub logistico realmente baricentrico sul territorio nazionale, scommettendo sul porto di Gaeta per poter rappresentare la naturale piattaforma logistica per le industrie e gli abitanti del Lazio e del medio Tirreno. L’avventura di intergroup parte da un magazzino nella provincia di Latina (Formia) quando i termini supply chain, logistica, ultimo miglio, autostrade del mare, intermodalità non erano certo di uso quotidiano e nell’arco di questo quarto di secolo, un passo dietro l’altro, giorno dopo giorno, è arrivata a configurarsi come realtà logistica diffusamente articolata sul territorio nazionale ed europeo. Oggi, sul modello dei player nord europei più evoluti, intergroup è in grado di controllare tutte le fasi della filiera logistica, nonché di offrire un servizio completamente integrato: in tempi di contrazione economica infatti, le grandi multinazionali come Basf, P&G, Unilever, Notadolce, Acciona, Tirrenia, Coca Cola richiedono il massimo sforzo ai player logistici per individuare nuove e innovative soluzioni, ottimizzare la filiera, e comprimere i costi. intergroup svolge attività di impresa portuale presso i terminal del network dei porti di Roma e del Lazio; effettua trasporti nazionali e internazionali con servizi quotidiani inbound/outbound per Francia, Germania, Benelux, Spagna, UK, gestisce stoccaggio e magazzinaggio delle merci attraverso piattaforme localizzate sul territorio nazionale (sedi operative: Civitavecchia, Gaeta, Formia, Sessa Aurunca, Foggia, Brindisi, Savona, Frosinone), fino alle fasi di lavorazione, packaging, labeling, e alla ridistribuzione just-in-time al cliente finale. Una gamma di servizi particolarmente articolata, a vocazione intermodale.
L’orientamento dinamico si esalta ancora di più oggi nell’Italia a rischio recessione, laddove armato di progetti e passione il gruppo guarda al futuro con coraggio. Proprio in questa fase ha infatti intrapreso una profonda riorganizzazione, iniziata due anni fa con l’acquisizione di talenti provenienti da esperienze internazionali e di prim’ordine, come il general manager Giovanni Migliaccio (in arrivo da una lunga esperienza presso il porto di Anversa) alla guida di tale ristrutturazione che ora prosegue con un forte investimento in IT: un team dedicato sta lavorando infatti all’implementazione di un innovativo software gestionale, che andrà live ad inizio 2012. Non solo la riorganizzazione a caratterizzare il biennio appena concluso, ma anche investimenti molto significativi: un magazzino doganale all’avanguardia di 4.000 metri quadrati situato proprio sulle banchine dell’area portuale di Gaeta, un distriport di 20.000 metri quadrati nel cuore del porto di Civitavecchia, un parco mezzi integrato con l’acquisto di una nuova gru Gottwald 170 E, un forklift Kalmar ad alta portata (42 T) e nuovi camion nella flotta per l’autotrasporto. Anche gli input strategici sono stati decisi: il gruppo si è infatti specializzato ulteriormente nella movimentazione di project cargo, seguendo commesse molto complesse come il primo export verso l’Australia di turbine eoliche usate, si è messo alla prova nel trading diretto di materie prime industriali ed ha intrapreso con decisione la svolta green rendendo energeticamente autosufficienti due piattaforme logistiche attraverso la produzione di energia solare (impianti per un totale di 600 KWp). L’azienda conta oggi su uno staff di circa 100 persone, tutti riuniti per un barbecue in spiaggia a celebrare il venticinquennale, e guarda il futuro con solide certezze: ha in cantiere investimenti ancora più ambiziosi per il terminal di Civitavecchia, ha appena aperto una nuova e strategicamente importante piattaforma logistica pugliese, dotata di scalo ferroviario e impianti di packaging, ed attende in pochi mesi la fine delle imponenti (35 milioni di euro investiti dall’Autorità Portuale) opere di ampliamento del porto di Gaeta che porteranno, a pochi metri dagli uffici del head quarter e dal magazzino doganale, il pescaggio del porto a 12 metri, triplicando le banchine commerciali e le opportunità per il gruppo.
Il 2011 si è chiuso con un colpo particolarmente significativo per intergroup: l’inaugurazione di una nuova piattaforma logistica in Puglia. La piattaforma, a forte vocazione agroalimentare, si compone di un punto distributivo a Brindisi ed una base operativa situata nella zona industriale di Foggia, la quale si estende su un’area di 110.000 metri quadrati, che comprende strutture coperte per 8mila metri quadrati e capacità di stoccaggio in silos di 35.000 metri cubi. Il complesso è dotato inoltre di un raccordo ferroviario e di moderni impianti di confezionamento, per diverse tipologie di packaging normali e speciali a partire dalle bustine da 5 gr fino ai sacchi da 25 e 50 kg. Assieme alla gestione dell’hub che è già operativo da alcune settimane, intergroup si occuperà anche della logistica distributiva da e per la Puglia verso tutto il territorio nazionale. Ciò rappresenterà per il gruppo un complemento e contrappeso ideale dell’attività logistica già stabilmente operativa nelle sedi tirreniche, consentendo un’ottimizzazione su scala nazionale per ciò che concerne sia la distribuzione di merce agroalimentare che di altre merci sulla dorsale adriatica.
A testimoniare la fiducia e l’entusiasmo con cui intergroup guarda il futuro e le sfide che verranno, c’è anche l’instancabile presenza del gruppo ai principali eventi internazionali di settore: Manila, Bahrein, Rotterdam, Mosca, Amburgo, Monaco, Anversa, Casablanca, Rotterdam, Abu Dhabi… “durante il 2011 intergroup si è presentata in numerose conferenze, tavole rotonde e fiere incentrate sui temi della portualità, del trasporto e della logistica, costruendosi una fama di gruppo logistico evoluto e ben strutturato sul territorio italiano, dove è in grado di offrire ai clienti un pacchetto logistico customizzato di operazioni portuali, warehousing, packaging e trasporto ponendosi come unico interlocutore. Per il 2012 intergroup proseguirà la sua crescita, e sarà nuovamente coinvolta in numerosi eventi in giro per il mondo, per accrescere le potenzialità del gruppo ed al contempo cogliere un’impagabile opportunità di recepire e verificare le tendenze del settore in atto su scala globale, come pure per conoscere altre realtà logistiche interessanti e per stringere contatti di ampio respiro” dichiara l’olandese Frans Jol, international marketing manager dell’azienda.
In pochi lo sanno, ma il porto di Gaeta è sin dal 2000 specializzato nella movimentazione di project cargo, con un particolare focus sull’handling dei mulini eolici. Le operazioni inerenti i componenti eolici richiedono l’impiego, perfettamente sincronizzato, delle gru portuali con portata fino a 200 tonnellate, di automezzi specifici per trasporti eccezionali e soprattutto dell’altissima professionalità dei gruisti e del personale specializzato. Nel 2011 il porto di Gaeta è stato protagonista dell’imbarco della Atlant Regine ad inizio agosto, evento di portata internazionale, in quanto per la prima volta in Italia questi carichi speciali sono partiti per raggiungere il mercato australiano. Per lo svolgimento dell’operazione, il parco eolico è stato interamente smontato e trasferito nel porto di Gaeta, dove sono state movimentati tutti i componenti delle turbine (pale, sezioni di torri, navicelle, hub, rotori, cabine elettriche, container contenenti inverter e altri componenti di precisione). La grande complessità di movimentazione ed imbarco dei componenti è stata affidata ad intergroup, che dispone di riconosciute competenze professionali e mezzi altamente tecnologici ed operativi nei porti del network laziale di Civitavecchia (dove quest’anno l’azienda ha seguito le operazioni per il parco più grande realizzato nel centro Italia) e Gaeta e che ha svolto oltre alle classiche operazioni di handling anche una serie di attività complesse a supporto della commessa (come ad esempio il washing per ottemperare alle norme australiane in tema di quarantena), con il supporto proattivo di tutte le altre aziende coinvolte nella filiera e la collaborazione sinergica dell’Autorità portuale dei porti di Roma e del Lazio, della Capitaneria di Porto e dell’Ufficio Dogane di Gaeta.

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