L'1 e il 2 febbraio, nella sede
di Assolombarda a Milano, torna Shipping,
Forwarding&Logistics meet Industry, forum annuale tra i protagonisti
dell’industria italiana e quelli dello shipping, della logistica, delle
spedizioni. A Riccardo Fuochi,
presidente del Propeller's Club Port of Milan, tra gli organizzatori
dell'evento, abbiamo chiesto di illustrarci che cosa aspettarci da questa
seconda edizione della manifestazione meneghina.
Quali le principali novità dell'edizione 2018 di Shipping,
Forwarding&Logistics Meet Industry? FUOCHI: Quella principale
non è in realtà una novità ma un’accentuazione, quella sull’alleanza
necessaria tra industria, commercio e logistica in tutte le sue articolazioni
per costruire un sistema in grado di rendere più competitivo il nostro Paese; il tutto con lo scopo di cogliere in modo durevole i frutti della ripresa economica in atto.
E fondamentale oggi più che mai un’alleanza tra logistica e aziende (industriali
e commerciali) per far fronte al fenomeno della concentrazione determinata
dal gigantismo dei market place che si sovrappongono a tutti i settori.
Parlando in termini teatrali, possiamo dire che al centro della
scena di Shipping, Forwarding&Logistics Meet Industry ci
sono le aziende industriali, commerciali e della distribuzione che
illustrano le proprie esigenze logistiche. La platea e le quinte laterali
sono occupate da spedizionieri, società di servizi logistici integrati e
verticali, imprese di trasporto, rappresentanti di infrastrutture come
interporti, tronchi autostradali e ferroviari, trafori, autorità di sistema
portuali, armatori e società di servizi marittimi e portuali, fornitori di
tecnologie e servizi. Tutte pronte rispondere alle sollecitazioni con le
proprie competenze, esperienze e soluzioni. Shipping, Forwarding&Logistics
Meet Industry in questo è differente da quasi tutte la altre manifestazioni che
si occupano di logistica e trasporti.
Quali i temi al centro
dei vari meeting che si succederanno nel corso della seconda edizione
dell’evento? FUOCHI: Abbiamo deciso di affidare a una sessione
“istituzionale" - nel senso che vi sono rappresentati i protagonisti ai massimi
livelli delle autorità governative e locali e delle realtà associative
industriali e di settore - l’esplicitazione del tema dell’alleanza per la
crescita durevole di cui ho parlato prima: il concetto è “confrontiamoci
tra committenti e fornitori perché la ripresa deve essere 4.0 o non
sarà". Le altre sessioni trasversali, come le abbiamo chiamate, toccano
tutti i temi più caldi del settore.
Ovvero? FUOCHI: Lo sviluppo
delle infrastrutture del Paese è estesamente trattato, con una
focalizzazione sul tema delle ZES (zone economiche speciali) e delle zone
franche. Non può mancare un focus sulla logistica sostenibile, ma con pragmatismo
l’abbiamo declinata negli strumenti già oggi utilizzabili perché si possa
veramente “fare". Le tendenze tecnologiche hanno uno spazio
importante, e penso che nessun’altro le abbia affrontate in modo così integrato
come nella sessione dedicata nel nostro palinsesto. Si parlerà di guida
autonoma, big data, strumenti di supporto per le decisioni strategiche, droni,
ma anche di blockchain e di intelligenza artificiale. Infine, One Belt One
Road, tema presentato da un punto di vista che pensiamo originale e
che veramente interessa alle aziende, ponendoci le seguenti domande:
"assunto che si farà, che ce ne facciamo? Possiamo usare
questa moderna Via della Seta per aumentare le nostre esportazioni?
Possiamo intercettare i flussi di traffico e gli investimenti che viaggiano con
essa?"
Anche quest’anno prevedete
sessioni verticali, per singoli segmenti merceologici? FUOCHI: Certamente.
Ne abbiamo quattro, una dedicata al settore dell'alimentare, con un focus su
fresco e freschissimo, una alla filiera dei cereali e delle granaglie per la
pasta e i mangimi, una sulla logistica dei ricambi in ambito di meccanica e
automotive. E infine si ritorna alla logistica come veicolo di export, di
diffusione strategica del made in Italy: esamineremo le strategie dei brand e
quelle delle piattaforme di e-commerce internazionali e
nazionali, tenendo conto delle esigenze logistiche che ne
scaturiscono.
Ci sarà uno spazio per il “tema"
del momento, ovvero l’Industry 4.0? FUOCHI: Più che uno spazio, tutta
la manifestazione è sottesa dal concetto di innovazione digitale a supporto del
cambio di passo del funzionamento delle imprese. Per quello abbiamo
richiamato sin dal titolo della sessione istituzionale il risultato cui deve
portare l’introduzione delle industria 4.0, ovvero la ripresa 4.0.
Propeller’s Club Milano e
Assologistica sono tra i promotori della manifestazione, perché questa scelta?
E che dire delle altre associazioni coinvolte nel progetto? FUOCHI: E'
una scelta che va in un'ottica di continuità, già lo scorso anno, alla prima
edizione dell'evento, il Propeller's Milano e Assologistica sono stati presenti e da sempre
sono attivi nell'organizzare momenti di confronto fra il mondo della logistica
e dello shipping e l'industria. Mi fa piacere anche citare il ruolo come
promotore di Alsea e i diversi patrocini ad oggi pervenuti fra cui Confitarma,
Federazione del Mare, Assoporti, Assagenti Genova, Sos Logistica e Assoferr che
confermano come solo facendo squadra si può realmente incidere. Ma non ci
fermiamo qui, poichè altre associazioni di categoria ci hanno confermato il
loro interesse e aspettiamo a breve le loro conferme
Che risposta vi attendete dal
mondo industriale? FUOCHI: Quella che stiamo ricevendo. Le grandi
associazioni di categoria ci stanno patrocinando; aziende importanti e centrali
per il loro settore sono già inserite in agenda (un nome per tutti, Versalis),
la stessa sede del convegno, Assolombarda, è un fatto eloquente di quello che vogliamo
ottenere. Le alleanze richiedono sempre almeno due contraenti, e a Shipping,
Forwarding & Logistics Meet Industry ci sono tutte le parti interessate.
Penso e spero proprio che la sera del 2 febbraio potremo dirci “abbiamo fatto
un buon lavoro".
A cura di Ornella Giola