
11/02/2014
In una lettera ufficiale al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, Assologistica ha rappresentato la possibilità e opportunità di effettuare nel porto di Taranto le operazioni di demolizione della nave Costa Concordia. Come sottolineato nella lettera dal vicepresidente Assologistica Giancarlo Russo, che ha
delega per il Mezzogiorno, Taranto può “candidarsi quale porto italiano più idoneo ed
estremamente più economico rispetto ad altri, in quanto può ospitare la nave Costa Concordia
senza particolari lavori di adeguamento infrastrutturale (che sarebbero invece necessari in
porti più vicini al luogo del tragico affondamento della nave in questione)".
La richiesta di attenzione rivolta al presidente Napolitano, tuttavia, non nasce da convenienze
economiche e di spazio, che pur sono oggettive, avvalorate dalla considerazione che “Taranto
vanta una grande specializzazione navalmeccanica e cantieristica", ma dalla gravissima crisi in
cui l’economia e la vita sociale della città riversano a seguito delle note vicende industriali ed
ambientali su cui si avvinta, in aggiunta, la congiuntura negativa dei traffici portuali.
La città “come è ben noto, vive un momento estremamente difficile, sia dal punto di vista
occupazionale che da quello ambientale" si legge nel testo della lettera, e la demolizione della
Costa Concordia “sarebbe una boccata d’ossigeno per la stremata economia della città di
Taranto, in particolare per i giovani lavoratori del settore cantieristico, che allo stato attuale
vivono quotidianamente l’oppressione della disoccupazione".
In conclusione, la lettera auspica la speranza che l’attenzione del presidente della Repubblica
su questo drammatico problema, possa suscitare il dibattito pubblico necessario, affinché sia
data una possibilità vitale a questa martoriata città del Mezzogiorno.
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